Immensa Di Martino, record a 2,04



E' una pedana magica quella di Banska Bystrica per Antonietta Di Martino. L'altista delle Fiamme Gialle, impegnata oggi pomeriggio nel meeting slovacco Europa SC High Jump 2011, ha riscritto con un incredibile 2,04 il suo primato nazionale al coperto (2 metri) stabilito proprio qui il 13 febbraio del 2007, l'anno del secondo posto agli Euroindoor di Birmingham, replicato poi, in estate, con l'argento iridato e il 2,03 del record italiano all'aperto ai Mondiali di Osaka. Una gara impeccabile quella della saltatrice di Cava de' Tirreni e una serie limpida portata avanti senza la minima incertezza. Otto salti, tutti alla prima prova, un'ascesa di venti centimetri da 1,82 a 2,02 (progressione: 1,82; 1,86; 1,89; 1,92; 1,94; 1,96; 2,00=RI; 2,02 RI) e che solo il muro dei 2,04 è riuscita a tenere a bada per due tentativi. Poi alla terza prova il volo di Antonietta è diventato realtà, 204 centimetri, uno in più anche del suo record nazionale all'aperto e, soprattutto la migliore prestazione mondiale del 2011, la settima indoor di tutti i tempi. Ad insidiare la Di Martino soltanto la 24enne russa Svetlana Shkolina che per provare a tenere testa all'azzurra oggi ha dovuto eguagliare, al terzo assalto, i 2 metri del suo primato personale in sala. A quel punto la Di Martino, 33 anni da compiere il prossimo 1° giugno, ha mantenuto il sangue freddo e ha di nuovo gelato l'avversaria valicando subito 2,02, quota passata dalla Shkolina che poi, però, nulla ha potuto a 2,04. La Di Martino, allenata dal marito Massimiliano Di Matteo sotto la supervisione del caposettore federale Angelo Zamperin, aveva esordito lo scorso 3 febbraio, di rientro da uno stage di tre settimane a San Diego (USA), al meeting tedesco di Dessau dove si era imposta con 1,95.

"Ho ritrovato le mie ali - sono le prime parole di una raggiante Di Martino - me lo sentivo che stavo bene e mi sono detta subito "Oggi faccio 2 metri". Poi quando li ho fatti, sentivo di averne ancora in corpo e mi sono ripetuta dentro "Adesso faccio 2,02" e l'ho fatto. Ero tranquilla, concentrata, io sola contro l'asticella, fino a 2,02 non l'ho nemmeno sfiorata, su una pedana che mi piace molto e che, a giudicare dai risultati, mi porta proprio fortuna! I 2,04? Ci ho provato, per me che sono 1,69 quella è una misura altissima. I primi due salti niente, poi ho capito che se riuscivo ad entrare un po' più forte e a mantenere certi parametri durante la rincorsa ci sarei riuscita. "O la va o la spacca" mi sono detta ed è andata anche se ho fatto tremare l'asticella e quando ero ormai dall'altra parte, quei secondi infiniti che sono rimasta a fissarla sperando che non cadesse mi hanno stretto il fiato in gola. Poi non mi sembrava vero. L'Antonietta del 2011 è una donna più matura e più tranquilla. Ora mi godo questo momento. Gli Euroindoor di Parigi? Non ci voglio ancora pensare troppo. Andrò lì e farò quello che devo fare: saltare!"

a.g.   

Nella foto, Antonietta Di Martino (Giancarlo Colombo/FIDAL)   


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