Oslo, Borsi quarta in 12.99

13 Giugno 2013

Ai Bislett Games la finanziera al terzo 'sub 13' in undici giorni. Bolt con 19.79 vola nei 200 e resetta il secondo posto del Golden Gala. Pedroso settima in 55.68.

Veronica Borsi, neo primatista italiana dei 100hs, celebra i suoi ventisei anni con un ottimo quarto posto in 12.99 (+1.4) nella sesta tappa della Diamond League, in scena nel Bislett Stadium di Oslo. In Norvegia l’ostacolista di Bracciano produce una partenza non da manuale ma poi fila via liscia sui dieci ostacoli e per la terza volta in undici giorni (dopo Orvieto il 2 giugno e il Golden Gala il 6 giugno) chiude sotto i muro dei 13 secondi. Indice di una nuova dimensione agonistica così come lo è il quarto posto dietro alla britannica Tiffany Porter (12.76), alla belga Sara Aerts (12.95) e all’austriaca Beate Schrott (12.97). Peccato per il tempo di reazione di 0.228, nettamente il più lento del lotto: con una partenza diversa Borsi si sarebbe portata a casa senz’altro qualcosa di più del quarto posto.

Ai Bislett Games arriva settima in 55.68 Yadisleidy Pedroso, ancora una volta impegnata in una gara della Diamond League in questo 2013 che l'ha vista impadronirsi del record italiano del giro di pista con ostacoli. La portacolori del CUS Pisa Atletica Cascina si è difesa, pur restando lontana dal suo 54.54 di primato, in una gara che ha visto ancora una volta davanti a tutte Zuzana Hejnová, la ceca dominatrice (ha vinto sia Shanghai che Eugene) di questo 2013 nella specialità.

A Oslo Hejnová non si è fatta distrarre dalla partenza-razzo della britannica Shakes-Drayton, impostando una gara molto regolare chiusa a un ottimo 53.60.Solo quinta l’iridata Lashinda Demus.

Leonardo Capotosti festeggia la convocazione in nazionale assoluta con la vittoria e un PB nuovo di zecca, 50.33 conquistato nella serie extra dei Bislett Games (tutta scandinava a parte il ternano). Il non ancora venticinquenne (compirà cinque lustri il 24 luglio) si è così migliorato per la seconda volta nel giro di otto giorni: giovedì scorso al Golden Gala infatti aveva limato di un centesimo (50.48) il primato personale risalente al 2011. Oggi ancora un passo avanti, verso la prima maglia Azzurra assoluta che il portacolori delle Fiamme Gialle indosserà alla  Campionati Europei a squadre di Gateshead (22 e 23 giugno).

Ma quella di Oslo è stata soprattutto la serata in cui Usain Bolt, alla partenza dei 200 metri, ha voluto dimostrare come il passo falso del Golden Gala, dove è stato sconfitto nei 100 da Justin Gatlin, sia stato solo un abbaglio. Fuori dai giochi per falsa partenza Churandy Martina, Bolt è schizzato dalla angusta curva del Bislett Stadium, a stretto contatto con il pubblico norvegese, per uscire dalla parabola con circa un metro di vantaggio sugli avversari. Una volta in rettilineo il giamaicano ha rispolverato la sua potente accelerazione  per chiudere a 19.79 (+1.7) e dominare il mezzo giro di pista come sempre: il secondo, il norvegese Jaysuma Saidy Ndure, è arrivato a 20.36, più di mezzo secondo dopo. Terzo l’inglese James Ellington (20.55).

E’ il record del meeting e di gran lunga la miglior prestazione del 2013: il passo falso di Roma andava archiviato al più presto. 

Restando alla velocità la bulgara Ivet Lalova, oro europeo, scatta in 0.134 e mette tutte in fila nei 100 metri nel tempo di 11.04 (+1.2). Il giro di pista si conclude invece nel segno dell'emergente saudita Ahmed Masrahi (45.33). Notevoli i 5000 metri dominati dall'olimpionica etiope Meseret Defar, che allunga già prima dell’ultimo chilometro e chiude in 14:26.90 (miglior crono mondiale 2013), mentre i 3000 siepi sono di nuovo territorio di Conseslus Kipruto, junior keniano già primo a Shangai che in Norvegia si impone in 8:04.48 davanti al campione olimpico Ezekiel Kemboi (8:07.00). Negli 800 donne la spunta la russa Yekaterina Poistogova (1:59.39), mentre il Miglio va Ayanleh Souleiman (3:50.53). Tra le tripliste Caterine Ibarguen e Olha Saladuha finisce con un nuovo successo della colombiana per 14,81 a 14,56 (+0.6) sull'ucraina campionessa d'Europa e del mondo. Il lungo porta il nome della britannica Shara Proctor (6,89/+1.5) e l'asta quello della tedesca Silke Spiegelburg (4,65). C'è una russa in cima all'alto femminile, ma non è l'olimpionica Anna Chicherova, stasera terza con 1,95 dietro alla svedese Emma Green Tregaro (1,95) e alla connazionale Svetlana Shkolina (1,97). Quinta ad 1,85 Blanka Vlasic. Capitolo lanci: problemi alla schiena fanno incappare in tre nulli il capolista mondiale stagionale del disco Piotr Małachowski (71,84 cinque giorni fa ad Hengelo). Gara vinta dal bronzo olimpico Gerd Kanter (65,52). Peso alla tedesca Christina Schwanitz (20,10) e giavellotto al ceco campione europeo Vítězslav Veselý (85,96). 

a.c.s.

RISULTATI/Results



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