Frullani vince a Tallin, ma l'Olimpiade resta sogn



Vivere come amara una vittoria storica, è impresa ai confini dell'impossibile. Eppure, può accadere. Il protagonista della vicenda è William Frullani, splendido vincitore oggi a Tallin della classifica individuale della Coppa Europa di Decathlon, ma assolutamente sfortunato nella sua personalissima caccia al minimo di qualificazione olimpica. I 7927 punti che hanno permesso al bravo carabiniere fiorentino di salire sul gradino più alto del podio, infatti, non bastano ancora per fregiarsi del titolo di atleta olimpico - ce ne vogliono 8000 -, rendendo quindi il successo estone, ottenuto peraltro in condizioni climatiche proibitive (pioggia, vento, freddo) un trionfo solo a metà. Frullani, che aveva chiuso al comando la prima giornata di gare, è stato bravissimo anche nella seconda, anche se nell'asta ha dovuto pagare il solito dazio, chiudendo a quota 4,40, lontano dai migliori. La riscossa è arrivata subito, nel giavellotto, dove l'azzurro, con 57,06, ha messo a segno uno strepitoso personale (circa cinque metri e mezzo oltre il limite precedente). I 1500 metri conclusivi hanno visto Frullani recitare il ruolo della lepre, in una virtuale caccia al primato che ha lasciato il francese Hernu, protagonista di una bella rimonta in classifica, a sei soli punti dal traguardo. Questo il dettaglio completo del decathlon di Frullani: 10.69 (931) +2,8; 7,47 (927) +1,6; 13,26 (683); 2,03 (831); 49.58 (834); 14.39 (925) -0,6; 42,97 (725); 4,40 (731); 57,06 (694); 4:45.46 (646). A squadre gli azzurri sono finiti al quarto posto, mancando di un'inezia il bis dell'impresa dello scorso anno, quando a Bressanone finirono per la prima volta sul podio, ma confermandosi come assoluti protagonisti nell'élite continentale della specialità. Decimo posto per Paolo Casarsa (7536 punti, ed una bella rimonta nella seconda giornata) e quindicesimo per Luca Ceglie (7384), con Christian Gasparro (22esimo, 7181) a completare il ruolino italiano nella manifestazione. Tra le donne, le azzurre, private di Gertrud Bacher, sono passate dalla caccia alla promozione, alla lotta per non retrocedere, finendo per cavarsela brillantemente. Il sesto posto finale è frutto dei piazzamenti di Silvia Dalla Piana (settima, 5577 punti), Elisa Trevisan (15esima, 5367) e Valentina Boffelli (22esima, 5122). Vittoria individua per Carolina Kluft, capace di 6769 punti ma soprattutto, nella circostanza, di un 6,97 nel lungo (+1.7) che potrebbe suonare come preludio ad una fantastica accoppiata di medaglie olimpiche. Tornando alla corsa per l'Olimpiade, va ricordato che, al momento, l'Italia vanta un atleta già al di sopra della soglia di ammissione (minimo FIDAL ma anche minimo A IAAF): è Paolo Casarsa, bravo a superare gli 8000 punti (8056) il 6 giugno scorso, nella vittoriosa prova di Vienna. A Frullani resterebbe in teoria una ulteriore occasione: gli Assoluti di Desenzano, in programma il 24 e 25 luglio prossimo. Sempre che il CONI, che ha fissato nel 21 luglio la data di scandenza per le iscrizioni, sia d'accordo.
Nella foto d'archivio, William Frullani (Omega/FIDAL)

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