Giomi: ''Al lavoro per il 2016''

21 Ottobre 2015

A Fiuggi, il presidente FIDAL e il DTO Magnani fanno il punto sul percorso azzurro verso la prossima stagione  

A Fiuggi oggi è giornata di incontri con la stampa per gli azzurri dell'atletica. Il presidente FIDAL Alfio Giomi riparte dalla delusione di Pechino: "Abbiamo cercato di analizzare le motivazioni dei risultati dei Mondiali perché non è quello il vero volto dell'atletica azzurra che quest'anno ha fatto così bene a partire dagli Europei Indoor, passando per l'Europeo per Nazioni fino alle rassegne giovanili". Lo sguardo va ovviamente già verso la prossima stagione: "Per quello che mi riguarda nel 2016 ho un obiettivo ben preciso: essere concentrato nel dare il meglio per l'atletica italiana nel mio ruolo di presidente. Spetterà al mio senso di responsabilità capire se il percorso fatto da qui all'Olimpiade sarà stato quello giusto dove contiamo di fare una figura dignitosa. Questo contempla certamente l'idea di vincere medaglie, ma soprattutto il fatto di vedere tanti atleti esprimersi al massimo delle proprie possibilità nell'occasione che conta".

In questo gli fa eco il Direttore Tecnico Organizzativo Massimo Magnani che, in questi giorni, sta svolgendo gli incontri di programmazione con atleti, tecnici e rappresentanti delle società presenti a Fiuggi: "E' importante ribadire la differenza tra la capacità di fare prestazione e la capacità di essere competitivo nel grande evento. E' questo quello che dovrà essere ben chiaro per chi ha l'obiettivo degli Europei di Amsterdam e dell'Olimpiade.

L'intento di questa quattro giorni qui a Fiuggi era però anche quello di fare squadra, nel senso più profondo del termine, rinsaldando i rapporti tra tutte le componenti della squadra nazionale, faciliare l'interscambio di esperienze, conoscenze. Il clima mi pare quello giusto, credo che da questo punto di vista il risultato possa essere considerato positivo".

Una riflessione anche sul rapporto con i gruppi sportivi militari: "Io credo - dichiara il Giomi - che sia già cambiato qualcosa. Nel corso degli incontri che abbiamo avuto fin qui, crediamo di aver riscontrato la massima sinergia nel voler seguire un percorso comune". Tra le tante domande non manca anche quella sulla possibile ricandidatura del presidente Giomi: "Non posso non ricandidarmi - la risposta del numero uno della Federatletica - lo ritengo doveroso. Dovrà però essere una candidatura che non spacchi l'atletica italiana e, soprattutto, che sia condivisa dalle società. Sento il dovere di non chiamarmi fuori proprio in questo momento, anche se all'inizio del mio mandato ho commesso un errore di presunzione nel pensare che bastasse un quadriennio per cambiare le cose. Dopo Pechino è stato chiaro che ci fosse ancora tanto lavoro da fare". 

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