Mondo: le finali NCAA e le corse su strada

10 Marzo 2024

A Boston 8,40 di Pinnock e 2,00 di Rachel Glenn. Mezze maratone in Europa con Nageeye in evidenza
di Marco Buccellato

La stagione al coperto chiude i battenti con un'altra avvincente edizione dei campionati universitari NCAA, disputati nel New Balance di Boston tra giovedì e sabato. Vincono il titolo maschile Texas Tech con ampio margine su Arkansas e Florida, le due università che invece si divisono primo e secondo posto nella classifica femminile, largamente davanti alla Georgia. Dei trenta titoli individuali assegnati, dodici sono andati a atleti non statunitensi. Il dato più rilevante di questa osservazione è la distribuzione percentuale: quattro ragazze non statunitensi (Giamaica, UK, Nuova Zelanda e Lettonia) hanno conquistato il titolo universitario rispetto alle dieci statunitensi (c'è da considerare una doppietta), mentre nel programma maschile i foreign collegians capaci di vincere il titolo sono stati sette (doppietta di un bahamense, tre giamaicani, un tedesco e un britannico), come gli statunitensi (altra doppietta).

UNO-DUE, SIGILLI DA RICORDARE. Ben tre atleti, come visto, hanno vinto due titoli individuali: significativo il doppio alloro per i mezzofondisti Nico Young e Parker Valby, vincitori dei 5000 e dei 3000: soprattutto la Valby ha onorato i campionati firmando anche due volte il personale, sui 5000 in 14:52.79, sui 3000 in 8:41.50. L'altro ventunenne Nico Young ha vinto i 5000 in 13:25.29 e i 3000 in 7:41.01, in entrambi i casi lontano dal personale (nei 5000 metri è già sceso sotto i tredici minuti), e sempre davanti allo statunitense Parker Wolfe. L'altra doppietta individuale è dello sprinter di Bahamas Terrence Jones, 6.54 nei 60 metri e 20.23 nei 200, con oltre due metri sull'ugandese Orogot (20.46), tra l'altro non l'africano più veloce delle due serie di finale, laddove nella seconda si è ulteriormente migliorato l'ivoriano Traoré in 20.30 dopo il 20.38 delle batterie (entrambi primati nazionali). Un quarto nome può vantare due titoli: quello individuale dei 200 metri e quello con la 4x400: è la 19enne JaMeesia Ford, prima nei 200 metri in 22.34 e prima con il quartetto della South Carolina in 3:26.20. Il crono dei 200 rappresenta un ulteriore miglioramento della Ford al primato mondiale U20 al coperto, già suo in 22.36 (due volte quest'anno) seppur la statistica segna un 22.33 della sprinter delle Isole Vergini Adaehaj Hodge (nel 2023), mai ratificato, e anche crono più veloce di sempre U18.

PINNOCK PRIMATO DI GIAMAICA. Il favorito del salto in lungo maschile, il vice-campione del mondo di Budapest Wayne Pinnock, ha vinto il titolo con una serie superba, quattro salti validi oltre gli 8,23 e due nulli finali, con una doppia world lead, 8,36 al secondo turno e 8,40 al quarto. La misura pareggia il primato nazionale giamaicano al coperto, detenuto da James Beckford (nel 1996) e di Carey McLeod (un anno fa a Albuquerque, terzo ai mondiali indoor di Glasgow a un centimetro dalla coppia Tentoglou-Furlani), portando a tre il numero dei co-primatisti, un evento davvero raro. La gara del lungo è stata anche tecnicamente tra le migliori, con cinque atleti a otto metri e oltre. Undicesimo con 7,45 il vicecampione italiano 2023 Kareem Hatem Mersal.

WILLIAMS QUASI REPLICA. Da ricordare i successi del tedesco Leo Neugebauer nell'eptathlon, con il record nazionale di 6.347 punti, e quello del 19enne canadese Christopher Morales Williams nei 400 con la settima prestazione assoluta all-time sulla distanza, un 44.67 che in buona sostanza conferma il recente exploit del canadese a Fayetteville, il 44.49 non ratificato come record mondiale. Sotto i quarantacinque secondi anche lo statunitense Auhmad Robinson, secondo in 44.91, tredicesimo performer di sempre al coperto. Nelle altre gare, successi giamaicani anche negli 800 con Rivaldo Marshall (1:46.96) e Romaine Beckford nell'alto con 2,27. Accoppiata titolo NCAA - record personale per il pesista Tarik Robinson-O'Hagan (21,05), davanti a un altro giamaicano (Stona, 20,48). Il programma si è chiuso con un'altra world lead firmata dal quartetto di Arizona State in 3:02.35 con tre statunitensi e il grenadino Gamali Felix in ultima frazione.

DUE METRI. In una gran bella finale di salto in alto sorpresa per il successo della quasi ventenne Rachel Glenn, che con due metri (al primo tentativo) ha eguagliato il record NCAA e sconfitto la primatista, la giamaicana Lamara Distin (1,97). Cifra tecnica degna di considerazione anche nei 60 metri ostacoli vinti da Jasmine Jones in 7.77 (un centesimo di miglioramento) e nel triplo vinto dalla lettone Ruta Lasmane con 14,47. Nel lungo vince a sorpresa la poco conosciuta specialista delle prove multiple Sydney Willits, miglioratasi tre volte in gara per allungare di trenta centimetri il personale fino alla misura finale di 6,74. Un'altra lettone in vista, la Blazevica terza nel pentathlon con 4.427 punti, a tre punti dal secondo posto della sorpresa Jenelle Rogers, entrambe dietro l'inattaccabile Jadin O'Brien (4.497)

LYSTON VELOCISSIMA. Una ragazza giamaicana pone la firma, mancata nell'alto, sui 60 metri vinti della 19enne già campionessa mondiale U20 dei 200 metri Brianna Lyston, prima in 7.03 con la seconda prestazione all-time per una collegian. Nei 400 metri si è imposta la favorita, la britannica Amber Anning in 50.79. Gran bella gara sugli 800 domincati dalla coppia USA Juliette Whittaker-Michaela Rose, con la prima a prevalere in 1:59.53 contro 1:59.81. Da Glasgow, dove domenica scorsa ha disputato la finale mondiale dei 1500 metri (decima), arriva la neozelandese Maia Ramsden, che vince il titolo del miglio in 4:25.13. Eliminata in batteria Laura Pellicoro (4:36.23)

TRE MEZZE. Tra le mezze maratone in programma in calendario oggi, spiccavano le corse in Europa di Gand, Malaga e L'Aja. In Belgio 60 minuti netti per il successo del keniano Evans Kipkorir, al femminile exploit della keniana Judy Kemboi in 1h06:35, a una settimana dal successo nella 10km i Payerne in 30:48. Nella mezza spagnola altra doppietta keniana, con Geoffrey Toroitich in 1h00:13 e con finish femminile incerto vinto da Loice Chemnung in 1h05:58 su Winfridah Moseti (1h05:59). La corsa olandese ha visto Abdi Nageeye riuscire nell'impresa annunciata di migliorare il record nazionale di mezza maratona: l'argento olimpico di Sapporo si è imposto in 1h00:21, abbassando di tre secondi il primato da lui detenuto. Successo donne all'ennesima keniana, Susan Chemboi, in 1h07:12. 

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