Italia sesta nella 4x400 di Nassau

26 Maggio 2014

Il quartetto femminile del miglio (Bazzoni, Spacca, Bonfanti e Grenot) corre in un ottimo 3:27.44, terza formazione europea al traguardo

Si conclude con il sesto posto finale, ed un ottimo 3:27.44, il percorso della staffetta 4x400 azzurra alle World Relays di Nassau (Bahamas). Il quartetto italiano composto da Chiara Bazzoni, Maria Enrica Spacca, Elena Bonfanti e Libania Grenot si è ben comportato nell’atto conclusivo, centrando un piazzamento di tutto rispetto (terza formazione europea al traguardo dietro Francia e Polonia) ed un crono migliore di oltre due secondi rispetto a quello ottenuto lo scorso anni ai Mondiali di Mosca (altra notazione statistica, da quasi tre anni, dal 3:26.48 di Daegu 2011, la 4x400 donne italiana non andava così forte). Gara spezzata in due, come nelle previsioni, con Stati Uniti, Giamaica e Nigeria davanti, e le altre ad inseguire; break decisivo nella terza frazione, con la Hastings incontenibile nel rettilineo finale, lanciando il quartetto statunitense verso il 3:21.73 conclusivo. Podio completato da Giamaica (3:23.26) e Nigeria (3:23.41). Italia sempre nel secondo troncone, con l’unico rammarico per il mancato aggancio alla Polonia, rimasta al quinto posto davanti alle azzurre per appena sette centesimi.

Miglior prestazione mondiale per un immenso quartetto keniano nella 4x1500 uomini. Asbel Kiprop conferma lo straordinario momento di condizione (lo rivedremo in gara nei 1500 metri al Golden Gala Pietro Mennea, il 5 giugno) trascinando i compagni di squadra Collins Cheboi, Silas Kiplagat e James Magut ad uno stratosferico 14:22, ben 14 secondi al di sotto del limite precedente (14:36.23, sempre del Kenya, stabilito nel 2009). Sorpresa negativa, al contrario, sempre parlando di Kenya, nella 4x800 donne: le africane, favorite della vigilia, hanno infatti dovuto cedere il primo posto agli Stati Uniti, difficilmente pronosticabili alla vigilia, ma superlative in corsa, fino all'8:01.58 buono per la vittoria. 

Emozioni al massimo nella 4x400 maschile: i padroni di casa delle Bahamas attaccano l'ultima frazione in testa, ma purtroppo per loro, gli Stati Uniti giocano proprio alla fine la loro carta migliore, l'imprendibile Lashawn Merritt, a cui spetta il compito di spegnere il grido dei 15.000 spettatori. USA primi in 2:57.25, davanti a Bahamas (2:57.59) eTrinidad (2:58.34). La sorpresa vissuta nel vedere il Kenya battuto dagli Stati Uniti nella 4x800 donne fa il paio, nello sprint, con il terzo posto della Giamaica nella 4x200 (sempre al femminile); non e' bastata nemmeno Shelly-Ann Fraser per ricucire il gap sulle scatenate statunitensi, oro in 1:29.45, su Gran Bretagna e, appunto, Giamaica.

Chiusura con la 4x100 maschile, da diverse stagioni ormai territorio di caccia incontrastato dei giamaicani. Nessuna novità,  sempre gialloneri sul gradino più alto del podio. Nesta Carter, Nickel Ashmeade, Julien Forte e Yohan Blake hanno fatto di tutto per non far notare la'assenza di Usain Bolt, riuscendoci in pieno: il 37.77 conclusivo ne è concreta testimonianza. Secondo posto per Trinidad in 38.04 (Stati Uniti squalificati in batteria), e terzo per la Gran Bretagna, 38.19, alla quale non ha giovato l'inserimento in finale di Dwain Chambers. Senza di lui, in qualificazione, i britannici avevano corso in 37.93.

m.s.

 

 

 

 

 

 

 

 

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