Mondo, l'Africa regina della maratona

21 Ottobre 2013

La maratona di Amsterdam a Chebet e alla Kipketer. Pechino è di Tola, Chimsa e la Cheyech dominano Toronto. Francoforte promette spettacolo.

Mister Amsterdam

Con la vittoria di ieri, Wilson Kwambai Chebet ha conquistato la 42 km di Amsterdam per la terza volta consecutiva, e ogni volta lo fa sottraendo qualche secondo alla miglior prestazione precedente. Alla quarta partecipazione (ha esordito nel 2010 giungendo secondo in 2:06:12), il kenyano ha vinto l'edizione 2011 in 2:05:53, quella dello scorso anno in 2:05:41 (primato della corsa), e quella di ieri in 2:05:36 (ancora record), undicesima prestazione mondiale di una stagione 2013 che, ancora una volta, ha già superato statisticamente le precedenti annate, non essendo ancora finita.

Tuttavia, Chebet vanta un personale migliore, il 2:05:27 con cui sbancò Rotterdam due anni fa. Virato a metà gara in 1:02:37, è transitato al 25° km in 1:14:11, al 30° in 1:29:12 e al 35° in 1:43:53, con una splendida e decisiva frazione di 5 km coperta in 14:41, che lasciava presagire una proiezione ancora migliore di quanto ottenuto, se non fosse stato per il successivo lembo di 5 km, coperto in 14:56. Per Chebet si tratta della quarta maratona corsa sotto le due ore e sei minuti. Gliene manca una per raggiungere il pokerissimo già calato da Haile Gebrselassie e Geoffrey Mutai.

Secondo e sorprendente, alla luce del background, il 2:06:06 con cui il 27enne etiope Berhanu Girma ha sottratto oltre sei minuti al personale, lasciandosi alle spalle un personaggio come Bernard Kiprop Koech (2:06:29), che a Dubai a inizio stagione aveva esordito in maratona con uno sfavillante 2:04:53. A seguire, i due etiopi Abdullah Dawit Shami (2:08:02) e Yekeber Bayabel (altro nome seminuovo, 2:09:39), e gli altri due kenyani Gilbert Yegon (che vinse nel 2009) in 2:09:49 e Franklin Chepkwony in 2:09:53. L'olandese Koen Raymaekers, che sperava di chiudere intorno alle due ore e 10, si è ritirato poco prima di metà gara.

Kipketer 2:23:02

La kenyana 20enne Valentine Kipketer, ritirata ai Mondiali di Mosca, si è rifatta dominando la corsa di Amsterdam col primato personale di 2:23:02 (1:10:42 a metà gara), precedendo la statunitense Serena Burla (2:28:01, personale anche per lei), che ha rimontato e superato negli ultimi chilometri una sfinita Alice Timbilil (2:28:36). La Kipketer ha inpresso la svolta nei 5 km tra il 20° e il 25° km, coperti in 16:25, poi ha amministrato la gara. Quarta l'etiope Kuma (2:31:30, personale), quinta l'argento olimpico sui 5000 ad Atene Isabella Ochichi (esordio in 2:31:38), sesta la veterana di casa Miranda Boonstra in 2:31:49. Decisamente bella la storia personale della 31enne Burla, riuscita a guarire da una grave forma di cancro scoperta tre anni e mezzo fa.

La miglior Toronto di sempre

Nella Toronto Waterfront Marathon è caduto il primato della corsa maschile, come auspicato alla vigilia, dal 27enne etiope Deressa Chimsa, vice-campione del mondo di mezza maratona un anno fa. Il nuovo record della corsa (2:07:05, migliorato di quasi un minuto) gli vale anche la miglior prestazione sul suolo canadese. Partita sotto un cielo plumbeo e col freddo, la seconda metà di gara è stata agevolata dal rialzo delle temperature. Bravo Chisma a non farsi sfiancare dal kenyano Solomon Kiptoo, autore di un doppio mille metri inferiore ai 3 minuti, e alla fine secondo in 2:08:59. Più attardato l'altro etiope Habtamu Assefa, terzo in 2:10:36.

Grande festa, anche se è mancato il primato della corsa, per le maratonete canadesi. Dietro alla vincitrice Flomena Cheyech Daniel (Kenya, 2:25:13, vicina al personale di 2:24:34, prima alla Roma-Ostia in marzo) e all'etiope Sechale Adugna Delasa (2:26:43), hanno guadagnato l'attenzione generale Lanni Marchant e Krista Duchene, maratonete di casa.

Entrambe sono scese sotto il vecchio record nazionale, stabilito 28 anni fa. La Marchant, terza, in 2:28:00, la Duchene quarta in 2:28:32. Alle loro spalle, altra Africa: quinta l'etiope Getnet in 2:28:50, quinta la kenyana Beatrice Toroitich in 2:29:18, settima l'altra etiope Meskerem Assefa in 2:30:00.

Record anche a Pechino

Il bronzo mondiale di maratona Tadesse Tola ha vinto ieri la maratona di Pechino, migliorando il longevo (27 anni) precedente record della corsa in 2:07:16, al termine di una gara mai scontata fino al traguardo. Per Tola (terzo a Dubai in gennaio in 2:04:49 e secondo a Parigi in aprile in 2:06:33), una affermazione di stretto margine sui kenyani Bernard Kiprop Kipyego (2:07:19) e Daniel Kipkurgat Rono (2:07:20, la sorpresa non prevista della gara). L'altro etiope Abebe Degefa Negewo, quarto, ha migliorato il personale in 2:08.46 a poco più di un mese dall'altro primato personale realizzato nella mezza maratona di Ústí Nad Labem in 1:00.40. Nella maratona femminile, vinta da un ventennio da specialiste locali, si è imposta Zhang Yingying in 2:31:19.

Le altre 42 km di ieri

A Reims successo del kenyano Peter Kiplagat in 2:11:36 davanti all'etiope Secondo Sentayehu Merga Ejygu (sesto 3 anni fa a Milano) in 2:12:44 (personale migliorato di 4 secondi), terzo l'altro kenyano David Toniok in 2:14:11. L'etiope Aberash Bedasa Nesga in 2:29:47, seconda due stagioni fa, ha vinto la maratona donne in un mediocre 2:35:11. Restando in Europa, a Dresda vittoria dei kenyani Ronald Kurgat in 2:16:45 e Prisca Kiprono (2:42:54).

USA: al 35enne kenyano Kennedy Kemei la maratona di Columbus in 2:18:45. Giornata felice per il Canada anche in questa occasione, a seguito del successo di Leslie Sexton nella mezza femminile in 1:13.13. A Des Moines vittoria della campionessa russa di maratona Natalya Sokolova in 2:33:03 sulla kenyana Doreen Kitaka (2:35:26), quest'anno già vincitrice a Brescia. Infine, il buon successo di iscrizioni locali e internazionali per l'edizione inaugurale della Haile Gebrselassie Marathon di Hawassa, vinta da Gudisa Shentema in 2:15:23 e Almaz Negede in 2:39:50, sotto l'occhio soddisfatto di Gebre.

Meno di un'ora a Valencia

Ancora buone prestazioni dalla mezza maratona di Valencia: l'anno scorso si impose Joel Kimurer Kemboi in 59:36 e altri due kenyani chiusero in meno di un'ora, quest'anno c'è riuscito, anche se di pochissimo, Jacob Kibet Kendagor (già 59:36 a Berlino in aprile), che si è imposto in 59:58 sugli altri kenyani Kenneth Kiprop Kipkemoi (1:00:03) e John Mwangangi (1:00:37). Quarto il 21enne Abraham Cherobon (1:00:38), sotto l'ora e un minuto anche David Maru e David Kosgei.

Tra le donne è caduto il record della manifestazione, fissato in 1:08:15 da Joyce Chepkirui 1:08:15 sull'iridata di cross Emily Chebet (1:08:20). Notevole il crono anche della terza, l'etiope Tadelech Bekele (1:08:38). Mezza maratona anche a Birmingham, dove l'ex-bronzo europeo di cross Gemma Steel (anche settima ai Mondiali 2012 di mezza maratona) si è imposta migliorando notevolmente il personale fino a 1:10:19. La gara maschile è stata vinta dall'ugandese Thomas Ayeko (esordio in 1:02:32).

Solo quinto Tariku Bekele (grazie ai contributi di Jalava, Juck, Mochizuki, Nakamura, Planète Marathon, MarathonGuide, AIMS).

Cross, riparte la Britton

La due volte campionessa europea di cross Fionnuala Britton ha aperto la stagione invernale con un chiaro successo nell'esteso Phoenix Park, a poca distanza dal centro di Dublino. Scontate le ambizioni di tripletta dell'atleta irlandese, a Belgrado il prossimo 8 dicembre, in occasione dei Campionati Europei di Cross. La Britton ha saltato la stagione estiva per un problema toracico, ma ha mostrato segni di un totale recupero alla prima uscita. A proposito di Serbia, riecco Amela Terzic, la 20enne campionessa europea juniores di cross l'anno scorso (e due volte oro agli Europei Junior nel 2011), quest'anno oro europeo under 23 sui 1500 metri a Tampere. La Terzic ha lanciato la campagna invernale in un cross corto nazionale, vincendolo. Nel Wisconsin/adidas Cross Country Invitational di Madison (USA) vince il giamaicano Kemoy Campbell, un atleta di 22 anni vice-campione universitario indoor USA sui 3000 (7:46.95). Tra i battuti, nomi di un certo peso quali Lawi Lalang. Tra le donne vince Abbey D´Agostino.

In marcia e in pista

Nella consueta sede di Gleina (dove nel 2010 vinse fuori classifica l'azzurro Jean Jacques Nkouloukidi in 3:55:40), si sono disputati i campionati tedeschi dei 50 km, vinti dal 23enne Carl Dohmann (al debutto sulla distanza) in 3:57:58. Ai campionati Sud-Americani junior di Resistencia (Argentina), dominati dai giovani brasiliani, la 17enne Angela Tenorio (Ecuador) ha vinto le gare veloci in 11.24 e 23.35, entrambi ventosi. La Tenorio ha vinto l'argento e il bronzo sui 100 a Donetsk, ai recenti Mondiali Allievi. Tra i brasiliani, 20.74 sui 200 di Vitor Hugo Dos Santos, altro 17enne e anche lui argento a Donetsk sui 200.

Stagione indoor alle porte

Niente indoor e attività rivolta esclusivamente al periodo estivo per i migliori sprinters di Francia: né il campione europeo dei 60 Jimmy VicautChristophe Lemaître gareggeranno al coperto nell'inverno. Quest'ultimo ha appena ripreso gli allenamenti dopo l'infortunio patìto ai Mondiali di Mosca, ed esclude la propria partecipazione ai Mondiali Indoor di Sopot. Di nuovo in efficienza anche l'ostacolista Pascal Martinot-Lagarde, bronzo europeo indoor nel 2012, finito k.o. a Mosca. Potrebbe riapparire in pista, invece, la veterana Christine Arron (40 anni), primatista europea dei 100, che dopo la seconda maternità ha ripreso ad allenarsi. Ancora incerta sull'attività indoor è Blanka Vlašic, di fresca guarigione dall'infortunio che le ha negato il Mondiale a Mosca.

Previews: Francoforte

Un'altra maratona con grandi personnaggi: tra gli iscritti, ben otto atleti con personali inferiori alle 2:07, di cui due sotto le 2:05. Si tratta degli etiopi Dino Sefir (2:04:50), Feyisa Lilesa (2:04:52) e Feyisa Bekele (2:06:26) e dei kenyani Vincent Kipruto (2:05:13), Levi Matebo Omari (2:05:16), Albert Matebor (2:05:25), Eric Ndiema (2:06:07) e Gilbert Kirwa (2:06:14). Altri 13 iscritti vantano crono sotto le due ore e dieci. Previsto l'esordio di Abraham Chebii, ex-pistard di ottime qualità che diede il meglio di sé nella parte centrale del decennio scorso. Debutto anche per Edwin Kipyego e Richard Sigei. Tra le donne ritorna Meselech Melkamu, che l'anno scorso fece sfracelli in 2:21:01, collocandosi al terzo posto tra le migliori esordienti di sempre sui 42 km. A opporsi all'etiope, le connazionali Tirfi Tsegaye (2:21:19), Mamitu Daska (2:21:59), la giovanissima Berhane Dibaba Adugna (2:23:51) e Yeshi Esayias (2:25:31), e ancora le kenyane Eunice Jepkirui (2:21:41), Caroline Kilel (2:22:36) e Flomena Chepchirchir (2:24:21). Per le tedesche, il duo Hahner (Anna e Lisa). Iscritta anche l'olandese ex-kenyana Hilda Kibet. Se le condizioni meteo reggono, ci sarà da divertirsi.

Marco Buccellato



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