Mennea Day festa dell'atletica

12 Settembre 2013

In oltre 60 città, con tanti campioni di oggi e di sempre, 200 metri di corsa nel ricordo del record del mondo della "Freccia del Sud". Lo Stadio dei Marmi di Roma, dove sarà eretta una statua, porterà il suo nome.

Una grande festa nel segno di 200 metri che 34 anni fa a Città del Messico un italiano correva come mai nessuno al mondo aveva fatto prima: 19 secondi e 72 centesimi. Il nome di Pietro Mennea quel 12 settembre del 1979 è diventato icona della velocità, un'impresa coronata con il traguardo che avrebbe raggiunto l'anno dopo ai Giochi Olimpici di Mosca. Oggi in oltre 60 città d'Italia, a quasi sei mesi dalla scomparsa della "Freccia del Sud", è stato il "Mennea Day". Migliaia di persone di tutte le età, dalle piste di atletica ai centri storici, hanno voluto correre, ognuno al suo passo e alla sua maniera, i 200 metri. Un tributo all'indimenticabile spinter azzurro al quale hanno reso onore anche tante Personalità e protagonisti assoluti dello sport. A dare il La all'evento è stata Roma che, in diretta tv su RaiSport dallo Stadio dei Marmi, ha visto tanti campioni di sempre aprire la manifestazione con una sfilata lunga 200 metri animata da centinaia di giovani delle scuole di atletica della Capitale. In prima fila Tommie Smith, l'atleta che ha detenuto il record mondiale prima di Mennea e che oggi indossava la maglietta del 19.72, Alberto Juantorena, olimpionico di 400 e 800 metri, e Sara Simeoni, l'ex primatista del mondo di salto in alto che con il velocista barlettano ha condiviso anche la gioia dell'oro olimpico a Mosca 1980. "E' stata una giornata piena di allegria - le parole della Simeoni - il modo migliore per ricordare Pietro. Io e lui avevamo in comune l'aver fatto una scelta precisa nella nostra carriera, quella di aver individuato un obiettivo e di aver lavorato duramente per raggiungerlo. Le medaglie e i record sono stati una conseguenza". Tanti altri i big dell'atletica italiana che non sono voluti mancare come Fabrizio Donato, Andrew Howe, affiancati da protagonisti di sempre della velocità azzurra come Stefano Tilli, Pierfrancesco Pavoni, Marisa Masullo e Giuseppina Cirulli. Con loro anche Nino Benvenuti, Adriano Panatta e due medaglie olimpiche di Londra 2012: Luigi Samele, bronzo nella scherma, e Alessio Sartori, argento nel canottaggio. Al passo di marcia, invece, i 200 metri interpretati dagli azzurri del "tacco-punta" Marco De Luca, Jean-Jacques Nkouloukidi, Lorenzo Dessi e Antonella Palmisano. Momento emozionante della cerimonia, l'inaugurazione di una stele dedicata a Pietro Mennea, alle presenza del presidente CONI, Giovanni Malagò, del presidente FIDAL, Alfio Giomi, dell'Assessore alla Qualità della vita, Sport e Benessere di Roma Capitale, Luca Pancalli e di Manuela Olivieri Mennea, moglie del grande atleta. La stele sarà anche il segno tangibile dell'intitolazione a Pietro Mennea dello Stadio dei Marmi; oggi, intanto, su uno dei muri bianchi dello storico impianto capitolino era già impresso a grandi lettere il suo nome. "Oggi onoriamo un impegno sacro che lo sport ha preso nei confronti di Pietro e della moglie Manuela. Lo Stadio Dei Marmi rappresenta in questa giornata tutto quello che volevamo intendere come testimonianza del suo esempio, ma soprattutto quella che è la possibilità per i giovani, un giorno, di diventare un Pietro Mennea. Viva lo sport, viva l'atletica, viva Pietro Mennea", ha sottolineato Malagò che poi ha aggiunto: "Quando è scomparso, il minimo che si poteva fare era ricordarlo con una presenza che andasse oltre il simbolo del luogo. Questo posto è il luogo ideale per intitolargli una sua presenza. Ogni giorno, molti ragazzi vengono a fare sport nel tempio dello sport. E quindi siamo felici oggi di associare il nome di Pietro Mennea allo stadio dei Marmi". "Questa atmosfera di gioia e di festa dell'atletica - ha dichiarato il presidente Giomi - ci rende ancora più speciale il vero spirito della manifestazione. A Mennea presto qui sarà dedicata una statua, nata da un'idea del giornalista Giorgio Cimbrico e realizzata con il pregiato marmo donato dalla città di Massa oggi qui rappresentata dal sindaco Alessandro Volpi. Tra l'altro, proprio l'anno prossimo le storiche cave di Casette di Massa ospiteranno una suggestiva edizione dei Mondiali di corsa in montagna". Anche a Barletta, città natale di Mennea, è stata scoperta una targa celebrativa del record del mondo presso lo stadio comunale della cittadina pugliese, alla presenza del Presidente del Senato Pietro Grasso.   

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MENNEA DAY: NOTIZIE DALLE REGIONI  (in aggiornamento)

ABRUZZO - La pioggia, caduta soprattutto nelle sedi di Giulianova e Castel Cerreto, non ha fermato gli adulti e i giovanissimi che si sono cimentati nelle gare del Mennea Day. Si segnala soprattutto la partecipazione di ragazzi provenienti da altri sport, dal calcio e dal pattinaggio, che hanno animato, insieme a quelli dei centri di avviamento all’atletica, questa importante giornata vissuta in ricordo di un grande campione e della sua memorabile impresa. A Giulianova, l’evento è stato organizzato dalla società Ecologica Giulianova, mentre la società Bruni Atletica Vomano ha promosso l’iniziativa nella suggestiva riserva naturale di Castel Cerreto, dove la distanza dei 200 metri è stata affrontata dai partecipanti in un percorso immerso nella natura. Ad Avezzano, allo Stadio dei Pini (in passato sede del meeting internazionale Marianella, al quale Pietro Mennea aveva partecipato) la manifestazione organizzata dalla società Atletica L’Aquila ha avuto un risvolto agonistico con qualche interessante spunto tecnico. Sui 200 metri, il cadetto Samuele Puca (Atletica L’Aquila) ha corso in 23”0. Hanno aderito all’iniziativa, con le maggiori presenze, i settori promozionali e giovanili dell’Atletica L’Aquila e dell’USA Sporting Club Avezzano.

CAMPANIA – Anche la città di Caserta tra le tante che hanno voluto ricordare l’icona della velocità Pietro Mennea, a quasi 6 mesi  dalla scomparsa. Nello sprint dei 200 metri Assoluti è sfrecciato per primo il nazionale promesse Massimiliano Ferraro (Enterprise) con il crono di 22.04 (vento+0,9). Lo sprinter napoletano ha prevalso nell’ordine su Adel Daki (Cus Salerno) con 22.78 e Davide Federico (Enterprise) con 23.55. Tra le donne si è imposta la salernitana Eleonora Fucci (Enterprise) con il crono di 26.90 (vento-0,1). Nelle gare giovanile dei 200 metri hanno conquistato la prima posizione tra i Cadetti Mauro D’Ambra(Atl. Cercola) con 23.93, tra le Cadette Olga Mykhlchenko (Vis Nova) con 27.60. Nel programma tecnico tributato all’indimenticabile e  straordinario campione pugliese si sono svolte anche  alcune gare di contorno. Nei 400hs ha conquistato il Trofeo  dedicato all’ugandese olimpionico di Monaco John  Akii Bua l’Allievo  Biagio Guerritore(Ideatletica Aurora) con il crono di 55.”70. 

EMILIA ROMAGNA - Una bellissima giornata di sport nelle 4 sedi emiliane in cui si è ricordato Pietro Mennea, nel giorno dell’anniversario del suo record mondiale di 19.72 nei 200 metri di Mexico City 1979. A Parma ci sono state circa 250 presenze, a partire dalla passerella iniziale degli atleti del G.S. Carabinieri, saltatori e lanciatori inclusi, che hanno corso le prime 2 serie dei 200 metri. Fra questi anche Fabrizio Schembri, finalista nel salto triplo ai recenti Campionati Mondiali a Mosca, poi Nicola Ciotti, Alessandro Talotti, Paolo Dal Soglio, ecc.. Poi le tante serie per i giovanissimi, a partire dagli esordienti fino agli atleti assoluti, fra cui anche il gruppo degli “Special Olympics”, che fanno parte di una grande organizzazione sportiva mondiale per bambini e adulti con disabilità intellettiva. Al Lauro Grossi di Parma anche tanto pubblico che ha onorato questo Mennea Day: non c’erano “solo” i genitori dei giovani atleti, ma c’erano anche tante persone non solitamente coinvolte nel nostro sport, oltre a vari ex atleti che nell’occasione hanno ritrovato tanti amici e conoscenti. Erano presenti anche l’assessore allo Sport del Comune di Parma Giovanni Marani, il Presidente del Coni Provinciale Gianni Barbieri, il Presidente della Fidal Emilia Romagna Matteo De Sensi e il campione olimpico 2004 della maratona Stefano Baldini. Non era il momento più importante della giornata, ma c’è stato anche un contenuto agonistico molto interessante: la serie più veloce dei 200 metri è stata vinta dal campione nazionale juniores Eseosa Desalu (Fiamme Gialle) con il tempo di 21.19, con un contorno di 2 carabinieri, in questo caso velocisti, come Luca Galletti e Teo Turchi. A Piacenza oltre 100 presenze fra tutte le categorie, a partire dagli esordienti fino ai masters, con  buona partecipazione di pubblico interessato a questa iniziativa promozionale. I giovani delle società di atletica piacentine hanno tutti preso parte alla manifestazione, che nella parte più specificatamente agonistica, ha visto realizzare il miglior tempo dall’azzurrina, campionessa nazionale dei 100 hs allieve, Camilla Papa, con il tempo di 25.6 (manuale). Negli assoluti miglior tempo a pari merito per altri 2 ragazzi della Atletica Piacenza, Leopoldo Pettorelli e il nazionale juniores di salto triplo Lorenzo Dallavalle, con 23.5. A Comacchio, nell’impianto a 8 corsie che ha ospitato finali nazionali del C.d.S. e Campionati Italiani Masters ci sono stati oltre 60 partecipanti, provenienti non solo dal ferrarese ma anche da Bologna e Modena. E’ stata una grande festa anche con i ragazzi dell’associazione “Leggermente Atletici”, che nella stessa giornata si sono cimentati in altre gare di atletica, rimanendo poi sugli spalti ad applaudire e a fare il tipo per tutti gli atleti. A Cesena, che ha aderito con una manifestazione ludico promozionale, hanno corso i 200 metri tanti atleti del luogo, fra cui alcuni ex atleti, i podisti della Virtus Cesena, i ginnasti della Renato Serra, la formazione della Fenice Volley di Cesena e altri ancora. La pluricampionessa nazionale degli 800 metri Nicoletta Tozzi, di Cesena, che nella sua bella carriera in atletica ha incontrato più volte Pietro Mennea nei suoi ultimi anni da atleta, ha raccontato ai presenti chi era Pietro come atleta e come uomo, facendo nascere momenti di commozione tra i presenti. 

FRIULI VENEZIA GIULIA  - Il Friuli Venezia-Giulia ha celebrato il “Mennea Day” sulla pista di Gorizia, con la partecipazione di numerosi atleti di ogni età provenienti da tutta la regione ed anche dalla vicina Slovenia. Ad aprire la manifestazione sono i più giovani della categoria Ragazzi, nella quale si mettono in luce i triestini Alessio Di Blasio (Trieste Trasporti), dominatore della gara maschile in 26”51, e Alice Drago (Fincantieri W.) con il tempo di 29”01. Nella categoria dei Cadetti è il friulano Sebastian Simonetti (Libertas Tolmezzo) a salire sulla piazza più alta del podio, fermarando il cronometro a 23”26. La corrispondente gara femminile è tra le più partecipate della giornata, al termine delle cinque serie le più veloci risultano essere la friulana Ilaria Moretti della Libertas Casarsa (26”74), Adriana Pizzuti della Trieste Trasporti (26”84) e Sara di Benedetti della Fincantieri Monfalcone (26”95). Nei 200 metri della categoria Allievi si inizia a scendere sotto la soglia dei 23” con la vittoria di Enrico Luciano della Libertas Sanvitese (22”89). Naturalmente sono i protagonisti delle gare Senior a segnare i migliori tempi della giornata, i più veloci in assoluto sono il goriziano Alessandro Bandelli (Atletica Gorizia) con il tempo di 22”30 ed il friulano Federico Pivetta (Atletica Brugnera) con appena sei centesimi di ritardo. Tra le donne è la junior slovena Maja Petrovic a segnare il miglior tempo (25”52) tenendo testa alla pari categoria Joyce Mattagliano (25”98), atleta triestina dell'Atletica Brugnera che in realtà è specialista degli 800 metri, specialità per la quale recentemente ha indossato la maglia azzurra ai campionati europei di categoria. Concludono la giornata gli atleti delle categorie Master tra i quali non si notano solo i velocisti, ma perfino maratoneti e ultramaratoneti che hanno sentito il bisogno di rendere omaggio al grande Mennea, è questo il caso del triestino Claudio Sterpin, settantaquattrenne che in carriera è sempre stato ben più avezzo a percorrere 200 chilometri piuttosto che 200 metri. Tra i migliori risultati di categoria quelli del triestino over 45 Roberto Blasina (Biotekna) in 25”27 e tra i meno giovani Ezio Pasquazzo (33”29) e Alessandro Predonzan (35”81), rispettivamente over 60 e 65. Di tutto rispetto il riscontro cronometrico della quarantenne Tiziana Brezzoni (Marathon Trieste) che sbaraglia le avversarie con un inavvicinabile 27”71. Merita infine una menzione particolare la friulana Maria Cristina Fragiacomo (Atletica Aviano), atleta classe 1938 capace di completare i 200 metri in 42”30, non poteva mancare di rendere omaggio al grande campione, sebbene fosse già quarantenne quando Mennea compì quella storica impresa nel lontano 12 settembre del 1979.

LAZIO - Mennea Day anche allo stadio Guidobaldi di Rieti. Dopo averlo ricordato domenica in occasione di RietiMeeting, il capoluogo sabino si è unito all'abbraccio di tutta Italia all'indimenticabile Pietro Mennea. La pioggia - non solo quella di emozioni - non ha frenato l'entusiasmo di una cinquantina di atleti della Studentesca Cariri, che si sono alternati sulla pista azzurra, teatro dell'ultima edizione degli Eurojunior: gare di 200 metri per tutte le categorie, dagli esordienti fino ai professionisti. Dal lato tecnico, la migliore prestazione della giornata è stato il 21"25 (sotto la pioggia) dell'atleta di casa Lorenzo Valentini (Fiamme Gialle). In pista anche il primatista nazionale della staffetta 4x100, Roberto Donati, che a Barcellona nel 2010 sfilò il record della staffetta veloce al mitico quartetto Tilli-Simionato-Pavoni-Mennea. A celebrare il campione olimpico di Mosca '80 anche Angelo Cipolloni, frazionista della staffetta 4x100 che fu medaglia di bronzo ai mondiali di Göteborg nel 1995.


Al termine delle competizioni, il direttore tecnico della Studentesca Cariri, Andrea Milardi ha raccontato ai suoi ragazzi alcune delle imprese di Pietro Mennea, e li ha sollecitati a seguire l'insegnamento che la Freccia del Sud ha lasciato al mondo dell'atletica. Valore doppio per il Mennea Day a Rieti: la città era particolarmente legata alla "Freccia del Sud" che ha militato nell'Alco Rieti di Sandro Giovannelli e Renato Milardi tra il '74 e il '76, vincendo anche una Coppa dei Campioni, e che in carriera ha corso dodici volte al Meeting del Guidobaldi.

LIGURIA - Con la giornata in ricordo di Pietro Mennea, l’atletica ligure ha rivissuto i suoi ricordi, vicini e lontani, di quel mitico 12 settembre. Il campo di Villa Gentile di Genova si è immerso in un’atmosfera allegra, ha riunito tutte  le generazioni, per riscoprire la voglia di cimentarsi, anche solo per un giorno e dopo tanto tempo, sulla curva dei 200. Dai più piccoli, con i loro sei anni e l’emozione di tante persone sugli spalti a vederli correre nel nome di qualcuno che conoscono anche loro come un mito, ai giovani atleti, che in questa gara hanno espresso tutta la loro voglia di competere e combattere, per dimostrare il risultato del loro lavoro, molti con la maglietta che portava, fiera, le parole di Pietro “Lo sport insegna che per la vittoria non basta il talento. Ci vuole lavoro e sacrificio. Nello sport come nella vita”. Il sole caldo del pomeriggio ha continuato a scaldare gli animi dei tanti partecipanti anche quando il buio e la luce dei fari avevano trasformato l’evento in un notturno di incontri, dentro e fuori la pista. Genova ha voluto chiamare la giornata “i 200 dei 200”, ma il numero si è moltiplicato dalle tante presenze che hanno voluto esserci, sul campo e fuori, per rivedere i loro compagni di allenamento di un tempo, i miti dell’atletica ligure, comePaola Bolognesi, Angelo Pasqualino, Francesca Carbone, Ezio Madonia, Antonella Capurro, Laura Miano, Stefano Mei, Emma Quaglia, Simona Guarino, Federico Leporati, Loredana Rossi, Francesco Cundò, , Roberta Fontana, Roberto Porro, Annarita Luciano, Antonella Ratti, Roberta Buonarrico e Rita Bottiglieri. Le Società della regione hanno voluto esserci, anche quelle che frequentano solo le corse su strada, perché un mito è un mito e lo si è visto nella commozione di molti al momento della proiezione del video con le immagini che hanno fatto la storia mondiale di Pietro Mennea. Un giorno di festa e di ricordi, in cui un altro protagonista di sempre del mondo dell’atletica ligure, Roberto Benvenuti, ha offerto il suo contributo con la bella e intensa pubblicazione, offerta in omaggio a tutti gli azzurri presenti.

LOMBARDIA –  Trecentocinquanta volate davvero per tutti nell’apertura del “Mennea Day” all’Arena di Milano. La serata dedicata ai 200 metri ha avuto come protagonisti i giovanissimi delle categorie Esordienti, Ragazzi e Cadetti, ma anche famiglie al completo desiderose di sfidarsi su quella distanza che ha reso immortale Pietro Mennea e allo stesso tempo di sorridere dopo il traguardo; fratelli pronti a sfidarsi, e chi è battuto paga da bere; colleghi di lavoro, uno di fronte all’altro per una volta senza ruoli precisi o gerarchie. Anche giudici di gara e consiglieri federali non hanno voluto far mancare la propria partecipazione, mettendosi in gioco stavolta nei panni degli atleti. Presenti campioni del passato dell’atletica come Franco Arese (oro europeo sui 1500 nel ’71) ma anche dello sci come Claudia Giordani (argento olimpico 1976 nello slalom speciale) , non sono mancati anche volti noti del mondo dello spettacolo: Giovanni Storti, del trio Aldo, Giovanni e Giacomo, ha corso il suo mezzo giro di pista, accompagnato dopo il colpo di pistola da sprinter improvvisati. Come lo è di fatto il comico, pronto a rientrare nel personaggio dopo il traguardo nelle foto con Pierluigi Marzorati, stella della storia del nostro basket oggi presidente del CONI lombardo e autore anche lui di un sprint di 200 metri assieme a Sabrina Fraccaroli (presidente del comitato provinciale FIDAL di Milano organizzatore dell’evento) e Piero Perego (fiduciario tecnico milanese).  Complessivamente hanno corso 350 atleti: 130 tesserati FIDAL (dagli Esordienti ai Master, passando per una serie “top” maschile con numerosi atleti accreditati di crono sotto i 22.50) e 220 tra coloro che (uomini o donne, adulti, anziani o giovanissimi) hanno voluto per una volta provare le emozioni della distanza che ha reso immortale Mennea. I migliori tempi sono stati fatti segnare da Roberto Severi (CUS Pro Patria Milano) al maschile con 22”30 e da Marta Maffioletti (azzurra Under 23 della Bracco) al femminile con un notevole 24.57. In contemporanea è andato in scena l’incontro “Mennea: si può vincere anche senza doping”, organizzato da ASSITAL (con la collaborazione del comitato regionale lombardo FIDAL) e moderato da Adolfo Rotta. Significativo – dopo l’introduzione del giornalista Fausto Narducci – l’intervento di Antonio La Torre, ex-coach di Ivano Brugnetti cui il doping altrui ha negato la gioia di ascoltare l’inno sul podio iridato della 50 km di Siviglia ’99. Il clou è stato il ricordo degli ex-Nazionali amici di Pietro: Ennio Preatoni ha ricordato quando Mennea gli dava del Lei nel loro primo incontro ai campionati italiani; Mauro Zuliani ha spiegato come l’atleta barlettano fosse «molto riservato, senza apparentemente mai nulla da dire: invece ha ottenuto il massimo in tutto ciò che ha fatto»; Giovanni Grazioli ha raccontato la propria emozione nel vedere l’atleta da lui allenato, Diego Marani, vincere il Memorial Mennea agli Assoluti, spiegando come i carichi svolti oggi dal suo allievo in una settimana con Mennea si mettevano in pratica in un giorno; Stefano Malinverni e Flavio Borghi hanno invece proposto numerosi aneddoti “di campo”. L’incontro  stato chiuso dal presidente del Comitato regionale Grazia Vanni. Il “Mennea Day” ha preso vita anche in altre sei città lombarde: a Bergamo, dove oltre ai classici 200 metri si è svolta anche una gara a handicap sulla medesima distanza; a Rodengo Saiano (BS), contestualmente al meeting regionale di Fine Estate; a Vigevano (PV), con la partecipazione anche del campione olimpico dei 10000 Alberto Cova; a Como; a Cremona; a Soncino (CR). Sette sedi per una serata unica nel proprio genere.

MARCHE - Tutti insieme per ricordare un grande campione dell’atletica. Le Marche, come le altre regioni italiane, hanno celebrato il “Mennea Day”: due sedi coinvolte, Ancona e Porto San Giorgio, con tanti partecipanti che hanno scelto di esserci in questa occasione particolare. Ognuno a modo suo e con la propria andatura sulla distanza dei 200 metri, ma uniti dalla stessa passione verso lo sport, nel 34° anniversario di quel 19”72 con cui Pietro Mennea nel 1979, all’Universiade di Città del Messico, stabilì il primato mondiale del mezzo giro di pista. Al campo di atletica Italico Conti di Ancona, adiacente al palaindoor Banca Marche Palas, un pomeriggio di sole ha accolto la manifestazione. Significativa la presenza di Nazareno Rocchetti, fisioterapista che ha fatto parte dello staff di Mennea durante la trasferta messicana culminata con il record iridato. Ai blocchi di partenza anche due velociste anconetane come Martina Piergallini, titolare nella 4x100 ai recenti Europei juniores di Rieti, e la campionessa italiana master Annalisa Gambelli, poi l’ex mezzofondista pesarese Luca Vandi, mentre non è voluto mancare il saltatore in alto Gianmarco Tamberi, che ha fatto un saluto al pubblico. Più di duecento sportivi si sono cimentati sulla pista del capoluogo dorico: presenti fra gli altri l’assessore comunale allo sport Andrea Guidotti, una rappresentanza dell’Unione Rugbistica Anconetana, oltre ad atleti marchigiani provenienti da tutta la regione, per l’appuntamento allestito dal Comitato Fidal Marche in collaborazione con le società locali. Bella giornata di sport al campo comunale di Porto San Giorgio (Fermo), con l’organizzazione dell’Atletica Sangiorgese Tecnolift “Renato Rocchetti” e il patrocinio del Comune di Porto San Giorgio. In prima fila il sindaco Nicola Loira, insieme a tanti atleti che hanno corso con la famiglia e i genitori per vivere la rassegna in modo corale, come l’allieva sangiorgese Annalisa Torquati. Al via poi lo sprinter Riccardo Scendoni, azzurro alla Paralimpiade di Londra: complessivamente più di cento partecipanti e una platea di spettatori entusiasti per questa manifestazione. A tutti i partecipanti è stato consegnato un diploma con la scritta “io c’ero”, numerato e personalizzato con il proprio nome, testimone dell’adesione al “Mennea Day”. Simbolica la quota di iscrizione, fissata in un euro, e destinata alla Fondazione Pietro Mennea Onlus, organizzazione voluta dal campione azzurro ed impegnata in iniziative di solidarietà sociale.

MOLISE - Alle ore 17 al Campo Comunale "Nicola Palladino" si sono chiuse le iscrizioni per il "Mennea day". Il meteo favorevole ha fatto sì che anche a Campobasso la manifestazione in ricordo della "Freccia del Sud" potesse
vantare la partecipazione nutrita di amatori e non. Prima dello start il saluto dell'assessore allo sport, Aldo De Benedittis, che ha posto l'accento sulle doti morali dell'indimenticato atleta pugliese, del consigliere regionale-delegato allo sport-Carmelo Parpiglia, che ha riservato alla sua memoria  parole di encomio, dei presidenti del Coni regionale e provinciale, Guido Cavaliere e Antonio Rosari, che hanno salutato con entusiasmo l'evento dichiarandosi soddisfatti della presenza di runners di tutte le età a testimonianza del fatto che Pietro Mennea con il suo impegno e con i suoi sacrifici ha saputo rapire e coinvolgere, far appassionare e cristallizzare nella memoria dei più l'idea che l'abnegazione paga e se si lotta i risultati arrivano. Commovente è stato vedere tanti giovani in pista, emozionati ed euforici, seri e concentrati perchè avvertivano il peso e l'importanza della manifestazione cui stavano partecipando. Ma tanti sono stati anche i Master che si cono confrontati con la distanza dei 200m, pur non essendo questa la loro specialità. Tante le società di atletica leggera in rappresentanza delle quali infanti e runners attempati hanno voluto dire "Io c'ero", oltre al Comitato Fidal Molise presente al completo.  Entusiasta per le adesioni raccolte il presidente del Comitato locale, Matteo Iacovelli, si è complimentato con tutti i partecipanti, riservando un plauso particolare al Gruppo Giudici di Gara, che ha scelto di dismettere l'habitus istituzionale per correre nella
batteria finale.

PIEMONTE - L'atletica leggera nel salotto buono di Torino. Questo il primo grande successo del Mennea Day sotto la Mole. 550 gli atleti e le persone comuni che hanno corso sul rettilineo di otto corsie lungo 200 metri ricavato in Via Roma nel tratto tra Piazza Castello e Piazza San Carlo. Ma altrettanto numeroso il pubblico che ha affollato il centro della città e che si é divertito a farsi fotografare a fianco della sagoma del campionissimo nello scatta che lo ha immortalato sul traguardo delle Olimpiadi di Mosca. Tanti i nomi noti che hanno voluto rendere omaggio a Mennea correndo: dalle autorità locali (il Presidente del Coni Piemonte Gianfranco Porqueddu, l'Assessore allo Sport del Comune Stefano Gallo, l'Assessore alla Cultura  e alle Politiche Giovanili della Regione Piemonte Michele Coppola), a quelle federali con il Consigliere Nazionale D'Elicio in testa, agli atleti delle società sportive di Torino e provincia. Grandi e piccoli, anche piccolissimi si sono presentati ai blocchi di partenza di Via Roma con la stessa voglia di divertirsi e di stare insieme nel pieno spirito dello sport. La gara degli ex compagni di Pietro amici-avversari sulle piste di atletica è stata, alle 21.00, il piatto forte della serata. Su tutti Franco Ossola (tre presenze in azzurro e quattro nella nazionale universitaria) che con Benedetti, Abeti e Mennea stabilì nel 1972 a Barletta il record del mondo della 4x200 con 1:21.5. “È stato faticoso ma bello tornare a correre, per Pietro lo si fa volentieri. E poi correre sul palcoscenico di Via Roma non capita tutti i giorni.” Con lui Cesare Bussi, nazionale juniores sui 200 metri negli anni '80; Guido Tiberga, 400ista di livello nazionale che corse con Mennea i 300 metri il 14 maggio del 1983 all'Arena di Milano. E ancora Alberto Diana (titolo italiano allievi nei 200 nel 1973 e convocato ai campionati Europei di Roma quale riserva nella staffetta 4X100 in cui titolare lo stesso Mennea), Giacomo Puosi (ex velocista italiano che gareggiò alle Olimpiadi di Monaco nel ’72) e Lorenzo Cellerino (nel 1971, ai Campionati Europei di Helsinki, fu medaglia di bronzo nella 4x400). Un successo pieno per un evento che si è dimostrato momento promozionale dell'atletica a tutto tondo. "Vedere gli atleti di una volta correre con lo spirito di giovani ritrovati, tanta partecipazione dei non addetti ai lavori, l'entusiasmo del pubblico che ho visto oggi non possono che fare bene all'atletica e portare sempre più gente negli stadi. Un ringraziamento al CP Torino e a tutte le società che hanno collaborato nell'organizzazione” - le parole del Consigliere D'Elicio. Successo anche ad Alba per il Mennea Day. Il più veloce dei 200 iscritti è stato Ferdinando Mulassano dell'Atl. Mondovì, classe 1996 categoria allievi, che ha corso in 22.22 precedendo il compagno di club Giacomo Isolano, secondo in 22.36 e Souleymane Diakite (Roata Chiusani) terzo in 22.51. Tra le donne successo per Federica Voghera (Atl.Alba) con 26.48; alle sue spalle Michela Sibilla (Atl. Mondovì) con 26.61 e Cristina Martini (CUS Torino) con 27.39. A premiare i vincitori e i tanti partecipanti alla prova dei 50 metri per i non tesserati i gemelli della corsa in montagna nazionale, Martin e Bernard Dematteis, cuneesi doc. Gregory Antonio Rodriguez (Atl. Canavesana) si aggiudica a Donnas il Mennea Day di Piemonte e Valle d'Aosta con il tempo di 22.33; dietro di lui Emanuele Ottaviani (Atl. Piemonte) con 22.59 e Andrea Trionfo (BZ Athletic Club 96) con 22.71. In campo femminile, come annunciato, è sfida tra Laura Oberto (Atl. Canavesana), campionessa italiana u23 di prove multiple, ed Eleonora Marchiando (Atl. Sandro Calvesi), azzurra ai Mondiali Allievi. Vince la Oberto con un buon 25.32 mente Marchiando chiude in 26.15. Terza piazza per Arianna Imperial (Atl. Sandro Calvesi) con 26.38.

PUGLIA – A Barletta, città natale di Pietro Mennea, il Mennea Day è stato omaggiato dalla presenza del Presidente del Senato Pietro Grasso. Grasso è intervenuto presso lo stadio comunale della cittadina pugliese all’interno di una sentita cerimonia per la scopertura di una targa celebrativa del record del mondo di Pietro Mennea. Il Presidente del Senato ha poi assistito alle gare sui 200 metri degli Assoluti, vinte tra le donne da  da Maria Aurora Salvagno (Aereonautica Militare) in 25”03 e dal barlettano Vito Incantalupo in 22”08.

 Il pomeriggio dello stadio Puttilli è stato un susseguirsi di emozioni, in una cornice di pubblico entusiasta e partecipe nel ricordo di Pietro Mennea. Nel suo nome, letteralmente, sono iniziate le gare:  “Prima serie , terza corsia... Mennea” ha scandito lo speaker, annunciando nella prima serie in asssoluto una concittadina e omonima del grande Pietro. Le gare si sono susseguite poi a partire dagli esordienti, scortati ad ogni prova dal barlettano Mimmo Ricatti (Aereonautica). Tra i maschietti, miglior tempo in assoluto il 29”39 di Davide Lorusso (Futuratletica Altamura) mentre Andreia Ripa (Athletic Marathon Santeramo) si è aggiudicata la competizione femminile in 30”75. È toccato quindi ai Ragazzi, col successo di Davide Giordano (Atl. Mediterranea Bari) e il tempo di 26”57. L'atleta di casa, Sonia Manna (Athletic Team Barletta) ha trionfato nella categoria Ragazze (28”77). Mentre nello stadio si accendevano i riflettori, è partita la gara Cadetti, vinta dal barlettano Antonio Cellamare (Athletic Team Barletta), col crono 23”88.

SICILIA – E «Mennea Day» anche in Sicilia, da Palermo a Misterbianco in provincia di Catania a Enna (il «Mennea Day» si svolgerà però sabato in occasione del XII Golden Jump) e Trapani, tutti in pista sui 200 nel ricordo del grande campione di Barletta che con la Sicilia ha avuto sempre un «feeling» particolare. A campo di Misterbianco con l’organizzazione curata dalla Sal in testa Giuseppe Sciuto e Giacinto Bitetti, s’è riviosto per l’occasione in pista Alessandro Cavallaro, il velocista paternese, ritenuto in passato l’erede di Mennea. E ieri la «Freccia dell’Etna», campione europeo juniores sui 200 a Riga 1999, ha chiuso la sua prova col dito verso l’aklto come soleva fare il grande Pietro. «Non ho voluto mancare a questo appuntamento - spiega Alessandro Cavallaro, che adesso è assessore allo Sport del Comune di Paternò - perchè oltre ad essere stato il mio idolo, avevo conoscituo Pietro mennea e da lui aveva ricevuto importanti consigli. E’ scomparso un grande, il più grandi sportivo italiano». Per la cronaca Cavallaro che ormai ha smesso con l’attività agopnistica ha chiuso al 2° posto, in 25” dietro al Gianpaolo Ippolito (Atl. Pedara), juniores, che con 22”87 è stato il più veloce tra tutti gli oltre 60 partecipanti (al femminile 28”63 per Lucia Stefania Spitale, della Sal) al 1° Grand Prix del Sole che nelle gare di contorno ha visto una grande prova del fondista Giuseppe Gerratana. Il modicano ha corso i 5000 in 14’38”63, con l’allievo di Salvo Pisana che ha preceduto il compagno di allenamenti, il calatino Alessandro Gulizia che ha chiuso in 14’41”04. Sui 3000 piani allievi, 8’52” per il nisseno Ludovico Cinardo. Festa grande a Palermo nel «Mennea Day» che ha visto la presenza di oltre 100 atleti e atlete nelle batterie dei 200 e svettare Erasmo Caruso del Cus Palermo con il tempo di 22”19. E tutti in pista ieri anche al campo Petrulli di Ragusa, con Pippo Ficicchia, ex atleta e adesso tecnico Fidal, che ha ricordato l’incontro nel capoluogo ibleo nel 1985 con Pietro Mennea. «Avevo conosciuto Pietro in un raduno a Formia - racconta Pippo Ficicchia - e ancora conservo gelosamente la foto che abbiamo fatto insieme a Sasà Cintolo, presidente del Coni Ragusa e questo grande campione a Ragusa nel 1985». Ieri così il campo Petrulli di Ragusa s’è animato col «Mennea Day», organizzato dalla Fidal Ragusa in testa il presidente Adolfo Padua e i dirigenti Alberto Iemmolo ed Emanuele Assenza, che ha visto cimentarsi sui 200 metri atleti e atlete di tutte le categorie. Il più veloce è stato lo sprinter modicano Cesare Ferrera che ha chiuso in 25”3 e le donne 31” per la cadetta Silvia Assenza, entrabi della Running Modica.

TOSCANA - E' stato un successo il Mennea Day toscano, andato in scena nelle sedi di Grosseto, Firenze, Arezzo, Livorno, Lucca, Santa Maria a Monte (Pisa), Massa Carrara,  Siena e Quarrata (Pistoia). Molto sentita e partecipata la manifestazione di Grosseto, che ha saputo coinvolgere oltre 470 atleti di ogni età, guidati dagli azzurri di casa Stefano La Rosa (Carabinieri) ed Elisabetta Artuso (Forestale). L’affluenza è stata massiccia anche fra il pubblico, tanto che si è reso necessario aprire alcuni anelli della tribuna solitamente non utilizzati. Proprio il Meeting di Grosseto e lo Stadio Olimpico Carlo Zecchini videro nel 1987 il ritorno alle competizioni di Mennea. La giornata ha preso il via con l’entusiasmo di tutti i bambini iscritti ai centri di avviamento sportivo, che si sono cimentati in percorsi multidisciplinari ed un 60m finale. Poi i 200m che hanno prima visto le serie, decine, di Ragazzi e Cadetti e per poi passare alle categorie agonistiche ed ai Master. Da segnalare anche una bella sfida tra tutti gli istruttori dell´Atletica Grosseto Banca della Maremma. A Firenze il momento delle prove in pista è stato preceduto dal seminario tecnico condotto dal professor Paolo Fiorenza, , già collaboratore tecnico del Professor Vittori dal 1969 al 1984, dal titolo “Problematiche relative all’allenamento della velocità con particolare riferimento alla resistenza lattacida”. Fiorenza ha tracciato un ricordo personale di Mennea  mentre ai presenti al seminario è stata regalata la pubblicazione sul campione di Mosca ’80 firmata di Gustavo Pallicca, starter che tra l’altro ha dato il via anche a Mennea agli Europei del 1974. Poi il momento agonistico, cui hanno partecipatp atleti di tutte le età. Curiosità, in pista c'era anche “l’atleta" più giovane di tutti i Menna Day italiani: ovviamente di nome Pietro, 14 giorni, spinto in carrozzina da mamma Sara. Spazio anche a un seminario tecnico, condotto dal professor Paolo Fiorenza, già nello staff di Vittori che allenava il campione di Barletta. Ai presenti è stata donata la pubblicazione firmata da Gustavo Pallicca, storico giudice di gara e starter di Mennea, tra le altre volte, anche agli Europei del 1974.  A Pisa tra i 138 partecipanti sono scesi in pista diversi azzurri di ieri e di oggi, a partire da Giovanni Bongiorni con la figlia Anna, Roberto Bonechi e il campione italiano in carica dei 100 metri Delmas Obou (staffettista agli ultimi Mondiali di Mosca). Al Mennea Day di Livorno si sono confrontati invece 192 atleti, a partire dagli esordienti sino ad arrivare ai master, mentre erano in 136 a Quarrata (Pistoia), alla presenza del bronzo olimpico di Sidney 2000nella scherma Gabriele Magni. Festa anche a Siena che aveva già celebrato Pietro Mennea nel corso dell’ultimo Meeting della Liberazione attraverso una serie speciale di 200 metri e pettorali creati ad hoc. Il Mennea Day ha visto un centinaio di partecipanti tra cui anche alcuni ‘colleghi’ come l´olimpico senegalese Moussa Fall, specialista degli 800 metri negli anni ottanta, e la vicecampionessa europea under 23 della 4x100 azzurra Irene Siragusa (Atletica 2005). A Quarrata (Pistoia) i partecipanti hanno superato le 130 unità, alla presenza della medaglia di bronzo nella scherma a Sidney 2000 Gabriele Magni. Oltre i cento anche gli atleti in pista a Lucca alla presenza di Paolo Azzi, capo delegazione per la scherma a Londra 2012, medaglia d´argento alle Universiadi di Città del Messico e compagno di Mennea ai collegiali di Formia e chiaramente in Messico.  E’ stato invece Giuseppe Gentile, bronzo nel triplo a Città del Messico 1968, a fare da testimonial al Mennea Day di Arezzo che ha contato 230 atleti correre nel ricordo di Pietro Mennea.

TRENTINO - Nonostante il freddo e la stagione ormai chiusa, Marco Lorenzi (Fiamme Gialle) non ha voluto mancare all'appuntamento trentino con il Mennea Day. Il quattrocentista di Pergine Valsugana, medaglia di bronzo agli Euro23 di Tampere nella 4x400 e fresco reduce dal mondiali moscovita, ha messo la sua firma in calce ai 200 metri che a Trento, come in altre 60 città italiane, hanno ricordato la figura di Pietro Mennea, nel 34imo anniversario del glorioso record del mondo di 19"72 staccato alle Universiadi di Città del Messico."La mia stagione è ormai chiusa ma non potevo mancare ad un appuntamento così importante - sono state le parole del ventenne finanziere valsuganotto - perchè Mennea è e sarà la storia dell'atletica italiana, è stato il più grande di sempre e la sua figura ancor oggi è fondamentale per trainare e ispirare i giovani verso i valori veri dello sport e del sacrificio necessario per raggiungere un qualsiasi obiettivo, sia esso in pista o al di fuori di essa". L'allievo di Walter Groff è stato il migliore, sulle corsie del Campo Scuola di via Maccani: 21"54 il suo tempo, un riferimento tutt'altro che disprezzabile se si considera che al momento del via la colonnina di mercurio segnava 17 gradi e l'aria era a dir poco frizzante. Insomma, Marco Lorenzi ha voluto onorare al meglio la prova in memoria di Mennea e lo stesso ha fatto la roveretana Doris Tomasini, prima firma della serata al femminile con u 24"41 che si innesta alla perfezione nel regolare cammino a buoni livelli di questo 2013 della ventinovenne dell'Us Quercia Trentingrana. Insomma, due big hanno lanciato il Mennea Day trentino: due big che hanno trainato i 100 e più emuli della Freccia del Sud desiderosi di misurarsi con la distanza che ha reso grande, planetaria la velocità azzurra. C'era chiunque al via, dalla esordiente Gloria (figlia d'arte e seguita da mamma Eleonora Berlanda) al camoscio di Civezzano Antonio Molinari (vabbè, meglio sui sentieri che nei 200 metri), dall'azzurrino Michele Nabacino (22"71) all'azzurro di un tempo Aldo Tomasini, padre e allenatore di Doris e grande mezzofondista del passato. Tutti al via nella serata trentina, dopo che il palcoscenico era stato dei giovani ragazzi e cadetti impegnati nella quinta prova del Grand Prix Giovanile su pista, proposta dal Gs Valsugana Trentino e simpatico antipasto di un Mennea Day che ha raccolto unanimi consensi nonostante la temperatura poco clemente.

VENETO – Duecento metri di ricordi ed emozioni. Allo stadio “Nereo Rocco” di Marcon, nel veneziano, il Mennea Day parte con un ospite d’eccezione. Gianfranco Lazzer, l’ex compagno di staffetta della “Freccia del Sud”, era in tribuna a Città del Messico, 34 anni fa, quando Mennea stabilì il record del mondo con 19”72. “Mi sembra di essere ancora lì – racconta l’ex velocista veneziano, componente della staffetta 4x100 che in quella stessa Universiade, con Mennea in ultima frazione, stabilì il record europeo - Quando abbiamo visto il tempo ci siamo abbracciati tutti. Abbiamo avuto subito la consapevolezza che si trattava di un risultato storico e di un record che sarebbe durato a lungo, come effettivamente è stato. Un’impresa straordinaria”. Una ventina di serie, interamente dedicate ai giovani - tesserati e non - ha aperto il pomeriggio allo stadio veneziano. Presenti, con il presidente del Comitato regionale, Paolo Valente, e del Comitato provinciale, Vito Vittorio, anche tante società: non solo i padroni di casa della Biotekna Marcon e altre formazioni veneziane, anche team provenienti da altre province, come una delegazione di giovanissimi atleti del gruppo giovanile delle Fiamme Oro, guidati dall’ex mezzofondista azzurra Rosanna Martin. Ma dal «Mennea Day» viene anche la prestazione dell’ottantenne Emma Mazzenga che a Marcon ha registrato nuovamente il proprio nome nel libro dei record mondiali master, questa volta proprio sui 200 metri, 34 anni dopo la storica impresa di Città del Messico, stoppando il cronometro dopo 39”92. Esaurita la parte giovanile del Mennea Day, a Marcon sono iniziate le gare della seconda giornata del campionato regionale assoluto, promesse e master. Alle 20 la ripresa del Mennea Day, con le prove riservate ai meno giovani. Grande festa anche al campo Perraro di Vicenza, con grandi atleti del presente e del passato riuniti insieme nel nome di di Pietro Mennea. Presenze d’eccezione quelle dell’azzurro dei 400 Matteo Galvan e della Campionessa Olimpica dei 1.500 di Los Angeles 1984 Gabriella Dorio, che sono stati il padrino e la madrina della manifestazione. Presenti anche l’ex azzurro del mezzofondo Vittorio Fontanella, la campionessa europea junior del triplo Ottavia Cestonaro e l’azzurrina Federica Del Buono. In 219 di ogni etàhanno risposto con entusiasmo alla manifestazione e tutti gli atleti, dagli esordiente ai master ai simpatizzanti, hanno onorato con mezzo giro di pista il velocista azzurro. Le gare assolute sono state ad appannaggio di Alessandro Pino in 21.95 e dell’ottocentista Elena Bellò in 25.71 (entrambi l’Atletica Vicentina Frattin Auto). Tra i cadetti  vittoria per Lorenzo Pegoraro in 23.39, e Angela Bradestetter in 27.66. E tra campioni del passato epromesse del futuro sono arrivati in più di 500 al campo Consolini di Basso Acquar a Verona per il Mennea Day scaligero, con tante batterie da non perdere ed ognuna con una storia da raccontare: come quella dell’ex campionessa dei 400 ostacoli Elena Zamperioli di fianco alla sua bimba Margot, o di “big Luciano” Zerbini, olimpionico a Los Angeles nel 1984 ed impegnato assieme a Giovanni Tubini, ex pesista ed oggi allenatore di Marco Dodoni, per una batteria di “pesi massimi”. Ma c’era anche Daniele Zanini, l´unico veronese a correre assieme a Pietro Mennea. “Ci siamo incontrati parecchie volte in nazionale e agli Europei di Praga nel 1978 abbiamo corso insieme nella staffetta 4x400, la squadra azzurra aveva bisogno di punti e lui è venuto a gareggiare con noi nonostante avesse già corso 100, 200 e 4x100”. E ancora Emiliano Brembilla, ancora con il fiatone diversi minuti dopo la fine della sua prova. «A nuoto sarei andato sicuramente più forte. Scherzi a parte non immaginavo potesse essere così bello, c´è un´atmosfera stupenda, è il modo migliore per ricordare un campione come Mennea, un atleta incredibile, un punto di riferimento per qualsiasi sportivo in Italia e non solo». In pista scende anche il campione italiano di salto triplo Michele Boni e tanti altri atleti di valore assoluto, e quando il sole è ormai tramontato arriva anche Gloria Hooper, la veronese di Isola della Scala corre in batteria a fianco del presidente della Fidal veronese Stefano Stanzial ed altri dirigenti del comitato provinciale. Poi tocca anche alla batteria che ha per protagonisti i bambini dell´Abeo: pieni di sorrisi e di gioia nonostante le difficoltà di una vita complicata. Pronti a scattare veloci subito dopo lo sparo, correndo sempre più forte verso la fine della pista e verso nuovi traguardi della vita.

(hanno collaborato Carlo Carotenuto, Luca Cassai, Mauro Ferraro, Elena Lo Presti, Lorenzo Magrì, Vincenzo Miceli, Nazareno Orlandi, Alessandro Parlante, Cesare Rizzi, Giorgio Rizzoli, Roberto Ragonese, Myriam Scamangas)

La stele dedicata a Mennea allo Stadio dei Marmi di Roma (foto GMT)



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