Mondo: Tusa 2h19:33 a Houston

14 Gennaio 2024

L'etiope vince la maratona texana in 2h19:33. Nilsen e Morris, asta show a Reno. Pellicoro e Sow vittorie negli States. Tutti i migliori risultati del weekend internazionale.
di Marco Buccellato

E' l'etiope 30enne Rahma Tusa Chota a vincere la maratona di Houston, con l'ennesimo risultato sotto le 2h20, ormai la normalità nelle maratone internazionali. L'etiope, con un'azione decisiva nel tratto tra il 30esimo e il 35esimo chilometro, ha abbassato di quasi quattro minuti il personale di 2h23:20 (Valencia edizione 2021), tornando a vincere una maratona a quasi sei anni di distanza dal successo nella 42 km di Roma del 2018 (2h23:46, all'epoca primato personale), che fu la terza vittoria consecutiva dell'etiope nella capitale, dopo i successi del 2016 (2h28:49) e del 2017 (2h27:21). In Texas, la Tusa ha preceduto un'altra atleta capace di scendere sotto le 2h20, la 30enne keniana Vicoty Chepngeno, che all'esordio sulla distanza ha chiuso in 2h19:55. Con le debite proporzioni, ottime prestazioni anche per l'altra etiope Meselech Tsegaye Beyene (2h24:50), la tedesca Deborah Schoneborn (2h24:54) e la peruviana Jovana de la Cruz (2h26:49). Nella maratona maschile vince il marocchino Zouhair Talbi (quinto a Boston un anon fa) in 2h06:39 sull'etiope Tsedat Ayana (2h07:00) e sul tedesco Henrik Pfeiffer (2h07:14), miglior europeo davanti all'australiano Patrick Tiernan (2h07:45).

OBIRI SCONFITTA. A Houston si è disputata come di consueto anche la mezza maratona con favorita la keniana Hellen Obiri: dopo lo strepitoso 2023 che l'ha vista conquistare sia Boston che New York, è stata battuta in 1h06:07 con molto margine dall'etiope Sutume Asefa Kebede (1h04:37, personale nettamente migliorato), che come la Tusa ha precedenti vittoriosi in Italia. Sua, infatti, la Stramilano del 2018, che fu anche l'ultima mezza maratona vinta dall'etiope fino al successo odierno a Houston, Podio completato dall'altra etiope Buze Diriba (1h06:24), appena un secondo davanti all'esordiente e nuova primatista statunitense Weini Kelati, quarta in 1h06:25, 14" meglio del record nazionale di Keira D'Amato. Successo uomini all'etiope Jemal Yimer (quarto ai mondiali su strada di Riga) in 1h00:42, in un arrivo serrato con un secondo di vantaggio su Wesley Kiptoo e tre su Milkesa Tolosa. Assenti di rilievo delle ultime ore: il canadese Mohamed Ahmed e la statunitense Sara Hall, fermati da leggeri infortuni.

EGMOND. Nella mezza olandese successo casalingo di Lucas Nieuweboer in 1h03:35 sul keniano favorito Victor Chumo (1h03:51) e altri big come il belga campione europeo di maratona 2018 Koen Naert (quinto in 1h04:11) e l'altro olandese Choukoud (ottavo in 1h05:23). Le europee Lahti (Svezia) e Schlumpf (Svizzera) non hanno impressionato, rispettivamente quinta in 1h12:50 e sesta in 1h13:10 nella mezza vinta da Aminet Ahmet in 1h12:21.

NILSEN E MORRIS. Subito ottimi risultati da due dei migliori esponenti del salto con l'asta Made in USA: nel Pole Vault Summit di Reno, Chris Nilsen si è imposto con 5,90 (tre errori a 6,01), davanti al connazionale Zach Bradford e al francese Thibaut Collet, accreditati della stessa misura (5,82), mentre Sam Kendricks ha esordito con 5,72 (sesto in classifica). Sandi Morris ha superato alla terza prova i 4,82, firmando un successo importante contro l'olimpionica Katie Moon-Nageotte, seconda a parità di misura (4,53) con la canadese Newell, davanti all'altra olimpionica Stefanidi (4,43 dopo l'esordio outdoor in Florida della scorsa settimana con 4,57). Sempre in USA, esordio con 4,73 di Bridget Guy-Williams a Blacksburg.

ASTE IN FRANCIA. Partito anche il Perche Tour con la prima tappa di Le Dévoluy.

Successo ex-aequo nella gara uomini del 22enne Robin Emig e del nuovo primatista portoghese Pedro Buaró con 5,75, misura identica del terzo (Cormont) e del quarto (Baptiste). Tra le donne 4,50 per Ninon Chapelle e Alix Dehaynain. Sempre nell'asta, 4,60 all'esordio per la canadese Alysha Newman a Windsor a metà settimana, dove ha esordito una scatenata Sarah Mitton, autrice del miglior lancio d'inizio 2024 con il peso scagliato a 19,60, a venti centimetri dal proprio primato del meeting. La Mitton ha gareggiato anche ieri a Ann Arbor, vincendo con 18,62. 

EUROPA. Il bulgaro vice-campione europeo U20 di salto in lungo Bozhidar Saraboyukov, battuto a Gerusalemme da Mattia Furlani, ha esordito nell'Akademik di Sofia con 7,87. La bielorussa Maryia Zhodzik (altista da 1,96 di primato personale), in attesa della possibilità di ottenere la cittadinanza polacca, ha superato 1,94 a Torun all'esordio stagionale. Esordio anche per il big svizzero Simon Ehammer, che ha saltato 7,60 a Zurigo.

INDOOR USA-1. Diversi buoni risultati del weekend: tra i giovanissimi, impressiona Quincy Wilson, classe 2008, primo anno U18, che dopo esser sceso sotto i 46" due volte nel 2023 ha esordito con uno strepitoso 500 metri a Lynchburg in 1h01:27. Nelo sprint breve, 6.53 del nigeriano Favour Ashe in Alabama, poi migliorato dal 6.52 di Don'drea Swint a Lubbock, un centesimo sul 20enne Shawn Brown, per un 6.53 firmato anche da Coby Hilton in Nebraska. Nella riunione texana in evidenza due ottimi collegian dello Zimbabwe, Tapiwanashe Makarawu (20.29 nei 200) e Takudzwa Chiyangwa (46.10 nei 400), e il 6,74 nel lungo femminile di Monae' Nichols. A College Station, 20.47 di Robert Gregory nei 200, 8,00 del lunghista Malcolm Clemons, 7.97 di Grace Stark nei 60hs. Fanno meglio la bahamense Devynne Charlton (7.88) e Masai Russell (7.89) a Louisville, dove si è rivisto Ronnie Baker (6.60 in batteria). 

INDOOR USA-2. Nelle altre riunioni, emerge il nome della non ancora 19enne JaMeesia Ford, che dopo il primato mondiale U20 sui 300 (35.83), ha corso in 36.00 a Columbia, in un meeting con la world lead nei 200 donne di Jacious Sears (22.88) e un buon 7.58 dell'ostacolista Devon Brooks. Non è il miglior crono del weekend USA: a Flagstaff, Freddie Crittenden si è espresso in 7.56. A Baton Rouge subito veloce Aleia Hobbs nei 60 in 7.11, mentre nei 60hs si è rivista la 41enne Lolo Jones, terza in 8.42 nella gara vinta da Alia Armstrong in 8.05. A Clemson alcune buone cose dal lunghista Grimes (8,01), il 32.46 nei 300 di Brian faust, il miglior 400 donne d'avvio di stagione della giamaicana Leah Anderson (51.95)

DUE SUCCESSI ITALIANI IN USA. A Houston (Leonard Hilton Memorial Invite) successo nel triplo femminile di Mame Diarra Sow con 13,12, primato personale migliore anche di quello all'aperto (13,08). Non è l'unico successo di un'italiana: nell'UW Indoor Preview di Seattle (pista gigante) Laura Pellicoro (Bracco Atletica) ha vinto i 1000 metri in 2:42.51 e si è piazzata terza nella seconda serie dei 600 metri in 1:31.56.

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