Ginevra, Filippo Tortu non va oltre i 10.30

12 Giugno 2021

Lo sprinter è terzo nei 100 metri del meeting svizzero, vinti dal francese Fall (10.26). Mangione firma un eccellente 51.74 nei 400 metri, Montefalcone a 49.83 nei 400hs, Fontana si migliora ancora nei 100 (11.33), OK Marchiando nei 400hs (55.68)

Un passo indietro rispetto all'esordio di Rieti, probabilmente un paio (o forse di più) in confronto alle attese. Filippo Tortu non ottiene il risultato sperato nella gara di Ginevra, finendo terzo in 10.30, alle spalle del francese Fall (10.26) e del keniano Odhiambo (10.29), avversari dal palmarès nemmeno paragonabile a quello del milanese (il transalpino si ripete poi nei 200, in 20.37). L'analisi della gara, purtroppo, è presto fatta: avvio da rivedere, seguito da una complicata - e sfortunatamente infruttuosa - ricerca della giusta combinazione tra frequenze ed ampiezze. Il tutto, reso ancor più difficile dalla disperata necessità di acciuffare gli avversari scappati via allo sparo. Tre centesimi dietro Tortu, l'altro azzurro Hillary Polanco Rijo, che ferma il cronometro in 10.33. "Avrei dovuto correre più forte di come ho fatto", le parole di un Filippo Tortu chiaramente deluso all'arrivo. Un pasticcio nella segnalazione del vento (dapprima comunicato nullo, poi ufficializzato in -1.7, in un pomeriggio in cui l'attesa delle segnalazioni dell'anemometro è stata snervante) rende il dato cronometrico più lieve, anche se resta quello del confronto con gli avversari.

Fassinotti e Fofana in evidenza - Nelle finali sulle barriere alte, qualche nota azzurra: Giada Carmassi è sesta in 13.21 (+1.5) nei 100hs (successo per la francese Laura Valette, 12.87, davanti alla 19enne svizzera Ditaji Kambundji, 12.90), ma è soprattutto Hassane Fofana che fa parlare di sé: il suo secondo posto in 13.44 (vento +1.1) eguaglia il primato personale, ed la miglior prestazione italiana dell'anno. Si muove bene anche Marco Fassinotti, terzo nell'alto con 2,25, quota valicata al primo tentativo, prima di arrendersi ai successivi 2,28 (misura della vittoria per il bulgaro Ivanov). In primo piano anche Elisa Molinarolo, ancora autrice di una bella prova nell'asta: il suo 4,50 (misura superata al terzo tentativo) vale il terzo posto, con il medesimo risultato attribuito alla vincitrice, la norvegese Lene Retzius. Meno brillante del solito, al contrario, lo sprinter Antonio Infantino, settimo nei 200 in 20.92.

Fontana si migliora - Ancora un passo avanti per Vittoria Fontana. La non ancora 21enne sprinter varesina dei Carabinieri è quinta nella serie migliore dei 100 metri con il crono di 11.33 (vento +1.2), altri tre centesimi limati al fresco primato personale (l'11.36 ottenuto quattro giorni fa ai Paavo Nurmi Games di Turku). L'azzurra finisce in scia ad un eccellente terzetto svizzero, guidato da Mujinga Kambundji (11.07), Salome Kora (11.12) e Ajla Del Ponte (11.18), e all'olandese Dafne Schippers (11.25), dimostrando di aver consolidato il proprio rendimento nel territorio degli 11.30. Per la Fontana, altre due posizioni scalate nella lista italiana di sempre (ora è ottava). Nella seconda serie, secondo posto in 11.45 (+0.2) per Irene Siragusa.

Mangione sub-52 - Botto di Alice Mangione nel giro di pista: la siciliana frantuma il proprio limite personale correndo in un eccellente 51.74, ben 80 centesimi di miglioramento (aveva 52.54) per collocarsi al quinto posto, in coabitazione con Patrizia Spuri, nella lista italiana all-time della specialità. Gran bella corsa quella della Mangione, impegnata nella seconda serie, che controlla le avversarie dalla seconda corsia per poi infilarle tutte con un fulminante rettilineo conclusivo. Nella terza serie, successo in 52.60 per Mariabenedicta Chigbolu. Il crono vincente è quello dell'olandese Lieke Klaver, capace di correre in 50.98. Nella prova al maschile, discreto quarto posto in 45.95 per Davide Re, il cui rettilineo conclusivo manca però di quella reattività che nel magico 2019 era diventata il suo marchio di fabbrica. Nella seconda serie, Brayan Lopez sigla lo stagionale con 46.57, imitato da Giuseppe Leonardi nella terza (46.97). Miglior crono di giornata per l'olandese Liemarvin Bonevacia, 45.01.

Marchiando avanza - Nei 400 ostacoli, miglioramento, l'ennesimo, anche per Eleonora Marchiando, che firma un eccellente 55.68 (terza dietro l'ucraina Tkachuk, 54,60), ottava prestazione italiana di sempre, a meno di tre decimi dallo standard per i Giochi olimpici di Tokyo. Alle sue spalle Ayomide Folorunso (56.05, quinto posto), protagonista per otto barriere prima di spegnersi sulla retta finale. Progresso anche per Rebecca Sartori, vincitrice della terza serie in 56.49, settimo tempo assoluto, con Valentina Cavalleri (57.95) che completa il pacchetto azzurro nella prova. Il giro con barriere al maschile mette in orbita Gabriele Montefalcone. Il 24enne della Sport Race è protagonista del primo sub-50 secondi in carriera (aveva ottenuto 50.01 a Conegliano appena qualche giorno fa, il 2 giugno) chiudendo in un eccellente 49.83, per il sesto posto finale. Mario Lambrughi è terzo nella seconda serie in 50.19. Lista dei tempi di giornata guidata dall'estone Rasmus Magi con un notevole 48.49, nove centesimi di miglioramento rispetto allo stagionale che vale il settimo tempo mondiale 2021.

Nelle altre prove del meeting ginevrino, da sottolineare il buon 1,93 nell'alto della britannica Emily Borthwick, davanti alla connazionale Morgan Lake (1,90), e soprattutto il 42.42 della staffetta 4x100 della Svizzera (Dietsche, Del Ponte, Kambundji, Kora), miglior prestazione mondiale dell'anno. In scia, 42.82 dell'Olanda. Nella staffetta veloce al maschile, interessante 38.56 dell'Olanda, a precedere Repubblica Ceca (38.68) e Svizzera (39.04). Quinto posto nel disco per Stefania Strumillo (53,63), nella gara vinta dalla cubana Caballero (60,25), mentre nell'asta uomini Matteo Capello è secondo con 5,20.

m.s.



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