L`Italia chiude gli Europei Junior con sei medagli



Si sono conclusi poco fa gli Europei Juniores di atletica leggera a Kaunas. La nazionale azzurra non e` salita sul podio nell'ultima giornata di gare, pur mostrandosi sempre all'altezza. Nelle finali di oggi le ragazze della 4x100 sono giunte quarte mancando la medaglia di bronzo per soli due centesimi, dopo aver portato in batteria il primato italiano junior a 44.71, precedute sul traguardo da Polonia, Russia e Francia che hanno rimontato negli ultimi metri la quarta frazionista azzurra, Veronica Borsi. La 4x400 maschile e` stata squalificata dopo essere giunta quarta, ancora per due centesimi, a causa del tuffo di Claudio Licciardello sul traguardo e conseguente caduta del testimone, nel tentativo di resistere al sorpasso del polacco Kozlowski. Nelle altre finali dove erano impegnati gli atleti azzurri ricordiamo il sesto posto di Andrea Lalli sui 5000 metri, il nono di Tania Vicenzino nella finale del salto in lungo, il decimo di Catia Libertone sui 3000 siepi, che ha ancora migliorato il primato italiano junior in 10:42.02, l`ottavo di Devis Licciardi nella finale maschile delle siepi (con il primato personale a 9:01.97). I numeri italiani Nel medagliere l`Italia chiude la manifestazione in dodicesima posizione, portando a casa un oro, un argento e quattro medaglie di bronzo, per un totale di sei. Superstar la Russia, con otto ori, dodici argenti e quattro bronzi, seguita dalla Germania. L`Italia si trova invece al sesto posto nel medagliere che considera le medaglie complessive. Nella classifica a punti l`Italia e` decima con 57 punti, Queste le prime dieci posizioni: 1.Russia 233, 2.Germania 162, 3.Polonia 148, 4.Gran Bretagna 140, 5.Ungheria 75, 6.Bielorussia 72, 7.Francia 67, 8.Ucraina 66, 9.Grecia 62, 10.ITALIA 57. Rispetto alle due precedenti edizioni dei Campionati Europei Junior, l`Italia triplica il numero di medaglie, da due a sei, e raccoglie il quinto risultato di sempre nella storia degli Europei Junior. Anche nella classifica a punti l`Italia (57 in totale) fa meglio di Grosseto e Tampere, le edizioni del 2001 e del 2003, dove colleziono` rispettivamente 41 e 42 punti. Le dichiarazioni del C.T. Francesco Uguagliati Queste le parole del Commissario Tecnico della Nazionale giovanile Francesco Uguagliati: "Il bilancio di questi Campionati Europei Junior e` stato brillante, ma poteva essere brillantissimo con le due medaglie delle staffette, sfuggite per un soffio. Ritengo che sia stata un`esperienza molto positiva, con molti primati personali realizzati in questa sede dagli atleti ed i primati italiani junior che si sono susseguiti. Meritavamo qualche ciliegina in piu` per come i ragazzi si sono comportati". La cronaca dell`ultima giornata L'Italia esce a testa alta nelle altre gare, pur se concluse senza medaglie. La 4x400 maschile, per la determinazione e la qualità dimostrata, meritava ampiamente il podio. Turchi, Quirico, Magi e Licciardello hanno ceduto il bronzo alla Polonia per soli due centesimi, grazie alla lunga rimonta operata da Kozlowski su Licciardello, iniziata a 60 metri dall'arrivo e riuscita nell'ultimo metro, nonostante il disperato tuffo dell'azzurro sul traguardo. Proprio il tentativo dell`azzurro di salvare in extremis la medaglia di bronzo veniva punito con la squalifica a causa della caduta del testimone prima della linea del traguardo. Turchi aveva cambiato con Quirico in seconda posizione, divenuta terza al cambio con Magi. In rettilineo Magi veniva superato e lasciava a Licciardello il compito di riportare l'Italia sul podio dalla quarta posizione. Il catanese operava il sorpasso a 250 metri dall'arrivo, ma la rimonta polacca toglieva agli azzurri la medaglia che tenevano quasi tra i denti. Poi la squalifica. La 4x100 delle ragazze, composta da Pacini, Salvagno, Arcioni e Borsi, ha compiuto un piccolo capolavoro in batteria battendo inglesi, polacche e spagnole, realizzando assieme alla vittoria ed al conseguente ingresso nella finale il nuovo primato nazionale junior (44.71) che migliora di undici centesimi di secondo il precedente 44.82 ottenuto a Grosseto il 17 luglio 2004 nel corso dei Mondiali Juniores (formazione con Pacini, Salvagno, Arcioni e Ciglia). Primo cambio sufficiente ed assai più fluidi i seguenti; nella seconda batteria il caso della squalifica delle tedesche, della loro successiva riammissione, ed infine della definitiva squalifica ha protratto i tempi, fatto che ha spostato di oltre due ore in avanti la finale, a fine programma, giocando un brutto scherzo ai nervi delle atlete. In finale il primo cambio tra Pacini e Salvagno è perfetto, quello con la Arcioni lungo di un niente, ma è un'inezia. Le tre azzurre sono bravissime nel portare la Borsi alla rincorsa verso il traguardo e l'ostacolista è ancora prima ai 370 metri, nonostante il lanciato fortissimo della Brzezinska, oro suic ento, e della Chermonshanskaya, oro sui 200. La beffa si materializza all'ultimo metro, come per la 4x400 maschile, ed ancora una volta per soli due centesimi. E` la Francia che ci soffia il bronzo con la Distel, che ha la meglio sulla Borsi, nonostante l'azzurra abbia difeso fino all'ultimo la medaglia che si era ampiamente guadagnata assieme alle compagne. Polonia oro in 44.65, Russia argento in 44.70 e Francia bronzo con 44.79. Le azzurre con 44.81 vanno ancora sotto il limite junior di Grosseto, ma non basta. Encomiabile il comportamento di Andrea Lalli nella finale dei cinquemila metri. L'atleta del CUS Molise è rimasto a lungo nella scia del fresco campione europeo dei 10000, il turco Ozturk, e del portoghese Costa, prendendo l'iniziativa a cinque giri e mezzo dalla fine e portandosi al comando. A mille metri dalla conclusione prende la testa il serbo Markesevic, trainando il gruppo comprendete Lalli, gli ungheresi, il nostro Lalli, l'inglese Vernon ed il polacco Murzyn. Le grandi qualità di finisseur dell'ungherese Bene gli hannno permesso di lasciare sul posto Markesevic all'ingresso in rettilineo, ed a conquistare l'oro in 14:22.30. Argento a Markesevic con 14.24.04, bronzo all'altro ungherese Toth in 14:25.46. Per Lalli un eccellente sesto posto col nuovo primato personale di 14:28.73. Simone Gariboldi, l'altro azzurrino in gara, si è ritirato poco dopo metà gara. Tania Vicenzino non ce l'ha fatta ad accedere ai tre salti di finale; la friulana ha saltato nell'ordine 5.99 (1.3), 5.90 e 5.95, ed è davvero un peccato, perché all'ultimo salto le sarebbe stato sufficiente realizzare la misura di 6.02 per garantirsi il proseguimento della competizione. Per lei un discreto nono posto ed un po' di rimpianto, soprattutto perché si è piazzata davanti a due ragazze da 6.50 ed oltre. Oro alla campionessa mondiale Scerbova (Repubblica Ceka) con 6,57, argento ad Amy Harris (Gran bretagna) con 6.35 e medaglia di bronzo alla russa Nazarova con 6.31. La 4x100 dei britannici combina l'irreparabile in batteria, all'ultimo cambio. Pickering e Williamson finiscono fuori settore ed il testimone non finisce nella mani di Williamson. La formazione era composta dai tre medagliati dei 100 metri e dal campione del mondo allievi Aikines. In finale nessuno è in grado di recuperare, nell'ultima frazione, sul gigantesco Schneltig, oro anche sui duecento metri, che porta la Germania all'oro in 39.90, davanti ai polacchi (40.03) ed ai sorprendenti finlandesi, che colgono in bronzo col primato nazionale di 40.29. Tremila siepi femminili: bravissima Catia Libertone, che abbassa nuovamente il primato italiano junior chiudendo la finale in decima posizione con il tempo di 10:42.02. La favoritissima rumena Bobocel si è infortunata dopo il secondo passaggio alla riviera ed il suo tentativo di fuga solitaria è stato reso vano dal recupero della lettone Jelizarova, che dopo il primo chilometro non ha più mollato il comando ed ha vinto l'oro in 10:12.82. La Bobocel ha resistito negli ultimi metri al tentativo di sorpasso della tedesca Lutz ed ha salvato l'argento in 10.14.29. Alla Lutz il bronzo in 10:14.96. Nell'altra fniale delle siepi Devis Licciardi si è classificato ottavo stabilendo il primato personale con 9:01.97. Per l'oro vittoria del polacco Chabowski, l'atleta chiaramente favorito per la vittoria, col primato dei campionati (8:40.88), davanti all'ungherese Minczer (8.45.82) ed all'altro polacco Pasternak (8:52.31) Le altre finali della giornata conclusiva: clamoroso esito del salto con l'asta maschile, dove uno dei fenomeni annunciati di questi campionati, il greco Filipppidis, ha fallito l'oro fermandosi a 5.45, e dividendo l'argento con il russo Golovtsov. L'oro si è deciso al terzo tentativo del russo Starodubtsev, tra l'altro campione del mondo junior in carica, che è riuscito a superare i 5.50. Notevole la prova dei russi aldilà delle due medaglie. Entrambi gli atleti sul podio, nonché il quarto classificato, Artem Burya, hanno realizzato i rispettivi primati personali. Nei 1500 maschili la favolosa doppietta degli irlandesi, con Colin Costello (3:45.25) e Danny Darcy (3:46.07), con bronzo al polacco Danilewicz in 3:47.22. Nella gara femminile successo inglese con Morag MacLarty in 4:15.12, argento alla russa martynova in 4:15.46, e bronzo alla serba Eminovic con 4:15.77. Per tutte il primato personale. Il giavellotto donne ha vissuto più di un colpo di scena negli ultimi due turni di lancio. La tedesca Schaffarzik si è migliorata di tre metri con 55.49 passando in testa, ma prima la russa Abakumova con 57.11 e poi la greca Zérva con 56.47 le sfilano l'oro, che va alla russa. Nell'alto femminile vittoria per la russa Shkolina con 1.91, davanti all'indomabbile tedesca Hartmann, che ha superato prima l'1.85 e poi l'1.87 al terzo tentativo a disposizione, ed all'ucraina Kovalenko (1.85). Prima dell'avvio delle finali delle staffette si conclude l'eptathlon, con la vittoria di Jessica Ennis, britannica, con 5891 punti. Sul podio anche la tedesca Maechtig con 5830 punti e l'estone Balta con 5747, che grazie agli 800 metri scalza dal podio la russa Sergeyeva per soli sette punti. In apertura di giornata si è disputato il lancio del martello maschile, che ha visto il dominio del'Est: oro all'Ungheria con Nemeth (78.85), argento al russo Aydamitov (76.73) e bronzo al bielorusso Shayunov con 74.78. Il triplo uomini ha concluso il programma dei salti, con la vittoria del francese Marie-Sainte con 16.29, davanti al bulgaro Petkov, salito sul podio grazie all'ultimo salto di 15.98, ed al russo Nikonov, autore di 15.84. Ultima nota per la 4x400 femminile, con l'oro che è andato come prevedibile alle ragazze russe (3:32.63), davanti alla Germania (3:36.63) ed all'ucraina (3:36.64). Marco Buccellato Nelle foto: Veronica Borsi e la staffetta 4x100 femminile dopo il primato italiano di 44.71 (foto Omega/FIDAL) File allegati:
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