Ciclone Martinez, record in qualificazione: 14,81!



Si abbatte sul BSA di Budapest un tornado azzurro, di nome Magdelin Martinez. Un solo salto in qualificazione (peraltro anche abbastanza imperfetto nelle fasi finali della rincorsa), è bastato all'azzurra per staccare il biglietto per la finale di domani, e soprattutto siglare il nuovo record italiano della specialità; 14,81, la cifra apparsa sul tabellone dell'impianto ungherese, mezzo metro oltre il limite d'ammissione, diciannove centimetri più un la del vecchio record, che lei stessa aveva messo a segno a Karlsruhe, il 15 febbraio di quest'anno. E al limite outdoor, il 14,90 che le regalò il bronzo mondiale a Parigi lo scorso agosto, mancano solo nove centimetri. "In verità - racconta la Martinez - non ho spinto al massimo, e ho tagliato molto gli ultimi due appoggi della rincorsa perché...non volevo fare nullo, ed essere quindi costretta a saltare ancora! Sì, volevo andarmene subito, cominciare a caricarmi per la finale di domani. Ed è stato meglio che non sia arrivata ai 15 metri in qualificazione, non sarebbe servito a nulla. Sto bene, l'avevo detto, le sensazioni che vengono dall'allenamento sono eccellenti, e in realtà io, lo ripeto, questi mondiali non li ho preparati. Ho fatto una sola settimana di scarico, fino a dieci giorni fa lavoravo a pieno regime. La pedana mi piace, si addice molto alle mie caratteristiche, ha tempi di risposta che facilitano le atlete non velocissime nell'azione come me. Le altre? Ma la Lebedeva non ha nemmeno chiuso il salto...la finale sarà una grande gara". La misura della Martinez è la migliore delle qualificazioni - almeno, dopo il primo turno; sta per cominciare il secondo, con in gara Simona La Mantia -, davanti al 14,71 della russa Lebedeva, la favorita numero uno, e al 14,57 (record continentale) della cubana Mabel Gay. m.s.
Nella foto, Magdelin Martinez nel salto record (Omega/FIDAL)




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