Larissa Iapichino in volo su Padova

26 Agosto 2020

I salti femminili degli Assoluti: sabato la 18enne azzurra da 6,80 è la favorita nel lungo. Vallortigara con Furlani e Pieroni nell’alto (senza Trost), asta Bruni-Malavisi, nel triplo Cestonaro e Zanon

di Nazareno Orlandi

Larissa Iapichino bum bum. La stella dei salti al femminile degli Assoluti di Padova andrà in pedana direttamente in finale, nel lungo, sabato pomeriggio alle 18.40: da regolamento, come per tutti i concorsi, le prime tre della graduatoria combinata 2019-2020 sono esonerate dal turno di qualificazione. Per la 18enne fiorentina è il ritorno in azione dopo il 6,80 di Savona del 16 luglio che l’ha trasformata nella seconda azzurra di sempre alle spalle della mamma Fiona May. Nei salti, attesa anche per Elena Vallortigara, Erika Furlani e Idea Pieroni nell’alto, per il duello tra Sonia Malavisi e Roberta Bruni nell’asta e per la prova di Ottavia Cestonaro e Veronica Zanon nel triplo.

Lungo - In quelle due ore, succederà di tutto: Larissa Iapichino (Atl. Firenze Marathon) andrà in pedana nel lungo nella stessa fascia oraria di Tortu-Jacobs nei 100, Tamberi nell’alto e Bogliolo nei 100hs. Diciott’anni li ha compiuti due giorni dopo il decollo di Savona: quel 6,80, nel momento in cui si scrive, resta ancora la quarta misura mondiale dell’anno in coabitazione con la serba campionessa mondiale ed europea indoor Ivana Spanovic e più corta soltanto della bielorussa Mironchyk-Ivanova (6,93), dell’ucraina Bekh-Romanchuk (6,85) e della svedese Sagnia (6,83). Buona parte della nobiltà del lungo continentale e anche mondiale. E in questo caso, il fatto che la stagione sia dimezzata rileva fino a un certo punto, perché la misura è di valore internazionale assoluto, a prescindere da chi abbia, e chi non abbia, gareggiato. Larissa va alla ricerca del suo primo titolo “dei grandi” dopo aver collezionato successi giovanili in Italia e anche fuori dai confini, con il titolo europeo under 20 di Boras. Dopodiché sarà a Rovereto l’8 settembre e a Grosseto per i Tricolori di categoria nel weekend del 18-20 settembre. A Padova si ripete il confronto generazionale con Tania Vicenzino (Esercito), dodici volte tricolore all’aperto e al coperto: a Savona la friulana ha debuttato con 6,55. L’altra azzurra di spicco, la tricolore indoor Laura Strati (Atl. Vicentina), deciderà soltanto giovedì se partecipare, alla luce della botta alla caviglia rimediata sabato scorso a Palmanova. Tra le migliori novità della stagione c’è Elisa Naldi (Virtus Cr Lucca) cresciuta fino a 6,27 e gioca in casa Carol Zangobbo (Assindustria Sport Padova).

Alto - Tutto nelle gambe e nella testa di Elena Vallortigara. L’azzurra dei Carabinieri, volata a 2,02 a Londra in Diamond League due anni fa, ha fatto fatica a decollare nel post-lockdown: 1,85 fin qui all’aperto per lei, che aveva centrato il minimo olimpico di 1,96 proprio agli Assoluti, ma indoor, nel mese di febbraio. La forte saltatrice vicentina si può sbloccare nell’evento tricolore, al quale invece ha rinunciato Alessia Trost (Fiamme Gialle) già focalizzata sul 2021. Chi si è ritrovata è Erika Furlani (Fiamme Oro) che con l’1,94 di Rieti raggiunge Padova con i gradi di favorita: nella sua stagione ha inanellato anche un 1,91 a Castiglione della Pescaia ma non ha trovato continuità a causa di un fastidio a un ginocchio che l’ha limitata nel tour internazionale tra Turku, Montecarlo e Bydgoszcz. La junior rivelazione delle indoor Idea Pieroni (Virtus Cr Lucca), 1,90 a Minsk nell’incontro giovanile che fin qui resta l’unica trasferta di una nazionale azzurra nel 2020, parte per aggiungere centimetri all’1,84 saltato all’aperto, tre in meno di Teresa Maria Rossi (Geas Atletica) brava a migliorarsi fino a 1,87 e battere tutte le big a Savona. In crescita anche Marta Morara (Atl. Lugo, 1,84) e vuole prendere quota la finalista olimpica Desirèe Rossit (Fiamme Oro).

Asta - Il derby che dura da anni: Roberta Bruni vs Sonia Malavisi. Il salto con l’asta, almeno sulla carta, è affare loro. Malavisi (Fiamme Gialle) è la campionessa in carica, Bruni (Carabinieri) è l’oro mondiale universitario (operata a una spalla in gennaio): il 4,30 dell’estate in corso non è tra le migliori misure della loro carriera ma è la base su cui costruire. In gara anche due precedenti vincitrici di titolo assoluto come Elisa Molinarolo (Atl. Riviera del Brenta, 2017 all’aperto e 2020 in sala) e Maria Roberta Gherca (Atl. Velletri, vinse da allieva nel 2017 alle indoor) ma il salto di qualità più evidente in stagione l’ha fatto Bianca Falcone (Cus Pro Patria Milano) salita a 4,20.

Triplo - La nuova Ottavia Cestonaro (Carabinieri) è la leader stagionale: cambiando piede di stacco (dal destro al sinistro) dopo l’operazione al ginocchio destro, ha già dato dimostrazione di efficenza con il 13,62 di Vicenza, sulla strada del ritorno ai quattordici metri. La più seria rivale nel triplo è la junior padrona di casa Veronica Zanon (Assindustria Sport Padova) che al coperto si è portata a un significativo 13,65, record italiano under 20, e nelle ultime settimane ha saltato 13,34. Ci sarà anche Dariya Derkach (Aeronautica) che dovrà però transitare dal turno eliminatorio, mentre è già in finale Francesca Lanciano (Alteratletica Locorotondo).

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