Coppa Campioni, brillano Vizzoni e Romagnolo



Due vittorie azzurre nella prima giornata di Coppa dei Campioni, andata in scena oggi pomeriggio a Castellon (Spagna), dove erano impegnate in rappresentanza dell'Italia la donne dell'Esercito e gli uomini delle Fiamme Gialle. A firmarle Nicola Vizzoni nel lancio del martello (con 78,67), ed Elena Romagnolo nei 3000 siepi (9:41.73). Da segnalare anche i secondi posti di Elisa Cusma negli 800 metri, Andrea Lalli nei 5000, e della staffetta 4x100 delle Fiamme Gialle. Terzo posto in 10.27 (ventoso, +2.2 m/s) per Fabio Cerutti nei 100 metri, sula scia di un grande Francis Obikwelu (10.09). Sottotono la prestazione di Claudio Licciardello, il cui ritorno in pista dopo i problemi tendinei patiti qualche settimana fa non ha prodotto gli effetti sperati (quinto posto nei 400 metri in 47.39).

LA CRONACA
L'inizio di giornata è di piena marca gialloverde. Nicola Vizzoni si impone senza troppe difficoltà nel martello  nei confronti di un gruppo di avversari molto qualificato, piazzando una miglior misura (nei soli quattro lanci a disposizione da regolamento di coppa) di 78,67. Il lancio buono è il secondo, preceduto da un 77,80 e seguito da due nulli; circa un metro meno dello stagionale di 79,74, ma abbastanza per salire sul gradino più alto del podio e - soprattutto - per portare a casa otto punti pesanti. Charfreitag è secondo con 76,94, Zagornyi terzo con 75,73. Missione compiuta per il lanciatore di Pietrasanta, quasi per Fabio Cerutti nei 100 metri. Il piemontese non è rapidissimo allo sparo (0.168), ed è anche troppo lontano (sesta corsia) dal cuore dell'azione, ovvero dal confronto tra il portoghese Francis Obikwelu e il britannico Tyrone Edgar, nelle prime due corsie: Obikwelu chiude alla grande, con un 10.09 sporcato solo da una bava di vento oltre il limite (+2.2 m/s), ma sicuramente di grande sostanza; Edgar fa 10.16, Cerutti si ferma a 10.27, ed il suo terzo posto consegna alle Fiamme Gialle l'ebbrezza momentanea del primato in classifica. Tra le donne, si fa apprezzare Rita De Cesaris, quarta in 11.70 (+1.8), in scia alla spagnola Murillo (11.43). Si fa notare intanto nel lungo l'inglese Chris Tomlinson, che vince la prova con un buon 8,15 (+1.6 m/s).

A metà pomeriggio, arriva il turno di Elisa Cusma, la numero uno in casa Esercito. La modenese è brava ad arrendersi solo alla plurititolata marocchina Benhassi, che la precede sul traguardo degli 800 metri grazie ad una retta finale solo un pizzico più convinta (2:01.97 il tempo della vincitrice, 2:02.21 quello dell'azzurra). La Cusma si fa portare nel primo giro, passando a condurre al suono della campana (1:01.37); la posizione di testa è mantenuta fino all'ingresso nel rettilineo finale, laddove la gara prende la strada già descritta. I 1500 metri maschili vanno come da copione, con Rui Silva a vestire i panni del gatto in mezzo ad una selva di topolini. L'andatura è poco più che turistica in avvio, e Cosimo Caliandro sembra seguire il ritmo, nelle posizioni di testa, senza affanno. Tutto procede senza sussulti fino alla campana, quando le polveri vengono accese, e quelle del pugliese si rivelano fin troppo inumidite; anzi, nel finale Caliandro è bravo a limitare i danni, recuperando una posizione praticamente davanti alle fotocellule; Silva vince in 3:48.14, Caliandro è quarto in 3:49.36.

Va ancor peggio, inaspettatamente, quando in pista scende Claudio Licciardello. Relegato in ottava corsia, senza punti di riferimento davanti, il catanese non aggredisce la corsa come di consueto, ma sembra galleggiare per trecento metri in attesa dell'arrivo degli avversari. All'ingresso nel rettilineo finale si trova appena dietro il britannico Yusuf, ma si spegne con il succedersi degli appoggi, fino ad alzare completamente il piede dal gas nei 20 metri finali. Risultato, quarto posto con un modesto 47.39, vittoria a Yusef in 46.68. Segnale che forse i problemi fisici di inizio primavera sono lontani dall'essere risolti. Nel giro di pista donne la russa Olga Nazarova non si danna più di tanto per imporsi: le basta un normalissimo 52.98, con Chiara Bazzoni quarta in 54.04. Il risultato lancia però le militari sul podio parziale, dietro Luch Mosca e Valencia.

Sulla pista, è di grande livello tecnico la prova dei 3000 metri donne. La vince la russa Alminova, dopo un lungo duello con la turca Elva Abeylegesse, in 8:40.63 (8:41.85 per la Abeylegesse). Ritmi fuori dalla portata di Federica Dal Ri, quinta con un 9:11.68 comunque da non disprezzare. La gara lunga al maschile - i 5000 metri - riescono a riportare un po' di ottimismo nei cuori dei finanzieri. Andrea Lalli la chiude da secondo, dopo aver seguito da vicino, per quasi quattro chilometri, le tracce del keniano Ezekiel Ngimba (maglia dei cechi del Kromeriz): 13:57.13 il tempo del vincitore, contro il 14:03.64 del molisano.

E' il prologo alla seconda impresa di giornata. La firma Elena Romagnolo, l'altra big azzurra in maglia Esercito, che vince con una strepitosa rimonta ed un caparbio finale i suoi 3000 siepi in 9:41.73. La piemontese non si scompone quando la russa Medvedeva sceglie di prendere il largo in solitaria, macinando metri di vantaggio. Rotti gli indugi poco prima di metà gara, e con tre giri strepitosi, il divario viene presto colmato, finché l'ultimo 400 metri diventa un match a due: l'italiana e la russa sono appaiate anche sull'ultima barriera, ma la Romagnolo, da quel punto in avanti, dimostra di avere decisamente una marcia in più, andando a vincere nettamente. Un prova d'autorità, che conferma quanto di buono già evidenziato a Pescara, la scorsa settimana, nella finale del Top Club Challenge.

Finale di giornata con le staffette. In quella maschile, le Fiamme Gialle (Collio, Cavallaro, Donati e Cerutti) terminano al secondo posto in 39.32, dieci centesimi dopo lo Sporting Clube de Portugal dell'infaticabile Obikwelu. Sua la frazione decisiva, contro la quale nulla può un pur positivo Fabio Cerutti. Tra le ragazze, il quartetto dell'Esercito (Gervasi, De Cesaris, Paoletta, Bazzoni) finisce al quarto posto, in 45.35, con il Valencia Tierra y Mar, trascinato da Glory Alozie, che si impone in 44.74.

La classifica maschile al termine della prima giornata vede i portoghesi dello Sporting al comando (59 punti), davanti ad un Luch meno corazzato del solito (57) e alle Fiamme Gialle (52), che si ritrovano ancora sul podio nonostante alcune chiare cadute lungo il percorso. L'Esercito, tra le donne, è quinto, con 43 punti, a sole tre lunghezze dal podio, e con il Luch Mosca (66 punti, 14 di vantaggio sul Valencia, secondo) praticamente già con la coppa in valigia. Domani seconda e conclusiva giornata di gare.

m.s.

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