Mondo: i Trials e i campionati in Europa
04 Agosto 2025Ben 38 campionati nazionali esteri nel fine settimana. Tre world lead ai Trials, primati mondiali U20 in Cina e world best U18 a Eugene. Il meglio da America, Asia, Africa ed Europa.
di Marco BuccellatoConclusi i Trials USA all'Hayward Field di Eugene, con quattro giorni di gare che, nella miglior tradizione dei campionati, hanno offerto non solo picchi tecnici come le tre world lead di Melissa Jefferson nei 100 metri (10.65), il 7,12 di Tara Davis nel lungo e il 19.63 di Noah Lyles, con gare di elevata intensità e alcuni eventi mozzafiato che hanno esaltato gli spettatori. Non sono mancate le grandi sorprese, alcune davvero clamorose come la mancata qualificazione ai mondiali di Tokyo di Joe Kovacs nel peso, di Yared Nuguse nei 1500 metri e dell'astro nascente degli 800 metri Josh Hoey. Tra gli assenti, l'olimpionico dei 400 metri Quincy Hall, l'argento e bronzo olimpico dei 100 Fred Kerley, l'oro di tutto Ryan Crouser, che sarà comunque a Tokyo come difensore del titolo. Assenti per infortunio anche Chris Nilsen, argento olimpico e mondiale nell'asta, e la mezzofondista Parker Valby.
GIORNO 1, TARA VOLA. Due nulli iniziali per l'olimpionica Tara Davis-Woodhall, ma terzo e quarto salto (7,11 e 7,12) hanno aggiustato le cose. Staccano il pass per il Giappone anche l'iridata indoor Claire Bryant (6,97 ventoso) e Quanesha Burks, che in virtù del secondo miglior salto (6,82) soffia il terzo posto alla giovane Alyssa Jones (potrebbe ancora esser selezionata se una delle prime due vincesse la finale di DIamond League), dopo aver chiuso entrambe a 6,90. Martelli: vince DeAnna Price dominando con punta di 78.53 e una serie che non ammette discussioni. Brooke Andersen (wild card), Rachel Richeson-Tanczos e Janee Kassanavoid hanno tutte titolo alla selezione. Tra gli uomini, nuovo exploit di Rudy Winkler, quattro lanci oltre gli 80 metri e punta di 81,47. Noah Lyles corre le batterie dei 100 (10.05) poi non prosegue (difende il titolo mondiale a Tokyo). Idem Sha'Carri Richardson, reduce da giornate difficili prima dei Trials.
GIORNO 2, JEFFERSON-JET. Per effetto del formidabile 10.65 nella finale dei 100 metri, il bronzo olimpico di Parigi Melissa Jefferson (sposata con il giocatore di football americano Rolan Wooden) condivide ora la quinta prestazione di sempre. Un 10.94 non è bastato a TeeTee Terry per il posto mondiale (ovviamente staffetta yes), preceduta da Kayla White (due PB tra semifinale e finale, 10.84) e Aleia Hobbs (10.92) che ha ritrovato la condizione al momento giusto. Kenneth Bednarek vince la finale maschile in 9.79 dove i primi sette (il peggiore 9.92) firmano o il personale o lo stagionale. A sorpresa, sono due sprinter più propriamente duecentisti a trovare la selezione, Courtney Lindsey (9.82) e T'Mars McCallum (9.83), che brucia di un centesimo Bromell e di tre Coleman. L'U20 Maurice Gleaton è sesto in 9.92 con il record nordamericano di categoria. Il decathlon è vinto da Kyle Garland con la decima prestazione all-time (8.869), l'eptathlon dalla favorita vice-campionessa mondiale a Budapest Anna Hall. Alto a Vashti Cummingham (1,97), per il lungo uomini basta 8,15 per vincere (Grimes). Negli 800 metri esce di scena in semifinale Athing Mu, che vinse il mondiale a Eugene e l'Olimpiade a Tokyo, nei 400 maschili eliminato in batteria il fenomeno 17enne Quincy Wilson, 44.10 tre settimane fa.
GIORNO 3, COLPI DI SCENA 1. Sydney McLaughlin-Levrone non ha corso i 400hs lasciando cadere la chance di riprendersi l'oro mondiale vinto a Eugene, scegliendo i 400 piani dove ha stra-vinto in 48.90 (terza prestazione della carriera). Rispettate le previsioni, Whittaker e Butler sono a Tokyo correndo sotto i 50". Nella finale maschile vince Jacory Patterson in 44.16 con luce sull'iridato indoor Chris Bailey (44.43) e Khaleb McRae (44.45) che per due centesimi rende amaro il Trial di Vernon Norwood. Eccezionale l'esito dei 100hs con l'oro olimpico Masai Russell (12.22, seconda prestazione in carriera) su Grace Stark (12.31) e Alaysha Johnson (12.36). Un centesimo di troppo fa fuori l'ex-primatista del mondo Kendra Harrison. Al cardiopalma, la finale dei 1500 uomini promuove l'ex-keniano Jonah Koech, statunitense da quattro anni, che al primo Trial da "miler" sbanca in 3:30.17 dopo aver già fatto primo posto a Rabat. A una manciata di centesimi Ethan Strand (3:30.25) e l'oro olimpico Cole Hocker (3:30.37), vittima illustre Nuguse, bronzo olimpico, quinto. L'asta va a Austin Miller (5,92) davanti a Kendricks e Ludwig (assente Chris Nilsen). Chase Jackson-Ealey corteggia ancora i 21 metri con 20,84.
GIORNO 4, COLPI DI SCENA 2. Valarie Allman sfonda ancora i 70 metri con un 71,45 che è il terzo miglior lancio da inizio secolo. USA-team con quattro astiste, Katie Moon detentrice (ieri seconda con 4,73), le gemelle Amanda e Hana Moll (4,73), la first lady Sandi Morris (4,82), mai neanche oro mondiale outdoor. Il triplo promuove con 17,15 Robinson e Mane, torna Claye con un terzo posto ma non ha il minimo. Sha'carri Richardson tenta la carta dei 200 ma è fuori dalla finale per 0.01. Per l'alto basta 2,27 (Tyus Wilson, con McEwen e Harrison 2,22). C'è il definitivo rilancio ai vertici di Donavan Brazier, iridato a Doha e dato per finito, che vince trovando un corridoio interno (alla Hocker) in 1:42.16 davanti allo straordinario 16enne Cooper Lutkenhaus (primatista USA U18 a più riprese), che rimonta cinque posizioni da inizio rettilineo e in 1:42.27 firma la miglior prestazione mondiale U18, il record americano U20 (secondo di sempre al mondo) e si prende il mondiale di Tokyo a spese di Josh Hoey (co-favorito), quarto in 1:43 06 dietro Bryce Hoppel (1:42.49). Altra bella storia, Dalilah Muhammad: dominava i 400hs e era primatista del mondo, la McLaughlin ha riscritto tutto ma ora, all'ultimo anno di attività, la più giovane collega è migrata sul piano e le ha dato la chance di chiudere alla grande. Va a Tokyo da prima della classe in 52.65. Per pensare a Femke Bol c'è tempo. Nei 400hs uomini zero sorprese, Benjamin (46.85), Dean (48.45), Robinson (48.56). Cole Hocker la fa di nuovo, stavolta nei 5000 tattici, prende la scorciatoia in prossimità del cordolo e vince di tre decimi su Grant Fisher e sei su Nico Young, un terzetto formidabile per Tokyo.
GIORNO 4, GRAN FINALE. Senza Crouser (wild card e in via di guarigione per Tokyo), chi affiancare a Joe Kovacs? Invece no, il favorito del peso va a 22.07 al secondo lancio e sembra fatta, pur superato da Piperi in giornata di grazia (22,29). Ultimo turno da tramortire: Josh Awotunde mette due palmi davanti al personale con 22,47 (fu terzo ai Trials 2022 e vinse il bronzo mondiale), Otterdahl sta perdendo il volo da quinto in classifica e sale in extremis con 22,35. Kovacs è l'ultimo a lanciare, la chiude con 21,99. Finali dei 200: bis di Mel Jefferson, 21,84 davanti alla dominctrice della Diamond League Anavia Battle (22.13). Il terzo posto è salvato dall'oro olimpico Gabby Thomas per un millesimo (22.20 anzi 22.197), sul bronzo di Parigi Brittany Brown (22,198) e McKenzie Long (22.199). Lyles riprende in extremis Bednarek nella finale uomini e firma il 19.63 della world lead con 0.04 su Bednarek e successivi attriti largamente illustrati dalle riprese televisive. A Lindsey non riesce il bis dei 100 e chiude quarto (19.82!), preceduto da un felicissimo Robert Gregory (19.80). Il prodigio Knighton è quinto in 19.97 dopo un discreto numero di problemi fisici. Si chiude con i 110hs, dove Holloway rinuncia alla finale ma a Tokyo va da campione del mondo. La vittima illustre è Cunningham, stagione da incorniciare fino a ieri, quarto in 13.10. Tra il world leader Tinch e il sempre regolare beard spunta dalla prima corsia il 19enne Ja'Kove Tharp, uno dei favoriti di seconda fascia, che in 13.01 firma il successo di età più verde nella storia dei Trials.
CANADA, BAHAMAS; TRINIDAD. Assente a titolo precauzionale Andre De Grasse, il titolo dei 100 maschili è andato in 10.12 a Duan Asemota, con Jerome Blake fermato in semifinale da una falsa partenza, ma rifattosi nei 200 con il personale in 19.95. Gli highlights dei campionati nazionali di Ottawa sono state le martellate da 77,30 e 81,33 degli olimpionici Camryn Rogers e Ethan Katzberg. Peso con 19,20 alla favorita Sarah Mitton. A Nassau (Bahamas) tornano Shaunae Miller-Uibo (51.41, seconda) e la sprinter Strachan (22.79), Devynne Charlton vince i 100hs in 12.74, personal best per il triplista Kaiwan Culmer con 17,29 (0,9) Ai Trinidad and Tobago Nationals, l'olimpionico di Londra Keshorn Walcott vince il giavellotto con 83,57.
BRASILE, CARDOSO 9.93. Proprio il giavellotto è stato aggiornato con uno dei quattro record sudamericani dei campionati brasiliani a San Paolo: Luiz da Silva polverizza il primato prima con 90,68 poi con 91,00. Nella prima giornata primati d'area di Erik Cardoso nei 100 metri in 9.93 e per i marciatori Caio Bonfim nei 20.000 metri in 1h18:37.9 e Viviane Lyra nei 35.000 metri (2h46:36.2). Triplo a Almir dos Santos (17,07/0,8), assente l'ostacolista Dos Santos. Giavellotto miglior cosa anche ai campionati cingalesi, con Rumesh Tharanga primo con 82,36 e in condizione da inizio stagione. Nigeria: in vetrina gli sprinter: vince i 100 metri Israel Okon in 10.04 ventoso con Akintola (10.05), Fakorede (10.07) e Ogunleye (10.08) in scia, Nelle batterie vento legale e con personali per Okon (10.03), Fakorede (10.06) e ritorno del finalista olimpico di Tokyo Adegoke (10.14). Tobi Amusan vnce i 100hs in 12.57.
CINA, PRIMATI MONDIALI U20. Ulteriore allungo di gittata per la martellista Zhang Jiale, che dopo il record mondiale U20 ottenuto in giugno (75,14), ha portato il limite di categoria a 77,24 ai campionati nazionali di Quzhou, per la quinta prestazione mondiale stagionale. Tocca anche a Yan Ziyi, che aggiorna per la terza volta il record di categoria nel giavellotto con 65,89. Torna a buone misure Gong Lijiao nel peso (19.79). Tra i risultati, spiccano il primato asiatico di salto triplo maschile di Wu Ruiting (17,68/0,1, miglior prestazione 2025 all'aperto accompagnata dal 17,37 di Zhu Yaming), l'8,23 nel lungo di Gao Peigi e il 13.18 nei 110hs di Chen Yuanjiang. Dopo il ritiro di Su Bingtian, si cerca un nuovo sprinter e per ora si segnala Deng Xinrui (10.06), mentre in Giappone torna sotto i dieci netti Yoshihide Kiryu nei North Foothills World Trial di Fujiyoshida, dove ha corso in 9.99 con vento legale.
CAMPIONATI NAZIONALI IN EUROPA: GRAN BRETAGNA. Sprint puro a Zharnel Hughes (9,94 con 2,2 m/s) e Amy Hunt, che si migliora in 11.02 (falsa partenza per Daryll Neita). La doppietta riesce a Hughes (19.90) ma non alla Hunt, pur con lo stesso eccellente 22,14 di Dina Asher-Smith. A Max Burgin gli 800 in 1:43.92, Nei concorsi, 6,82 fortemente ventoso per Jazmin Sawyers, 4,85 di Molly Caudery nell'asta e 72,96 di Anna Purchase, vicina al personale. Assente nei 400 l'argento olimpico Matthew Hudson-Smith (imminente papà), assenti George Mills per i postumi della caduta nella Diamond League di Londra e Keely Hodgkinson (rientro posticipato).
FRANCIA, WORLD BEST BORDIER. Nei campionati francesi a Talence prova eccezionale di Gabriel Bordier, miglior prestazione mondiale nei 10.000 metri di marcia in 37:23.99, togliendola al giapponese Eiki Takahashi (37:25.21) e ovviamente lima anche la miglior prestazione europea firmata in aprile da Massimo Stano (37:33.03). Assenti Cyrena Samba-Mayela e Renelle Lamote. Tra i risultati, exploit di Melvin Raffin nel triplo (17,52), 12.99 dell'ostacolista Just Kwaou-Mathey che supera Sasha Zhoya (13.18), 4,63 dell'oro mondiale indoor dell'asta Marie-Julie Bonnin, 8,27 del lunghista Tom Campagne e 6,74 di Hillary Kpatcha nel lungo donne. Appena sesto Gabiel Tual negli 800 metri vinti da Yanis Meziane winning in 1:45.24, altrettanto sorprendente la sconfitta della campionessa europea indoor dei 1500 metri Agathe Guillemot (4:04.49) nella miglior giornata di carriera di Adele Gay che in 4:04.12 firma il record nazionale U23. Nel decathlon, il bronzo di Roma 2024 Makenson Gletty vunce con 8.258 punti. A 39 anni, vince l'ennesimo titolo Renaud Lavillenie (5,82).
KARALIS 6,08, BOL PERDE NEI 200. L'anti-Duplantis è sempre più il greco Emmanouil Karalis, salito a 6,08 con due tentativi ai campionati nazionali di Volos. Ora nelle graduatorie di sempre è preceduto solo da Duplantis, Lavillenie e Bubka, tutti atleti con il record del mondo in bacheca. Miltiadis Tentoglou plana a 8,12 e si ferma. Paesi Bassi: disertate le specialità preferite, Lieke Klaver precede Femke Bol nei 200 (22.82/22.84) ai campionati olandesi di Hengelo. Il vento (2,9) ha spinto gli sprinter alla miglior finale di sempre dei campionati con Xavi Joy Mo-Ajok vincitore in 9.91 su Nsikak Ekpo (9.95) e Taymir Burnet (10.01). Ottima finale anche al femminile, dove Minke Bisschops è scesa con vento ampiamente nella norma a 11.05 (+1.0) precedendo l'ostacolista Nadine Visser (11.17). Acuti da Jonas Phijffers (44.71) e Job Geerds nei 110hs (13.22/+1.7).
GERMANIA, MIHAMBO 6,82. La big tedesca del salto in lungo Malaika Mihambo vince ai campionati di Dresda con 6,82. Ultima gara della carriera e vittoria per il decatleta Tim Nowak, che totalizza 8.140 punti. Di indubbio interesse i 3000 siepi maschili, alla luce dei progressi di Ruppert e Bebendorf. A Dresda vince il secondo in 8:32.90, quasi un secondo meglio del primo. Tra i risultati, 84,36 del giavellottista world leader Julian Weber, 2,26 di Tobias Potye nell'alto, sprint a Owen Ansah (10.23) e Gina Luckenkemper (11.17). Disco donne a Marike Steinacker con 65,56. Ieri, 68,41 del discobolo Henrik Janssen a fronte del 68,27 di Steven Richter. Tra i risultati, 48.41 del campione d'Europa U23 dei 400hs Owe Fischer-Breiholz e 54,34 di Eileen Demes nei 400hs donne.
SPAGNA. Il vento di 2,3 m/s toglie legalità al 12.98 nei 110hs di Enrigue Llopis ai campionati spagnoli di Tarragona. Torna l'oro olimpico e europeo del triplo Jordan Diaz con 17,16 (1,3). Fatima Diame vince il lungo con 6,77. Si esaltano i marciatori nei 10.000 metri: Maria Perez assume la world lead sulla distanza in 42:24.68 togliendola alla francese Clemence Beretta, che il giorno prima ai campionati francesi aveva vinto il titolo in 42:52.17. Paul McGrath vince il titolo uomini in 38:49.76. Tra le 400iste prevale Paula Sevilla in 50.83, nei 400hs donne si migliora Daniela Fra in 54.69, Maria Vicente torna a vincere il titolo spagnolo dell'eptathlon con 6.295 punti.
NORVEGIA, SVEZIA E FINLANDIA. Asta in vetrina ai campionati di Askoy, orfani di Jakob Ingebrigtsen che è guarito e sta allenandosi a St. Moritz: Sondre Guttormsen (5,80) prevale sul fratello Simen (5,62) per il titolo dell'asta maschile, Lene Retzius supera 4,58 nella gara femminile. Ottima prestazione nel martello di Thomas Mardal, con che 78,44 batte il medagliato globale Eivind Henriksen (75,65), di ritorno sui livelli di alcune stagioni fa. In Svezia (a Kalrstad) conferma della buona condizione del pesista Victor Petersson (20,90), per Thobias Montler c'è l'ennesimo titolo nazionale nel lungo con 8,16 ventoso e 8,03 legale. Andreas Kramer 1:45.14 negli 800, 68,83 del discobolo Daniel Stahl. A Espoo (Finlandia) ottimo 100hs vinto da Lotta Harala in 12.67 su Nooralotta Neziri (12.73). Per le martellliste Silja Kosonen e Krista Tervo identico 73,38 (vince Kosonen).
LITUANIA, ALEKNA 72,15. Enorme prestazione del primatista del mondo di lancio del disco Mykolas Alekna ai campionati nazionali di Palanga, dove con 72,15 al primo lancio ottiene la miglior misura della carriera "extra Ramona" e la decima prestazione assoluta di sempre, ma non aggancia il primato all-comers sul suolo lituano, ancora saldamente in mano al padre Virgilijus, 73,88 a Kaunas nel 2000. Ai campionati sloveni di Celje Kristjan Čeh risponde con 68,41.
SERBIA E BULGARIA. Dopo due ritiri annunciati e altrettanti ritorni, nuovo titolo nazionale di Ivana Španović ai campionati serbi di Kraljevo. La fuoriclasse 35enne ha vinto il triplo con 14,43 ventoso (e 14,13 legale) a seguire il recente successo nei campionati balcanici e poi bissa nel lungo con 6,57 e forte vento contrario. Triplo donne in balìa dei vento anche ai campionati bulgari di Sofia, dove Gabriela Petrova vince con larghissimo margine con 14,21 appena ventoso e 14,17 legale. Bozhidar Saraboyukov vince il lungo con 8,12.
UNGHERIA. Risultato-top l'81,84 del martellista Bence Halasz, che sale di molte posizioni nelle graduatorie di sempre ai campionati nazionali di Budapest, onorando al meglio la 130esima edizione. Primato nazionale per Hanga Klekner nell'asta con 4,58. Attila Molnar torna dl recente infortunio e vince i 400 con la sua miglior prestazione stagionale in 45.28. I 100hs sono di Luca Kozák in 12.75 (1.1) su Anna Tóth (12.77, record U23).
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