Memorial Nebiolo, a segno La Mantia e Donato



Si apre con un minuto di silenzio il XII Memorial "Primo Nebiolo" di Torino. La tragica notizia della scomparsa dell'azzurro Cosimo Caliandro gela l'atmosfera del meeting torinese. Un anno fa c'era anche lui a correre su questa pista dove nel 2006 aveva vinto il titolo assoluto dei 5000. Il suo ricordo anche nelle parole di Nicola Vizzoni, il capitano del suo club, le Fiamme Gialle, visibilmente colpito dall'accaduto. Il martellista azzurro - reduce dal formidabile 80,29 di domenica a Firenze - poco prima era stato protagonista di un'altra convincente prova culminata con un 77,83 secondo solo al poderoso 81,49 del russo bronzo iridato e leader mondiale stagionale, Zagorny. Buon terzo posto per l'altro finanziere Marco Lingua, capace di 75,45. Il miglior risultato in chiave italiana lo firma, però, ancora una volta sulla pedana del triplo la campionessa europea indoor e vice all'aperto Simona La Mantia (Fiamme Gialle). La palermitana mette subito le cose in chiaro dall'inizio con un 14,38 (+0.5), poi migliorato di un centimetro al quarto salto, 14,39 (-0.8), quello che ne consolida il successo. Per lei a seguire anche un 14,22 (+1.0). "In questa prima parte di stagione - commenta la La Mantia - sto facendo buone misure. E' la strada giusta per i Mondiali di Daegu". Nella stessa gara quinta la junior ucraina Dariya Derkach (Audacia Record Atl), 13,49 (+0.3), con al sesto posto la promessa Eleonora D'Elicio (Fiamme Azzurre), 13,46 (-0.6). A segno nell'analogo concorso maschile, l'argento europeo indoor e primatista italiano assoluto Fabrizio Donato (Fiamme Gialle) che, in finale di serata, quando sta ormai ricominciando a piovere, trova l'hop-step-jump della vittoria, 17,01 (+0.8) con cui ha la meglio sull'altro azzurro Fabrizio Schembri (Carabinieri), 16,88 (+0.2), e sul russo Fedorov (16,82/-1.0).

Vince anche la stella del meeting, l'olimpionico dei 110hs Dayron Robles. Dopo una partenza accorta, fino a metà gara viene tallonato dallo statunitense Porter che, però, abbatte il settimo ostacolo e perde il treno. Il cubano, primatista del mondo, è quindi libero di involarsi al traguardo e chiudere in un 13.23 (-0.5) che non lo soddisfa del tutto. Alle sue spalle Porter con 13.49, mentre è quinto in 13.82 il capolista nazionale stagionale Emanuele Abate (Fiamme Oro) davanti al campione tricolore Stefano Tedesco (Fiamme Gialle), 13.93. Si corre forte sui 1500 dove un determinato Amin Laalou riscrive il primato del meeting (3:33.51) stabilito, 15 anni fa, dall'illustre connazionale e recordman mondiale Hicham El Guerrouj. Il marocchino - quinto ai Mondiali di Berlino - in una gara tirata dalle lepri, insegue il crono e fila via all'arrivo in un 3:31.92 che lo piazza al sesto posto delle liste mondiali dell'anno. OK in scia anche la pattuglia italiana dell'Esercito guidata da Lukas Rifesser, ottavo con il primato personale in 3:41.02 davanti a Marco Salami (3:42.38) e Gilio Iannone (3:42.79/PB). Bella gara anche gli 800 femminili dove continuano i progressi della cubana dell'Assindustria Sport Padova, Yusneysi Santiusti Caballero che stasera è prima nel tempo di 1:59.00, primato personale e sesto posto al mondo nel 2011. Nella stessa gara, convince la quattrocentista bergamasca Marta Milani (Esercito), quarta sul doppio giro di pista in un probante 2:01.50. Per l'azzurra, in versione ottocentista, il miglior tempo italiano dell'anno e un balzo in avanti di oltre quattro secondi rispetto al precedente limite personale di 2:05.98 corso un anno fa a Firenze. Sui 400 del Nebiolo, vinti dalla russa Yefremova (51.43), si difendono, quindi, le due staffettiste della 4x400 azzurra primatista d'Italia, Maria Enrica Spacca (Forestale/53.12) e Chiara Bazzoni (Esercito/53.27). 

Bene sui 3000 siepi la promessa Giulia Martinelli (Forestale). La giovane reatina - nel 2010 settima ai Mondiali Juniores di Moncton - è sesta assoluta con il suo crono più veloce di sempre, 9:52.51, ovvero il nuovo primato nazionale under 23 che ne fa anche la terza italiana all-time della specialità. Davanti a lei a Torino un quintetto di atlete - le prime quattro africane - trascinato dall'etiope Birtukan Alemu, vincitrice in 9:36.31. Nei 5000 il campione tricolore assoluto Stefano La Rosa segue la scia dei battistrada africani che vedono prevalere il marocchino Lahbabi (13:14.07). Il carabiniere grossetano conclude al sesto posto con un crono, 13:33.42, non troppo distante dal personal best (13:32.66), obiettivo che, alle sue spalle, ottiene - con un progresso di quasi mezzo minuto - l'emergente under 23 Ahmed El Mazoury (Fiamme Gialle), 13:34.20. Il clima della serata non favorisce l'alto dove l'attuale numero 1 mondiale, il russo Dmitrik non fa meglio di 2,25 alla seconda, stessa quota del connazionale Mudrov a cui, però, serve un salto in più. Nell'umidità della fresca serata torinese - preceduta nel pomeriggio da un lungo temporale - i 100 metri portano al successo il marocchino Ouhadi in 10.25 (-0.5), seguito dall'atleta di casa Fabio Cerutti (Fiamme Gialle), 10.38, due centesimi meglio dell'altro finanziere Simone Collio, quarto con 10.40. Nella serie dedicata alle under 23, vinta dall'ucraina Bryzhina in 11.79 (+0.1), seconda con 11.89 la junior nigeriana della Reggio Event's, Judy Ekeh. Nei 100hs dominati dalla statunitense Lewis, 13.04 (-0.4), si infila la promessa Giulia Pennella (Esercito), seconda al fotofinish in 13.44 come l'altra ostacolista USA, Buckley. Battuta la giavellottista tedesca, oro europeo a Barcellona, Lindha Sthal superata dalla britannica Goldie Sayers 60,30 a 60,14. 54,69, invece, il miglior lancio di Zahra Bani (Fiamme Azzurre). Archiviato il Memorial Nebiolo, Torino si prepara ora ad accogliere, il 25 e 26 giugno, i Campionati Italiani Assoluti nell'anno che celebra il 150° anniversario dell'Unità d'Italia.

(ha collaborato Myriam Scamangas - CR FIDAL Piemonte)

Nella foto, la triplista Simona La Mantia (Giancarlo Colombo/FIDAL)

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