Fabbri esordio show: 21,32 in Sudafrica

24 Gennaio 2020

Il pesista allunga di 33 centimetri a Parow, secondo italiano di sempre con il miglior lancio dal 1987 e standard di iscrizione per le Olimpiadi di Tokyo: “Questo è soltanto l’inizio”

di Luca Cassai

Strepitoso inizio di stagione per Leonardo Fabbri nel getto del peso. L’azzurro ha migliorato due volte il record personale fino a 21,32 nella gara di esordio a Parow, in Sudafrica, disputata all’aperto. Con questo risultato il 22enne fiorentino dell’Aeronautica diventa il secondo italiano di sempre nella specialità, superando il suo allenatore Paolo Dal Soglio nelle liste nazionali alltime (21,23 nel 1996) e realizza lo standard di iscrizione per le Olimpiadi di Tokyo, fissato a 21,10. L’exploit al sesto e ultimo lancio, dopo aver già toccato 21 metri esatti al quinto tentativo, un centimetro in più rispetto al 20,99 dell’anno scorso a Vicenza. Questa la serie completa: N-20,90-N-19,74-21,00-21,32. Nella passata stagione il colosso toscano, due metri di statura per 136 kg, è riuscito a conquistare la medaglia d’argento agli Europei under 23 di Gavle, in Svezia, e poi ha sfiorato la finale ai Mondiali di Doha, primo degli esclusi. In ordine cronologico, un lancio così lungo per un azzurro mancava dal 1987 e per l’esattezza dal 26 settembre di quell’anno: 21,63 dell’altro fiorentino Alessandro Andrei a Kusnacht, in Svizzera, nella stagione del suo record italiano (22,91 il 12 agosto a Viareggio, allora primato mondiale). Oggi, nella stessa gara vinta da Fabbri nei dintorni di Città del Capo, terzo posto di Lorenzo Del Gatto (Carabinieri) con 18,21 preceduto dal sudafricano Zane Weir (19,20).

FABBRI: “SUPERATO DAL SOGLIO, SPERO NON SI ARRABBI!” - “Sapevo di star bene - le parole di Leonardo Fabbri - ma non pensavo così bene. L’obiettivo era di fare il minimo olimpico prima possibile ed è arrivato subito, alla prima gara. Una grande gioia. C’è solo da crescere, perché ci sono margini di miglioramento. Sicuramente quello che conta è salire in modo costante, un passo alla volta, e consolidare le misure, ma non mi pongo limiti. Ora posso lavorare con la testa più leggera, senza dover rincorrere la prestazione. Il personale è arrivato già al quinto lancio: ho esultato, ma mi sono contenuto, perché sentivo che non ero riuscito a finirlo bene. E poco dopo mi sono migliorato. All’inizio i giudici hanno dato un risultato di 21,23 che avrebbe eguagliato Dal Soglio, così sono andato in tribuna per abbracciarlo. Poi hanno rimisurato e spero che adesso il mio allenatore non si arrabbi per averlo sorpassato! Ma ha dimostrato di essere anche un grande tecnico, oltre che grande atleta. E forse il terzo lancio, nullo per non essere uscito in equilibrio dalla pedana, era ancora più lungo. Tornerò in Italia il 1° febbraio e devo ringraziare il fisioterapista Carlo Ranieri che è qui con me, oltre all’Aeronautica e alla Federazione che mi ha consentito di fare questo raduno a Stellenbosch, cominciato il 5 gennaio. La prossima gara è prevista tra un paio di settimane, il 5 febbraio al meeting indoor di Ostrava”.

DAL SOGLIO: “ARRABBIATO? NON SAREI UN BUON COACH!” - “Non è una sorpresa. Prima della gara pensavo a un risultato intorno ai venti metri e mezzo - commenta il coach Paolo Dal Soglio, che da atleta nel ’96 è stato campione europeo indoor e quarto alle Olimpiadi - ma osservando gli allenamenti sapevo che i 21 metri erano alla portata. Ho visto buoni lanci dal punto di vista tecnico, mi è piaciuto e questo per me vale anche più della misura, vuol dire che il lavoro dà i suoi frutti. Probabilmente è riuscito a lanciare meglio che in allenamento, ed è un altro aspetto positivo, con una media alta considerando anche il 20,90 iniziale. Quando ho visto che è uscito 21,23 sul tabellone, sembrava un’ironia della sorte, ma poi è andata ancora meglio. Certo, io lavoro per far sì che gli atleti possano crescere. Se fossi arrabbiato per essermi visto superare da un mio atleta, non sarei un buon allenatore. E gioisco ancora più di lui, se possibile, come se fossi io ad aver fatto il risultato. Questa sera festeggiamo con un barbecue, da domani si torna in campo e guardiamo avanti”.

LE PROSSIME DATE - Potrebbero essere sette le gare di Leonardo Fabbri prima dei Mondiali in sala di Nanchino, in Cina (13-15 marzo). Dopo l’appuntamento del 5 febbraio a Ostrava, in Repubblica Ceca, è in programma un successivo impegno a Stoccolma l’11 e probabilmente a Madrid il 21 nel World Athletics Indoor Tour, poi il 23 agli Assoluti di Ancona, mentre un paio di date e località sono ancora da definire. Il primato italiano al coperto resiste dal 28 febbraio 1987 quando Alessandro Andrei lanciò 21,54 a Torino.

VIDEO | LEONARDO FABBRI 21,32 IN SUDAFRICA

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Leonardo Fabbri, il fisioterapista Carlo Ranieri e il tecnico Paolo Dal Soglio


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