Milano, mezzofondo spettacolo alla Notturna



L'aria di Milano è frizzantina, ma i nuvoloni alla fine risparmiano la Notturna. Belle gare nella riunione dell'Arena, con spunti di sicuro interesse anche in chiave italiana. Cusma firma il personale stagionale (1:59.53), Libania Grenot si conferma dalle parti dei 51 secondi nei 400 metri (51.22), mentre la coppia di marciatori azzurri campioni olimpici composta da Ivano Brugnetti e Alex Schwazer lancia chiari segnali in vista dei Mondiali di Berlino. La copertina internazionale è però tutta per il keniano Eliud Kipchoge, che sigla il mondiale 2009 dei 5000 metri (12:56.46), con Meucci, in scia lunga, che si migliora fino a 13:26.09, riportando un italiano al di sotto dei 13:30 dopo un'eternità.

Gli 800 metri donne rilanciano le quotazioni di Elisa Cusma (Esercito), reduce da un fine settimana, quello di Leiria, contraddistinto da alti (i 1500) e bassi (proprio dai "suoi" 800). La modenese sceglie Milano per riprendersi la scena sulla distanza più amata, battendo avversarie di rango (la marocchina Benhassi, la cubana Calatayud, l'ucraina Krevsun, quest'ultima vincitrice a Leiria con il mondiale stagionale), tagliando il traguardo in un significativo 1:59.53 (59.32 a metà percorso). E' il limite personale 2009, oltre che la quinta prestazione mondiale nella lista dell'anno. Cusma si ritrova in testa dopo un giro, e stavolta distribuisce con grande intelligenza le energie, presentandosi all'ultima curva ancora in piena spinta, e risultando a conti fatti l'unica in gardo scendere sotto la barriera dei due minuti. Dietro di lei, Daniela Reina (Fiamme Azzurre) stavolta non si migliora, segnando 2:02.42.

Scintille dai 5000 metri maschili: il keniano Eliud Kipchoge, argento olimpico a Pechino sulla distanza, illumina l'Arena mettendo le mani sul mondiale stagionale, con il tempo di 12:56.46. E' una cavalcata bellissima, che trascina al miglioramento sostanzioso tanti altri protagonisti. Tra loro, anche Daniele Meucci (Esercito), che traduce in moneta sonante i crediti (intesi come progressi) acquisiti tra Torino (personale sui 3000, 7:52.69), e Leiria (terzo posto nei 3000): è primato personale, in 13:26.09, una ventina di secondi meno rispetto al precedente (il 13:45.40 del 2008), e minimo B di qualificazione ai Mondiali.

La passerella dei marciatori diventa qualcosa di più fin dai primi metri. Si capisce già dal primo appoggio che Ivano Brugnetti (Fiamme Gialle) e Alex Schwazer (Carabinieri) non hanno voglia di scherzare. Sono entrambi carichi di lavoro, ma partono come saette. Schwazer, tanto per non smentirsi, in mattinata, prima di partire da Livigno, ha messo insieme una trentina di chilometri di allenamento... Brugnetti stacca intorno al secondo chilometro il compagno di fuga, e alla fine fa valere il maggior valore sulle distanze brevi, involandosi verso il traguardo. Il cronometro regala riscontri sontuosi, alla luce delle premesse: 18:38.45 per Brugnetti, 19:51.68 per Schwazer. Giorgio Rubino (Fiamme Gialle), il vincitore della Coppa Europa, anch'egli reduce dall'altura, non accetta il match e termina in un più tranquillo 20:17.82. "Non pensavo di andare così veloce in questo periodo - il commento di Brugnetti -, sto lavorando sodo in funzione del mondiale. Va benissimo, vuol dire che tutto quello che stiamo facendo darà dei frutti in agosto, sono molto soddisfatto". Alex Schwazer non si risparmia nemmeno nel dopo gara: un muro di bambini, davanti a lui, fa la fila per farsi firmare qualunque cosa. Nel mentre, valuta la sua serata milanese. "Ve benissimo, ma io sono soddisfatto soprattutto per quello che ho fatto negli ultimi tre mesi. Parlo dell'allenamento. Sono sicuro di poter fare grandi cose a Berlino. Gli avversari saranno sempre gli stessi: i russi, con Nizeghorodov, l'australiano Tallent, il fancese Diniz. Ma io penso davvero solo a me stesso. E continuo a credere che tutte le medaglie non siano uguali...per me ne conta solo una".  

Nei 400 metri Libania Grenot (Fiamme Gialle) finisce per essere beffata sul rettilineo conclusivo dalla senegalese Mbacke Thiam (mondiale nel 2001 a Edmonton), prima in 50.86, con l'azzurra a 51.22. La prima parte di corsa della Grenot è diversa rispetto a Leiria, assai più decisa; ancora ai 300 appare in grado di vincere, ma dall'interno spunta la sagoma lunga della Thiam, che la infila proprio nei metri conclusivi. Marta Milani (Esercito) conferma i recenti progressi, chiudendo in un buon 53.15. Bello anche il giro di pista maschile: lo fa suo l'irlandese David Gillick, in 45.51, davanti al britannico Tim Benjamin, 45,54. Oscar Pistorius termina come sempre molto forte, e sigla un discreto 47.24. Dietro di lui, Marco Vistalli (Atletica Bergamo 1959 Creberg) ottiene 47.37, Domenico Rao (Carabinieri) 47.90.

Nel doppio giro maschile, sulla scia del cubano Yeimer Lopez, 1:45.27, si mettono in luce tutti gli italiani: Lukas Rifesser (Esercito) termina in 1:46.77, Goran Nava (Pro Patria, milanese di nazionalità sportiva serba) fa 1:47.07, il 20enne Scapini (Pro Patria) scende a 1:47.32 (primato personale), e Giordano Benedetti (Fiamme Gialle) 1:48.17. Chiara Rosa ritrova la pedana amica dell'Arena, e chiude da seconda nel peso con un miglior lancio di 18,18.

Lo sprint europeo parla inglese ormai da un po'. L'italiano comincia però a diventare lingua abbastanza diffusa sui rettilinei del vecchio continente. La pista dell'Arena, come purtroppo quasi di regola, blocca con un muro d'aria i velocisti (-1.7 m/s), e il duello tra Craig Pickering ed Emanuele Di Gregorio ne risente sul piano cronometrico. La spunta il britannico, in 10.32, con il siciliano dell'Aeronautica secondo, a soli tre centesimi (10.35). Immediatamente dietro di loro, Brendan Christian (10.36), mentre Simone Collio (Fiamme Gialle, 10.48) paga anche un avvio non  fulminante (0.184 di reazione allo sparo). Cento metri donne con il successo della kazaka Kubbhieva, in 11.51 (+0.8 m/s), davanti alla britannica Ania (11.54) e alla pattuglia azzurra, guidata da Aurora Salvagno (Aeronautica, 11.61); a seguire, Pistone (Esercito) 11.65, Tomasini (Quercia Rovereto) 11.71, Grillo (11.81). Negli ostacoli alti al femminile Micol Cattaneo (Carabinieri) è quarta in 13.24 (+0.9), alle spalle dell'israeliana Irina Lenskay (13.01), e delle russe Pavlyv e Kondakova (13.07 per entrambe).

Il vento ballerino fa impazzire i triplisti. Si impone il cubano Alexis Copello, con 17,12, ma anche contro un vento di -3.9 m/s!. Fabrizio Schembri (Carabinieri) finisce con 16,83, ed è un risultato notevole, perché davanti ha ancora un metro e mezzo d'aria. Il giovanissimo Daniele Greco (Fiamme Oro) si ferma mezzo metro prima, a 16,33. Anche l'asta soffre un po' per il vento. Vince la russa Svetlana Feofanova (4,61), che batte la connazionale Golubchikova, ferma a 4,51. Nell'alto, successo del russo Shustov, unico a superare i 2,28; appena dietro, Alessandro Talotti (Carabinieri), con un discreto 2,25. Più in basso gli altri azzurri Andrea Bettinelli (Fiamme Gialle) e Filippo Campioli (Esercito), rimasti a 2,16.

Festa per la Milano dell'atletica: prossima tappa, gli Assoluti del 31 luglio, 1-2 agosto.In quell'occasione, verrà varata la squadra che affronterà il Mondiale.

Marco Sicari

Nella foto in alto, Elisa Cusma taglia il traguardo degli 800 metri; in basso, Ivano Brugnetti in azione (Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL)

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