Master: ancora 14 podi mondiali a Lione

15 Agosto 2015

Cinque nuovi titoli per gli azzurri nei Mondiali “over 35” in Francia

La nona giornata dei Campionati Mondiali Master a Lione (Francia) è anche quella con il maggior numero di piazzamenti sul podio della rappresentativa italiana che conquista 14 medaglie: 5 ori, 5 argenti e 4 bronzi, per una somma provvisoria di 57 metalli fra cui 15 primi posti. Sui 1500 metri Giovanni Finielli (Gs Tortellini Voltan Martellago) ripete il successo degli 800 M65 e diventa uno dei plurivincitori nella rassegna, grazie al suo secondo urrà iridato. Stavolta con qualche brivido, al termine di una volata con il francese Alain Aguero che viene squalificato a causa di un contatto avvenuto sul rettilineo finale. Per il ragusano di Scicli c’è la nuova miglior prestazione italiana di categoria con 4:52.08. Nel lungo M50, ancora a segno Gianni Becatti (Olimpia Amatori Rimini): il pisano si conferma imbattibile e realizza l’en plein di titoli internazionali nelle ultime due stagioni, con quattro ori fra Mondiali ed Europei, sia all’aperto che indoor. Tutti i suoi cinque salti validi (infatti ha passato il quinto) sono superiori alla misura del secondo classificato: un picco di 6,44 (+2.4), ma anche 6,38 con vento nullo. Ben tre ori arrivano dalla marcia. Dopo due argenti, l’inossidabile Vincenzo Menafro (Atl. Malnate) si aggiudica la 20 chilometri M80 in 2h28:09. Su questa distanza, la prova M35 con 1h40:14 vede trionfare Edison Pumacuro (Us Milanese), di origine ecuadoriana ma in gara per l’Italia. E poi la squadra W35, sul gradino più alto con Tatiana Zucconi (Kronos Roma Quattro), quarta in 1h55:11, Melania Aurizzi (Kronos Roma Quattro) e Roberta Mombelli (Atl. Lonato-Lem Italia).

Sfiora la vittoria Lamberto Boranga (Olimpia Amatori Rimini): il celebre ex portiere di serie A coglie l’argento nell’alto M70 con 1,48 valicato al terzo tentativo come il ceco Petr Cech, premiato con l’oro perché l’azzurro paga due errori alla quota di 1,42. Terza medaglia nella manifestazione per i trentini Bruno Baggia (Atl. Valli di Non e Sole), secondo nei 1500 M80 in 6:29.25, ed Ettorino Formentin (Us Quercia Trentingrana Rovereto), stesso piazzamento sui 20 chilometri di marcia M65 con 1h57:23.

Al femminile, il disco di Maria Luisa Fancello (Assi Giglio Rosso Firenze) atterra a 26,14 per l’argento M70, che segue l’oro nel martello. Seconda anche la formazione W50 delle marciatrici Daniela Ricciutelli (Kronos Roma Quattro), bronzo individuale della 20 chilometri W55 in 2h04:27, Dominique Ciantar (Kronos Roma Quattro) e Natalia Marcenco (Assindustria Sport Padova). Nel triplo M65, medaglia di bronzo per Giuliano Costantini (Gs Atl. Effebi Fossombrone). Il marchigiano, che è di Sant’Ippolito come il 99enne Giuseppe Ottaviani, salta 10,73 (+1.5) ad appena tre centimetri dall’oro del russo Leonid Kryazhkov, primo con 10,76 (+3.3). Sulla 20 chilometri di marcia M55, Gabriele Caldarelli (Atl. Firenze Marathon) è due volte terzo: con 1h51:51 a livello individuale e quindi con la squadra che comprende Antonio Sansevrino (Pbm Bovisio Masciago) e Franco Venturi Degli Esposti (Us Scanzorosciate). Da segnalare inoltre la quarta posizione sui 1500 metri di Alfredo Bonetti (Atl. Virtus Castenedolo/M55) in 4:27.91 e di Waltraud Egger (Sporclub Meran/W65) con il record italiano di 5:54.96. Nelle batterie degli 80 ostacoli, primato nazionale di Maria Costanza Moroni (Gs Ermenegildo Zegna/W45) che ottiene il miglior tempo con 12.21 (-0.5). Curiosità: non basta il fotofinish nei 1500 M35 per stabilire il campione e così vengono assegnate due medaglie d’oro, al polacco Artur Kern e allo spagnolo Alberto Sabado (4:02.652 il loro crono, identico al millesimo). Oggi la penultima giornata della kermesse iridata, che si concluderà domani. Alcuni dei protagonisti di Lione avranno poi l’opportunità di tornare in pista l’8 settembre al meeting di Rovereto, dove ci saranno gare master a invito su 100 e 1500 metri per uomini e donne.

Luca Cassai

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