Davide è il Re del Mediterraneo: 45.26 sui 400

28 Giugno 2018

L’azzurro vince a Tarragona e arriva a soli 14 centesimi dal record nazionale. Grenot argento, cinque medaglie per l’Italia nella seconda giornata dell’atletica. Desalu 20.25 ventoso (+2.6) sui 200 in batteria.

Cinque medaglie italiane nella seconda giornata dell’atletica ai Giochi del Mediterraneo di Tarragona, in Spagna. Nei 400 metri Davide Re conquista l’oro e si migliora ancora in 45.26 per diventare il quarto azzurro di sempre sul giro di pista, con un entusiasmante rettilineo finale. Tra le donne argento alla campionessa europea Libania Grenot che realizza il primato stagionale di 51.32 e bronzo per Maria Benedicta Chigbolu (52.14). Velocisti italiani sul podio anche sui 100 metri: terza Anna Bongiorni con 11.53 (-0.5), inizialmente data come argento, e stesso piazzamento al maschile di Federico Cattaneo in 10.37 (-0.6). Nelle batterie dei 200 metri Eseosa Fausto Desalu vola in 20.25 ma con vento oltre il limite (+2.6) che nega quindi il record personale. Soltanto il mito Pietro Mennea ha corso più forte tra gli azzurri sulla distanza, in ogni condizione. Tra gli altri risultati di oggi, quarto Michele Tricca sui 400 in 46.35 e sesta la discobola Valentina Aniballi con 57,15. Domani la terza giornata che vedrà impegnati 14 azzurri nelle finali.

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400: RE D’ORO IN 45.26 - Corre sempre più forte il quattrocentista Davide Re. Il 25enne delle Fiamme Gialle si esalta in maglia azzurra e trionfa a Tarragona: vittoria, record personale con 45.26 e quarto italiano di sempre, eguagliando lo storico crono di Mauro Zuliani nella Coppa del Mondo del 1981 a Roma. Adesso il campione tricolore assoluto, che si allena a Rieti sotto la guida tecnica di Maria Chiara Milardi, è a soli 14 centesimi dal primato italiano. Sul rettilineo finale l’ex sciatore ligure, che al meeting di Ginevra del 9 giugno aveva corso in 45.31, chiude ancora in piena spinta. E con il record dei Giochi del Mediterraneo (battuto il 45.28 del francese Aldo Canti nel 1983) surclassa lo spagnolo Lucas Bua (45.91), con cui era praticamente appaiato dopo la curva, in una gara non facile da interpretare per il vento che imperversa sulla pista. Terzo il francese Mamoudou Hanne (46.35), leader nella prima parte, e pregevole quarto posto di Michele Tricca in 46.35, stesso crono del bronzo.

VIDEO | DAVIDE RE 45.26 ORO NEI 400 AI GIOCHI DEL MEDITERRANEO

“Bella questa medaglia - commenta Davide Re - perché è il mio secondo personal best della stagione. Sono in crescita, un bel segnale in ottica Europei di Berlino. Devo ammettere che a fine gara non ero tanto contento. Ormai penso al record italiano e magari anche qualcosa di più a livello di crono. Il problema di oggi era l’umidità e il vento che girava: forte in faccia alla prima curva e poi si faceva sentire sul rettilineo. Peccato non aver fatto doppietta con Tricca, protagonista di una bella gara in ottava corsia, che è rimasto ai piedi del podio di un niente. Dispiace per l’infortuno di Daniele Corsa, ma possiamo comunque mettere insieme una gran bella 4x400”.

GRENOT-CHIGBOLU DA PODIO - Nei 400 metri al femminile due medaglie per l’Italia, ma quella più preziosa va al collo della cipriota Eleni Artymatá che si migliora a 51.19 per un progresso di oltre quattro decimi sul precedente personale di 51.61. In testa scatta subito Libania Grenot, recuperando subito il décalage sulla 32enne di Cipro che parte dalla quarta corsia, mentre l’azzurra in terza. L’azione della bicampionessa europea è elegante, ma nell’ultima curva viene rimontata dall’avversaria che sul rettilineo la affianca e poi la supera inesorabilmente nei 50 metri conclusivi. Per la cipriota, già due volte d’oro ai Giochi del Mediterraneo ma sui 200 metri (nel 2009 e nel 2013), è il secondo crono dell’anno nel Vecchio Continente. La “panterita” delle Fiamme Gialle abbassa comunque decisamente il primato stagionale con 51.32, in crescita rispetto al 51.51 del meeting di Marsiglia. Per il bronzo c’è Maria Benedicta Chigbolu: la portacolori dell’Esercito con 52.14 avvicina il 52.08 di ieri in batteria.

BONGIORNI E CATTANEO BRONZO - Un’altra medaglia internazionale per Anna Bongiorni. Nella scorsa stagione la 24enne pisana dei Carabinieri aveva vinto il bronzo sui 200 alle Universiadi di Taipei e anche stavolta, ma nei 100 metri, sale sul terzo gradino del podio ai Giochi del Mediterraneo con 11.53 (-0.5). Dietro l’imprendibile francese Orlann Ombissa-Dzangue (11.29), l’azzurra viene indicata inizialmente al secondo posto ma poi è terza in 11.53 preceduta per questione di millesimi dalla greca Rafailia Spanoudaki, argento con lo stesso crono. È stato infatti respinto il doppio ricorso da parte della squadra italiana in merito all’ordine d’arrivo dei 100 metri donne e anche dei 400 metri uomini (Michele Tricca). “Questi millesimi che mi sono mancati oggi per l’argento - le parole di Anna Bongiorni - spero di trasformarli in una bella energia per andare forte con la staffetta 4x100. Penso di essere sulla strada di una buona condizione e il risultato di stasera mi dà comunque fiducia”. Ottava la veneta Johanelis Herrera (11.72). Anche il campione italiano Federico Cattaneo si mette al collo la medaglia di bronzo con 10.37 (-0.6). Il 24enne lombardo dell’Atletica Riccardi Milano 1946 viene preceduto soltanto da due turchi di origine giamaicana: Jak Ali Harvey (10.10) e Emre Zafer Barnes (10.32).

DESALU 20.25 NEL VENTO - Un gran gara per Eseosa Desalu in batteria. La sua migliore di sempre nei 200 metri e soltanto il vento oltre il limite (+2.6) impedisce a “Faustino” di realizzare il record personale: un soffio beffardo, visto che finora l’anemometro di Tarragona non era mai andato sopra il consentito sul rettilineo. Ma il suo 20.25 è un crono da applausi e solo Pietro Mennea ha corso più velocemente tra gli italiani, considerando anche i risultati ventosi. Il 24enne delle Fiamme Gialle, 20.31 di personal best e cresciuto sulla pista di Casalmaggiore sotto la guida di Giangiacomo Contini, corre in ottava corsia però esce molto bene dalla curva. Poi si distende, dopo aver ingaggiato un duello a distanza con il francese Mickael-Meba Zeze che è in seconda corsia e viene nettamente sconfitto con 20.52. Nella seconda batteria si qualifica anche Davide Manenti, terzo in 20.59 (+1.3) mentre la vittoria è del turco Ramil Guliyev, campione mondiale in carica, che controlla con il ginocchio sinistro fasciato e si impone in 20.50. Finale domani alle ore 20.15.

VIDEO | ESEOSA FAUSTO DESALU 20.25 (+2.6) SUI 200 A TARRAGONA

“Sto diventando l’uomo del vento - scherza Desalu che l’anno scorso a Trieste aveva vinto gli Assoluti in un 20.32 appena ventoso (+2.2) -, forse ora devo andare a cercare su internet i 10 modi per tenere a bada Eolo! A parte le battute, ero in ottava corsia e non avevo una grandissima visuale. Il clima della gara, però, mi sembrava buono e ci ho provato. Il crono sul display mi ha fatto sgranare gli occhi, peccato che l’anemometro abbia detto altro. Mi sento pronto per un crono del genere anche in condizioni normali. Vediamo cosa salterà fuori in finale”.

DISCO: ANIBALLI SESTA - Nessun dubbio sulla supremazia della croata Sandra Perkovic, campionessa di tutto nel disco. Oggi l’unico vero interrogativo è sulla misura vincente che alla fine è di 66,46, con l’argento alla portoghese Liliana Cá (60,05) e il bronzo alla greca Chrysoula Anagnostopoulou (58,85). Entra nella finale a otto l’azzurra Valentina Aniballi con 57,15 al terzo turno, per il sesto posto. La primatista italiana under 23 Daisy Osakue non trova invece la spallata giusta e chiude undicesima con un unico lancio valido, il secondo della sua gara a 51,49.

BERTONI OTTAVA NELLE SIEPI - Gara tutta sul ritmo nei 3000 siepi, con l’albanese Luiza Gega nel ruolo di front runner dalle prime battute. La vicecampionessa europea si impone in 9:27.73 davanti alla tunisina Habiba Ghribi (9:34.62), iridata nel 2011 e oro olimpico nel 2012, poi bronzo in rimonta alla slovena Marusa Mismas (9:35.57). Ottava l’emiliana Francesca Bertoni in 9:56.21, recuperando qualche posizione nel finale. La sfida dell’asta, che dura quasi due ore e mezza per terminare ben oltre la chiusura delle competizioni su pista, va alla francese Ninon Guillon-Romarin (4,46) sulla slovena Tina Sutej (4,41). Per la favorita greca Nikoleta Kiriakopoulou c’è solo il bronzo a 4,31 dopo due nulli a 4,41 e l’ultimo errore a 4,46.

AZZURRE OK NEI 200 - Due su due per le sprinter italiane sui 200 metri. Nella seconda batteria Gloria Hooper si aggiudica il successo parziale con 23.12 (+1.4) che vale il primato stagionale, sei centesimi in meno del 23.18 ottenuto al meeting di Ginevra. In precedenza secondo posto di Irene Siragusa che corre in 23.23 dalla corsia più esterna, la settima, con vento contrario ma per il momento meno intenso rispetto a ieri (-0.4). La velocista senese, 25 anni compiuti da pochi giorni (il 23 giugno), esce dalla curva alle spalle della francese Carolle Zahi e poi si esprime bene nella seconda parte di gara, in cui viaggia alla stessa velocità della transalpina che vince nel personal best di 23.09. Per l’azzurra, a metà giugno diventata la seconda italiana di sempre nei 100 metri con 11.21 a Orvieto, è il quinto tempo in carriera sul mezzo giro di pista e il secondo di questa stagione, dopo il 23.06 realizzato a Firenze nella seconda fase dei Societari Assoluti. Domani la finale alle ore 20.25.

FINALE PER BENEDETTI - Anche se con l’ultimo crono utile per il recupero, Giordano Benedetti stacca il pass per la finale degli 800 metri che si disputerà sabato alle ore 20.00. Il 29enne trentino corre nella più veloce delle due batterie, e probabilmente anche la più impegnativa, in cui si piazza quinto con 1:48.21. Si sgomita all’inizio e poi va in fuga lo spagnolo Alvaro De Arriba, uno dei favoriti non solo per il successo in questa manifestazione ma anche per il podio europeo a Berlino dopo averlo già raggiunto nella scorsa stagione con il bronzo continentale indoor. Al suono della campana si lanciano all’inseguimento l’algerino Yassine Hethat e il tunisino Riadh Chninni (poi secondo in 1:47.55 e terzo in 1:47.71), più dietro l’azzurro che cerca di mantenere almeno la quarta posizione e si impegna fino in fondo, prima di essere sopravanzato dal bosniaco Abedin Mujezinovic (1:48.12). Qualificazione diretta per i primi tre, con ripescaggio di due crono: la seconda batteria è decisamente più lenta (1:49.48 vincente del marocchino Mostafa Smaili) e allora Benedetti potrà tornare di nuovo in pista nella quarta e ultima giornata.

DAY 3 CON 14 AZZURRI - Nella terza giornata di domani, venerdì 29 giugno, attesi 14 atleti italiani mentre saranno in palio altri 10 titoli. Il via alle ore 19.30 per la finale del disco con Giovanni Faloci e Hannes Kirchler, quindi dalle 19.45 in pedana l’altista Marco Fassinotti e dalle 20.00 il salto triplo di Ottavia Cestonaro e Dariya Derkach. Poi le gare su pista che scatteranno alle 20.05 per i 400 ostacoli con José Bencosme. Sui 200 metri ai blocchi di partenza Eseosa Fausto Desalu e Davide Manenti tra gli uomini (ore 20.15), Gloria Hooper e Irene Siragusa al femminile (20.25). La finale degli 800 metri vedrà in azione Yusneysi Santiusti alle ore 20.35, quella dei 100 ostacoli Luminosa Bogliolo alle 20.55, per chiudere con i 1500 metri (ore 21.05) in cui saranno impegnati Mohad Abdikadar e Joao Bussotti.

Luca Cassai

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Maria Benedicta Chigbolu e Libania Grenot in azione a Tarragona (foto Ferraro/CONI)


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