EYOF: il bottino dell'Italia



Si chiude con un bottino finale di 6 medaglie (1 oro, 2 argenti e 3 bronzi) la trasferta a Tampere (FIN) degli under 18 italiani alla decima edizione dell'EYOF. A tornare a casa dalla Finlandia con al collo la medaglia del metallo più prezioso è la Campionessa del mondo Allieve Alessia Trost che non ha smentito i favori del pronostico superando tutte a quota 1,85 m. D'argento, invece, i due primatisti italiani di categoria, Josè Reynaldo Bencosme nei 400hs (52.27), già terzo ai Mondiali U18, e Daniele Secci nel peso (19,18). Sul terzo gradino del podio del Festival Olimpico della Gioventù Europea sono, quindi, saliti, il bronzo iridato dei 100 m Giovanni Galbieri (10.82/-0.2), il quattrocentista Davide Re (48.57) e l'ostacolista Ivan Mach di Palmestein (13.72/-0.4), quest'ultimo ripetendosi al centesimo sul crono della già sua seconda MPI U18 all-time.

Oggi, nell'ultima giornata di gare, quinto a 4,65 l'astista Simone Fusiani (4,65), mentre nei 200 m hanno rispettivamente tagliato il traguardo per quinta e ottavo, i velocisti Anna Bongiorni (24.70/+2.7) e Giacomo Tortu (22.17/+0.6). Al settimo posto con 47.98 la 4x100 femminile (Basani-Zuin-Bongiorni-Stortini Perez) e squalificato il quartetto maschile con Mach Di Palmestein-Re-Tortu-Galbieri.

UN PO' DI STATISTICHE: con quelle del 2009, l'Italia porta a 34 (11 ori, 8 argenti e 15 bronzi) la collezione di medaglie vinte nelle 10 edizioni del Festival Olimpico della Gioventù Europea. Eguagliato a Tampere il numero di metalli vinti a Bruxelles nel 1991 (2/1/3) e a Esbjerg (DEN) nel 1999 (2/1/3). L'oro della Trost nell'alto è il primo conquistato da un'italiana in questa manifestazione. Nel 1993 Elisa Bozzola (1,78) e nel 2001 Marina Caneva (1,70) avevano vinto il bronzo. L'argento di Josè Reynaldo Bencosme nei 400hs e i bronzi di Giovanni Galbieri sui 100 e di Ivan Mach Di Palmestein sui 110hs sono, invece, i primi tre podi italiani all'EYOF in queste specialità. Davide Re ha conquistato il terzo posto nei 400 come Emiliano Neroni (48.65) nel 1991, Pietro Pavan (48.55) nel 1999 e Claudio Licciardello (47.87) nel 2003. Meglio di Daniele Secci nel peso ha, invece, fatto solo Costantino Cattaneo, oro nel 1993 con 18,53. 

a.g.

Nella foto, l'ostacolista Ivan Mach Di Palmestein (Giancarlo Colombo per Omega/Fidal)

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