A Ostrava brillano Zoghlami e Abdelwahed

19 Maggio 2021

Bene gli azzurri in Repubblica Ceca nelle siepi: Osama 8:20.29, Ahmed 8:21.54, entrambi allo standard per Tokyo. Aouani scende a 27:45.81 nei 10.000, Sabbatini 4:08.14 nei 1500. Scotti parte da 45.73, Sibilio secondo

Bel pomeriggio azzurro a Ostrava (Repubblica Ceca), nel contesto di lusso del Golden Spike, tappa del prestigioso circuito Continental Tour Gold. Il risultato principale lo centrano nei 3000 siepi Osama Zoghlami (Aeronautica) e Ahmed Abdelwahed (Fiamme Gialle), entrambi allo standard per i Giochi di Tokyo, confermato da Zoghlami con il personale di 8:20.29 (terzo) e ottenuto da Abdelwahed con il PB di 8:21.54 (quinto). Si migliora ancora Iliass Aouani (Atl. Casone Noceto) nei 10.000 metri con 27:45.81 e il terzo posto finale nella gara dominata dall’ugandese Jacob Kiplimo in 26:33.93 (settimo della storia). Al personale anche Gaia Sabbatini (Fiamme Azzurre), quarta nei 1500 con 4:08.14. L’esordio di Edoardo Scotti (Carabinieri) all’aperto nei 400 metri vale il quarto posto con 45.73. Nei 400 ostacoli, seconda piazza per Alessandro Sibilio (Fiamme Gialle) con 49.62, al femminile è invece quinta Linda Olivieri (Fiamme Oro) con lo stagionale di 56.48. Solo 19,04 nel peso per Leonardo Fabbri (Aeronautica).

Due italiani allo standard olimpico nei 3000 siepi. Osama Zoghlami (Aeronautica) lo conferma con il tempo di 8:20.29, miglior risultato azzurro dal lontano 1999 (ventidue anni), Ahmed Abdelwahed (Fiamme Gialle) lo ottiene con 8:21.54. È una giornata estremamente positiva per il mezzofondo azzurro al Golden Spike di Ostrava. Il siciliano Zoghlami e il romano Abdelwahed si migliorano, procedendo l’uno accanto all’altro per tutta la gara, e scendono sotto l’8:22 necessario per Tokyo. Per Osama è una conferma due stagioni dopo l’8:20.88 del Golden Gala di Roma che già gli valeva il pass per i Giochi. Per Ahmed è invece un progresso di oltre quattro secondi rispetto all’8:26.02 del 2018. Imprendibile l’etiope Getnet Wale (8:09.47, world lead), Zoghlami combatte con il britannico Phil Norman (8:20.12) e si piazza in terza posizione. Sulla loro scia Abdelwahed è quinto, in volata con lo spagnolo Daniel Arce (8:21.53). Ritirato il terzo azzurro Yohanes Chiappinelli (Carabinieri). Entrambi gli azzurri nella top ten di sempre di una specialità che all’Italia ha offerto momenti indimenticabili: Zoghlami rafforza la nona posizione, Abdelwahed fa ingresso al decimo posto. “Sono contento, ma ero partito per fare anche meno, sotto gli 8:20, perché dagli allenamenti che ho fatto so che lo valgo - le parole di Zoghlami, 26 anni, allievo di Gaspare Polizzi - È stata una gara particolare perché il ritmo del lepraggio era strano per noi, quindi ci siamo trovati davanti a tirare. Quando ho visto il passaggio ai 2000 metri ho pensato che fosse il momento di dare un cambio secco, per chiudere forte. Il lavoro in altura al Sestriere sta pagando”. “Sono felice e spero di avere continuità - il commento di Abdelwahed, 24 anni, allenato da Vittorio Di Saverio - ringrazio tutte le persone che mi sono state vicino, perché ho passato un inverno un po’ duro a livello personale. Ed è stato bello che oggi con Osama ci siamo dati una mano”.

CRESCE AOUANI - Ancora un progresso dell’azzurro Iliass Aouani sui 10.000 metri. Il 25enne milanese dell’Atletica Casone Noceto scende a 27:45.81 conquistando un brillante terzo posto e migliora il record personale di altri sette secondi, un mese dopo aver corso in 27:52.98 a Rubiera praticamente in solitaria. Stavolta invece il contesto è quello di uno dei meeting più quotati al mondo, in una gara illuminata dall’ugandese Jacob Kiplimo, compagno di club nella Casone Noceto, che impressiona con 26:33.93 firmando la migliore prestazione mondiale dell’anno. È al settimo chilometro che Kiplimo si libera di Birhanu Balew (Bahrain, 27:07.49 alla fine) e vola verso il gran crono, per diventare il settimo uomo di sempre nella specialità.

Aouani invece combatte per il terzo posto con lo spagnolo Juan Antonio Perez, poi quarto in 27:46.08. “Purtroppo non c’erano le condizioni ideale per correre ancora più forte, cercheremo sicuramente altre occasioni per fare il minimo olimpico”, commenta. Prosegue quindi la stagione di crescita dell’ingegnere lombardo che si allena a Ferrara, laureato negli States, quest’anno già padrone dei titoli italiani del cross a Campi Bisenzio e dei 10.000 metri a Molfetta.

1500 - Coraggiosa Gaia Sabbatini. A viso aperto, senza timore. All’ultimo giro è ancora con le migliori nei 1500 metri di una sbiadita Dibaba. La primatista del mondo non ingrana e si ferma, la teramana delle Fiamme Azzurre invece è perfettamente a proprio agio in questo parterre internazionale, fino al forcing finale dell’etiope Freweyni Hailu (4:04.20) che sfilaccia il gruppo e relega al secondo posto la slovena Marusa Mismas Zrimsek (4:07.50) e al terzo l’altra etiope Hirut Meshesha (4:07.52). Sabbatini è quarta in 4:08.14, tempo che straccia il precedente personale di 4:11.27 dello scorso anno: “Sono strafelice perché ho corso con ragazze fortissime - esulta - non mi sono spaventata davanti ad alcuni dei miei idoli come la Dibaba. E si poteva fare ancora di meglio, perché i passaggi non sono stati veloci”.

GIRO DI PISTA - Quarto posto per Edoardo Scotti (Carabinieri) nella prima uscita all’aperto dell’anno sui 400 metri. Il primatista italiano under 23 completa la prova in 45.73, alle spalle del campione olimpico di Londra 2012 Kirani James (Grenada, 44.74), dello statunitense Vernon Norwood (45.28) e dell’olandese Jochem Dobber (45.30). Nei 400 ostacoli, stavolta è più lontano il bronzo mondiale Yasmani Copello (49.21), battuto a Savona: ma Alessandro Sibilio (Fiamme Gialle) si difende di nuovo bene, con il solito finale in rimonta, chiudendo in un’onorevole seconda piazza, nient’affatto scontata in una tappa Gold del Continental Tour che peraltro assegna punti pesanti nel ranking mondiale. Il partenopeo si esprime in 49.62 e negli ultimi cinquanta metri riesce ad agguantare l’ungherese Mate Koroknai (49.70) e l’olandese Ramsey Angela (50.14). Quinta piazza al femminile per Linda Olivieri (Fiamme Oro) che firma il primato stagionale con 56.48, due decimi meglio di quanto fatto l’8 maggio all’Arena Civica di Milano. Lo spunto finale premia la britannica Jessie Knight (54.74) sull’ucraina Anna Rhyzhykova (55.09) e la danese Sara Slott Petersen (55.76). Niente da fare per Leonardo Fabbri (Aeronautica), soltanto 19,04 (settimo), nel peso dominato dal croato Filip Mihaljevic (21,58).

BIG MONDIALI - Marcell Jacobs avrà guadato con attenzione, a 65 giorni dai Giochi di Tokyo: sul rettilineo dei 100 metri soltanto lo statunitense Fred Kerley scende sotto i dieci secondi (9.96), con vento alle spalle di +1.4. Lontani due mostri sacri come lo statunitense Justin Gatlin (10.08) e il canadese André De Grasse (10.17). Dal fronte sprint, sub-20 nei 200 metri per l’americano Kenny Bednarek (19.93, -0.6) su Kerley al secondo impegno in pochi minuti (20.27), e vittoria al femminile per la connazionale Sha’Carri Richardson in 22.35 (-1.1). Sonora migliore prestazione mondiale dell’anno per il tedesco Johannes Vetter, padrone del giavellotto (94,20), world lead anche per l’ugandese Joshua Cheptegei nei 3000 (7:33.24) ma lontano dal granitico record del mondo di Daniel Komen (7:20.67) a cui dava l’assalto. Meno pirotecnica del solito la sfida dell’asta tra Armand Duplantis e Sam Kendricks: 5,90 per lo svedese primatista del mondo, 5,85 per lo statunitense campione iridato, che si incontreranno di nuovo a Gateshead domenica, nella prima tappa della Wanda Diamond League 2021. Scatenati invece i giovanissimi mezzofondisti britannici, entrambi del 2002, ancora in età da junior: Max Burgin divora gli 800 con il mondiale stagionale e il record europeo under 20 di 1:44.14, la campionessa europea indoor Keely Hodgkinson sfonda nel doppio giro al femminile in 1:58.89.

naz.orl.

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