La Di Martino seconda in Diamond League



Nel freddo di un'umida serata di agosto la tappa finale della Samsung Diamond League che ha chiuso stasera la sua prima stagione con il Memorial Van Damme di Bruxelles. In chiave azzurra, dopo quello di Berlino, ancora un podio per la primatista nazionale dell'alto Antonietta Di Martino. La campana delle Fiamme Gialle si è, infatti, piazzata al secondo posto a quota 1,98 alle spalle soltanto della campionessa europea e mondiale Blanka Vlasic, l'unica oggi ad aver avuto ragione dei 2 metri dell'asticella. La Di Martino è entrata in gara ad 1,83 procedendo senza errori fino ad 1,89, misura per cui è dovuta ricorrere ad un salto in più. A seguire 1,92 alla prima, 1,95 alla terza ed 1,98 al secondo assalto, uno in meno della svedese, argento europeo, Emma Green che è così finita al terzo posto. Antonietta si è poi cimentata senza fortuna in tre tentativi non velleitari a 2 metri, centrando anche la seconda posizione finale in Diamond League, sempre dietro all'iridata croata. Bene anche lo sprinter Emanuele Di Gregorio. L'aviere siciliano, schierato nella serie extra del preprogramma del meeting, ha prima vinto la sua batteria in 10.45 (-0.7) e, in finale, è corso al terzo posto in 10.25 (+0.6) superato solo dal britannico Devonish (10.19) e dal lituano Sakalauskas (10.24). Nell'asta il campione d'Europa Lavillenie è stato battuto 5,80 a 5,85 (PB) dal tedesco Mohr, una sconfitta che non ha comunque scalzato il francese dalla leadership in Diamond League. Settimo Giuseppe Gibilisco (Bruni Vomano), vincitore domenica scorsa all'ISTAF di Berlino, che valicato subito 5,55, si è giocato tre errori con due assalti falliti a 5,70 e un altro a 5,75. Stesso piazzamento ottenuto in 2:00.35 da Elisa Cusma (Esercito) negli 800, vinti dalla keniana Jepkosgei (1:58.82) che si è lasciata alle spalle la campionessa europea Savinova (1:59.49) e quella mondiale Semenya, giunta in rimonta allo stagionale (1:59.65).    

A Tyson Gay lo scettro dello sprint. Lo statunitense ha messo a segno un'altra prova maiuscola con un folgorante 9.79 (+0.1), ad un solo centesimo dal già suo miglior crono mondiale dell'anno (9.78 il 13 agosto a Londra). Una scia decisiva nel finale che ha trascinato al personale, 9.85, Nesta Carter con l'altro giamaicano Blake terzo in 9.91. Migliore prestazione mondiale stagionale sfiorata (12.52, ndr), ma diamante e assegno in cassaforte anche per la canadese Priscilla Lopes-Schliep, 12.54 sui 100hs con vento nullo. Diamante doppio per Allyson Felix che, dopo quello conquistato a Zurigo sui 400, qui ne ha incassato un altro con 22.61 (+0.4) sui "suoi" 200 metri. Nel giavellotto schiacciante 89,88 del norvegese Thorkildsen, mentre negli 800 maschili il neoprimatista mondiale David Rudisha ha pensato solo a vincere in 1:43.50 sul sudanese Kaki (1:43.84). Lo rivedremo in pista con altre ambizioni domenica 29 agosto al Meeting di Rieti. Nei 3000 siepi femminili, infine, successo dell'etiope Assefa (9:20.72/SB) davanti alla keniana dominatrice del circuito Cheiywa (9:22.34) e all'altra giovane etiope Almaz Ayana che con 9:22.51 ha stabilito il nuovo record del mondo juniores della specialità.

a.g.

DIAMOND LEAGUE
I vincitori della finale di Bruxelles
UOMINI

100: Tyson Gay (USA)
800: David Rudisha (KEN)
peso/SP: Christian Cantwell (USA)
asta/PV: Renaud Lavillenie (FRA)
400hs: Bershawn Jackson (USA)
triplo/TJ: Teddy Tamgho (FRA)    
giavellotto/JT: Andreas Thorkildsen (NOR)
1500: Asbel Kiprop (KEN)

DONNE

disco/DT: Yarelis Barrios (CUB)
triplo/TJ: Yargelis Savigne (CUB)
alto/HJ: Blanka Vlasic (CRO)
200: Allyson Felix (USA)
800: Janeth Jepkosgei (KEN)
3000st: Milcah Chemos Cheywa (KEN)
100hs: Priscilla Lopes-Schliep (CAN)
5000: Vivian Cheruiyot (KEN)

Nella foto, Antonietta Di Martino (Giancarlo Colombo/FIDAL)

 

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