Lingua-Falloni: martellate oltre i 75 a Rieti

25 Febbraio 2017

Ai Tricolori invernali di lanci, 75,61 per il piemontese e 75,11 per il romano. La 19enne Fantini quinta azzurra di sempre con 67,28.

di Nazareno Orlandi

Primi titoli tricolori assegnati a Rieti nella finale dei Campionati Italiani invernali di lanci. Giornata all'insegna del martello e della sfida a lunga gittata tra Marco Lingua e Simone Falloni: entrambi chiudono sopra i 75 metri, il titolo va a Lingua con 75,61, mentre Falloni risponde con il PB migliorato a 75,11. Exploit di Sara Fantini: spedisce il martello al 67,28 che la fa diventare la quinta azzurra di sempre a livello assoluto. Sigillo di Valentina Aniballi nel disco, titolo Promesse a Giada Andreutti. Campioni italiani giovanili nel martello Andrea Proietti e Alessia Beneduce, tra le Promesse successo per Tiziano Di Blasio. Titolo nel disco giovanile per Alessio Mannucci. Il weekend tricolore definirà anche il Team Italia per la Coppa Europa di lanci (11-12 marzo a Las Palmas di Gran Canaria) e la squadra dei lanci per il triangolare Under 23 e Under 20 a Halle (4 marzo). Domani la seconda giornata dalle 9.30: in palio i sei titoli del giavellotto e tre nel disco.

IL RACCONTO della PRIMA GIORNATA

MARTELLO ASSOLUTO e PROMESSE (uomini) - Due azzurri sopra i 75 metri. Il martello atterra lontano grazie al duello emozionante tra Marco Lingua e Simone Falloni, combattuto colpo su colpo. Alla fine la spunta il piemontese campione in carica che apre con due nulli spediti sui sostegni della gabbia ma si scatena al quinto lancio con una bordata a 75,61, a 39 centimetri dallo standard di qualificazione per i Mondiali di Londra. Falloni, all'ultimo viaggio in pedana, abbatte il personale e infrange per la prima volta la soglia dei 75 metri (di recente a Lucca aveva lanciato 74,86). Più costante la serie del romano dell'Aeronautica: a segno anche con 74,54 e 74,35. Lingua e Falloni si collocano al quinto e al sesto posto delle liste mondiali dell'anno. Marco Bortolato (Fiamme Oro) completa il podio con 65,15, sotto gli occhi di tre lanciatori d'eccezione come Nicola Vizzoni, Claudia Coslovich e Silvia Salis.

Festeggia Lingua: "Sono molto soddisfatto, non ci dimentichiamo che ho quasi 39 anni. Mi sento un giovanotto, sto facendo lavori che non ho mai fatto in vita mia. Dispiace per quei primi due lanci, è come se avessi avuto paura di essere me stesso. Penso di valere di più, anche 78 metri". Falloni felice a metà: "Sono soddisfatto, ho fatto la mia gara - racconta - Il rammarico è non essere riuscito a vincere nella pedana che considero di casa per regalare il titolo ad Andrea Milardi. La misura mi lascia comunque contento, è il mio personale. Merito anche del lavoro che sto facendo due settimane al mese a Pietrasanta con Nicola Vizzoni. I piani di allenamento li prepara lui ma continuo a lavorare anche con Gino Brichese e Tommaso Mattei a Castelporziano. Spero ancora nella convocazione per la Coppa Europa".

Tra le promesse, il titolo va a Tiziano Di Blasio (Futura Roma) che con 64,25 si impone sull'argento Eric Fantazzini (Atl. Livorno) 61,85 e il bronzo Mirko Franceschetti (Intesatletica) 60,78.

MARTELLO ASSOLUTO e PROMESSE (donne) - Sara Fantini show: con la prestazione di oggi diventa la quinta azzurra di sempre alle spalle della primatista italiana Ester Balassini, di Clarissa Claretti, Silvia Salis ed Elisa Palmieri. "Non me l'aspettavo, è una misura straordinaria, sono sorpresissima" esulta con la doppia medaglia al colloÈ un monopolio sia tra le Assolute che le Promesse. L'ancora 19enne figlia d'arte del Cus Parma, seguita da mamma Paola Iemmi, prende a martellate il suo personale e sigla un progresso di quasi cinque metri fino a 67,28 che le consegna il titolo. Un exploit non casuale: nella sua serie brilla anche un 66,84. La settima dei Mondiali juniores di Bydgoszcz scala anche le liste all-time Under 23: adesso è seconda dietro al 68,23 di Clarissa Claretti del 2002. La campionessa italiana assoluta Francesca Massobrio (Fiamme Oro) si accontenta del secondo posto con 61,43. Terza Noa Ndimurwanko (Valsugana Trentino) con 58,47: centra pura il secondo posto tra le Promesse, mentre il terzo tra le Under 23 è di Vittoria Maria Galgani (Atl. Firenze Marathon) con 54,91.

DISCO ASSOLUTO e PROMESSE (donne) - Gioisce Valentina Aniballi per il titolo conquistato sulla propria pedana, in una gara condizionata per ampi tratti dal forte vento soffiato sul Guidobaldi. La discobola dell'Esercito veste la maglia di campionessa nazionale per effetto del 52,92 al primo lancio, l'unico valido. Prova a impensierirla Natalina Capoferri (Atl. Brescia), 52,69 al quinto. Terza Stefania Strumillo (Atl. 2005) che firma 52,45. Tra le Promesse, porta a casa il tricolore Giada Andreutti (Malignani Libertas): scaraventa il disco a 52,28 e resta davanti al 45,47 di Maria Antonietta Basile (Acsi Italia) e al 42,79 di Claudia Bertoletti (Studentesca Milardi).

MARTELLO GIOVANILE (uomini) - Cinque lanci sopra i sessanta metri: sulla pedana di casa Andrea Proietti (Studentesca Milardi) carbura di prima mattina e si prende il titolo italiano con 64,18. Lo junior allenato da Roberto Casciani migliora di quasi quattro metri il personale (aveva 60,67) nella sua prima stagione realmente votata al martello. Il miglior lancio è il secondo ma nella sua serie mette in fila anche 60,45 62,93 62,67 63,70 prima del nullo finale. L'allievo Giorgio Olivieri (Team Atletica Marche), campione italiano 2016 a Jesolo, aspetta l'ultimo turno di lanci per guadagnare il secondo posto con 62,84 e costringere al terzo posto Gregory Falconi (Gruppo Alpinistico Vertovese) capace di crescere fino a 60,33.

MARTELLO GIOVANILE (donne) - Mai in discussione il titolo di Alessia Beneduce (Aterno Pescara). La junior pescarese allenata da Enzo Imbastaro indirizza l'esito finale già dalle prime rotazioni e al secondo turno assesta il colpo del ko: 55,17. Non le finisce troppo lontana la pari età (del 1998) Martina Paradiso (Libertas Amatori Benevento) che si regala un netto miglioramento (55,08) e la seconda piazza tricolore. Sorridente e sorpresa Jessica Mazzola (Acsi Italia) per il 52,49 che la proietta sul podio e per la prima volta oltre la fettuccia dei cinquanta metri.

DISCO GIOVANILE (uomini) - Solo sei atleti della partita. Il campione italiano è Alessio Mannucci (Atletica Livorno): trova un secondo lancio da 51,70 e svetta su Isidoro Mascali (Cus Palermo), secondo con 50,54 e Alessandro Pace (Fiamme Gialle Simoni), 48,71.

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