Orizzonte Brisbane: ‘Atletica all’avanguardia’

13 Novembre 2023

Il workshop a Roma per il confronto tra FIDAL centrale e territorio. Il presidente Mei: “Grande voglia di contribuire attivamente ad affrontare le sfide che ci aspettano. Riattivato il percorso del Centro Studi & Ricerche”

Tre giorni di lavori, spunti, proposte, riflessioni, con un unico filo conduttore: immaginare il percorso che va da Parigi 2024 a Brisbane 2032, dalle Olimpiadi del prossimo anno a quelle che coinvolgeranno una nuova generazione di atleti, e farlo a ogni livello, ascoltando soprattutto il territorio, le sue esigenze, le necessità dal punto di vista tecnico e manageriale, così da assorbirle, fare sintesi e disegnare il futuro senza pensare soltanto ed esclusivamente a ‘oggi’.

È questa l’idea alla base del workshop che si è tenuto nello scorso fine settimana a Roma, al Centro di preparazione olimpica Giulio Onesti, un momento di confronto tra la FIDAL a livello centrale e tutti i suoi organi territoriali. Da tematiche più amministrative come la riforma del lavoro sportivo, a quelle tecnico-sportive nell’ottica di una contaminazione di conoscenze tra atleti e allenatori, fino agli aspetti dirigenziali e alla formazione di una nuova classe di leader, le parole chiave sono state professionalità, merito, competenza, innovazione.

Cosa emerge da questo workshop?
Risponde il presidente FIDAL Stefano Mei. 

“Grande voglia di partecipare e di contribuire attivamente ad affrontare le sfide che ci aspettano. Sono soddisfatto della risposta da parte dei Comitati Regionali e di come hanno raccolto questo invito. Devo ringraziare il consigliere Domenico Di Molfetta, il coordinatore del Centro Studi & Ricerche Giuliano Grandi, il responsabile dell’area territorio e formazione Marco Pietrogiacomi e lo staff per la perfetta organizzazione, i presidenti regionali Uguagliati, Morini, Zola che hanno guidato i lavori e tutti gli altri relatori, ma soprattutto tutti gli intervenuti, presidenti regionali in testa”.

“È stata una nostra scelta precisa quella di riattivare il percorso del Centro Studi & Ricerche. Finalmente si è riusciti a dare l’impulso perché ripartisse e in pochi mesi siamo riusciti a organizzare questo workshop che considero necessario per un’atletica che si pone all’avanguardia tra le Federazioni e che sta riuscendo nei suoi scopi. Un esempio su tutti, come rilevato da Deloitte: per ogni euro investito nell’atletica il moltiplicatore della ‘ricaduta’ sul territorio è il più alto di tutto il resto dello sport italiano”.

“All’indomani dei successi di Tokyo cominciai a parlare di Brisbane e del fatto che si dovesse ragionare su quell’orizzonte e non accontentarci dei risultati arrivati. I nostri ragazzi ci stanno dimostrando che nulla è impossibile, pur in un’atletica sempre più globale, che passa dai 25 paesi nel medagliere dei Mondiali ’83 ai 46 dell’edizione di quest’anno. Dobbiamo fare tesoro di quanto fatto in queste tre stagioni, è un bagaglio che ritroveremo non soltanto a Los Angeles nel 2028 ma anche in Australia nel ’32”.

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