Di Giorgio si candida alla presidenza Fidal



Massimo Di Giorgio, udinese, 46 anni, ex primatista nazionale di salto in alto (fu il primo italiano a valicare l'asticella a 2,30) ha annunciato la sua candidatura alla guida della Federazione Italiana di Atletica Leggera, le cui elezioni per la presidenza si svolgeranno con ogni probabilità ad autunno inoltrato. Di Giorgio, alla guida di un movimento chiamato "La nuova casa Fidal", ha deciso di proporre la sua candidatura alla vigilia delle Olimpiadi di Atene: "L'unica motivazione che mi spinge – si legge in un suo comunicato stampa - è che credo di poter essere utile all'atletica italiana. Il movimento ha bisogno di una svolta forte, libera da ogni vincolo politico e burocratico, e io penso di essere la persona giusta per farlo”. Il programma di Di Giorgio passa per sette punti: 1) Il rilancio e il supporto dell’attività di base, attraverso una massiccia attività didattica, la promozione sistematica nelle scuole e il sostegno economico a società e tecnici del settore giovanile. 2) La maggior cura dell’attività di vertice, allargando i raduni nazionali ed incrementando l’attività internazionale. 3) La riorganizzazione della struttura tecnica, che prevede l’ingresso per i tecnici di base che si mettano in luce per i risultati ottenuti. 4) Nuovi equilibri tra società civili e militari, con modifiche al regolamento delle società, il divieto per quelle militari di avere un settore giovanile, e la riprogettazione del regolamento dei Campionati di Società. 5) La valorizzazione delle risorse “dimenticate” con la riorganizzazione del Gruppo Giudici Gare su basi professionali e l’elezione del settore Master a vero settore dell’atletica leggera. 6) Lo sviluppo della comunicazione. 7) La miglior gestione dell’ambito commerciale. Nella foto: Massimo Di Giorgio ai tempi della sua attività agonistica (archivio Fidal)


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