Cadetti: vola il Veneto, vince la Lombardia



A voler essere "politicamente corretti", prima di ogni altra cosa si dovrebbe dar credito alla compattezza della rappresentativa lombarda, che alla fine ha vinto la "Kinder+Sport Cup": era questo il trofeo in palio nel Campionato Italiano per Regioni, al quale si deve la ragione di nascita e di crescita della rassegna tricolore riservata alla categoria cadetti.
Ma - che piaccia o no - quello che ha costituito il filo conduttore di tre splendide giornate romane, sono state le imprese individuali dei protagonisti. Individuali, ma anche di gruppo o di settore: ad esempio il tentativo di poker dei mezzofondisti trevigiani seguiti a Mogliano da Faouzi Lahbi o lo straordinario miglioramento del quartetto veneto della 4x100 maschile - temi dei quali ci occuperemo tra breve - o anche le nuove MPN di categorie ottenute ieri da Davide Re sui 300 e dalla giavellottista cremonese Roberta Molardi. nonchè oggi da Daria Derkach nel pentathlon. Anche se l'eccezionale punteggio messo a segno dalla ragazza ucraina di stanza a Salerno non è formalmente inseribile nell'albo d'oro federale.
Dal punto di vista tecnico e statistico, questo incredibile, mostruoso 42"32 della staffetta del Veneto è quella che ha stimolato più di ogni altro risultato la nostra naturale curiosità statistica. Abbiamo cercato e indagato, ma non è facile avere termini di confronto a livello internazionale: un po' perchè in questa fascia di età alcune federazioni inseriscono nel programma altri tipi di staffetta, un po' perchè in quasi tutti gli albi d'oro delle varie federazioni sono per lo più inserite rappresentative di società (con risultati generalmente oltre i 44") e comunque anche perchè altri paralleli possono essere inficiati dalla diversa composizione delle categorie nei vari Paesi. Con il beneficio d'inventario, ci piace quindi comparare la prestazione ottenuta all'Olimpico da Nicolò Artuso, Alessandro Pino, Tiziano Cecchetti e Giovanni Galbieri con quattro altri risultati che siamo riusciti a rintracciare e di cui andiamo a riferire. Intanto il 41"77 della Nazionale australiana U.16 di Canberra '88: la formazione non è specificata nelle nostre fonti ed è probabile che fossero stati schierati ragazzi al limite dei 15 anni, ma non nell'accezione usata da noi (chi compie quell'età nel corso della stagione) bensì in quella di tradizione anglo-sassone, con riferimento all'età effettiva (chi non aveva ancora compiuto i 16 anni al momento della competizione). A maggior ragione per la particolare impostazione data al calendario della stagione australe, che va da settembre ad aprile. Vi è poi un 42"42 rintracciato nell'ultimo annuario della DDR - quello del 1989 - ottenuto da una formazione della Dynamo Berlino nel 1986: ma anche qui, pur essendo la categoria denominata AK M15, la formazione era mista di 15enni e 16enni e non "under 16" secondo la nostra accezione delle categorie. Tra i primati scolastici britannici U.15, dove invece è probabile che siano stati utilizzati più che altro i 14enni o i 13enni, il termine di riferimento è il 43"51 delle Surrey Schools, ottenuto a Birmingham nel 2005. Infine, nella categoria Youth della federazione americana - comprendente ragazzi di 13 e 14 anni - il miglior risultato di sempre appartiene alla formazione della Florida Elite che corse in 43"25 nel 2003 (mentre nella categoria superiore vengono schierati ragazzi di 15 e 16 anni: ma si va su ben più alti livelli).
Questo è quanto: attendiamo magari altre indicazioni sull'argomento dagli appassionati.
Merita a questo punto la dovuta considerazione anche il risultato ottenuto da Daria Derkach nel pentathlon. Sulla ragazza ucraina residente in provincia di Salerno abbiamo scritto molto in questi giorni e non ci ripetiamo: come pure sulle implicazioni sociali e regolamentari della sua presenza in un Campionato Italiano. Certo è che i 4.648 punti sommati da Daria costituiscono una grandissima prestazione: dolcissima all'apparenza, la ragazza ha messo in mostra una "cattiveria" agonistica con pochi eguali e non ha fatto sconti a nessuno. Con la necessaria freddezza del tecnico, papà Serhiy notava - dopo la conclusione della gara - che Daria aveva lasciato qualche punto nell'alto e ne aveva messi in cascina molti di più del preventivato nel giavellotto. Fatto sta che i suoi parziali le avrebbero consentito di vincere in questa rassegna gli 80hs (11"71) e il lungo (5.67), oltre che di guadagnare il podio nel giavellotto (40.72 valeva il 3° posto dietro Molardi e Clean). A completare, 1.54 nell'alto e 1'45"13 nei 600, sulla scia della trentina Baldessari, lanciata in una disperata rimonta dopo aver concluso la quarta prova con un ritardo di 600 punti sulla rivale.
Per il resto ci piace segnalare la vittoria nel pentathlon maschile di Davide Spigarolo: in particolare perchè il vicentino è stato premiato sul podio dalla mamma Gabriella Dorio, campionessa olimpica dei 1500 metri a Los Angeles '84.
Ma, sul piano strettamente tecnico, l'altro tema della rassegna dell'Olimpico era il tentativo di en-plein nelle gare di mezzofondo da parte degli atleti seguiti da Faouzi Lahbi. Un po' di nostalgia per il bravo tecnico marocchino, che su questa pista era stato 5° ai Mondiali di Roma '87 nella finale degli 800 metri vinta dal kenyano Billy Konchellah. Il poker non è riuscito: dopo Mekonen Magoga e Beatrice Mazzer, vincitori ieri in due spettacolari prove dei 2000 metri, la serie positiva si è interrotta stamattina nei 1000 metri maschili: onore naturalmente al romano Matteo Orlandi, pupillo del maestro frascatano Sandro Di Paola, ma sull'esito ha anche pesato un contatto proibito intervenuto nell'ultima curva tra il veneto Braga e il lombardo Rachik. Probabilmente non sarebbe mutato l'esito finale: resta il fatto che Luca Braga - caduto rovinosamente nell'occasione - si presentava con il compagno di allenamento Stefano Ghenda (poi finito secondo, alle spalle di Orlandi) nel ristretto novero dei favoriti. Subito dopo è ritornato il sorriso nella curva del Veneto grazie al successo di Serena Mariotto nella prova femminile del chilometro: e la trevigiana di San Biagio da tre mesi si allena con il gruppo di Lahbi a Mogliano.

CADETTI E ALLIEVI IN TELEVISIONE - Definito l'orario di trasmissione televisiva su Rai Sport Più delle sintesi dei campionati Italiani Allievi di Rieti e dei Campionati Italiani Cadetti di Roma. La rassegna Allievi sarà trasmessa martedì 14 ottobre dalle 13.30 alle 14, con replica sabato 18 dale 9.50 alle 10.20. I Campionati Cadetti troveranno invece spazio sabato 18 dalle 9.20 alle 9.50, con replica prevista domenica 19 dalle 9.20 alle 9.50.

KINDER+SPORT CUP (classifica combinata): 1.Lombardia 594.5, 2.Veneto 581, 3.Lazio 514

I PODI DEI CAMPIONATI (terza giornata)

Cadetti: 1000m: 1.Orlandi (laz) 2'36"79, 2.Ghenda 2'38"51, 3.Pastore 2'38"81; Alto: 1.Piccoli (ven) 1.96, 2.Coronica 1.90, 3.Ferretti 1.88; Peso: 1.Grotti (tos) 16.49, 2.Pizzi 16.29, 3.Laudante 14.95; Giavellotto: 1.Castellan (ven) 55.85, 2.Bettinelli 54.07, 3.Giorgi 52.75; Pentathlon: 1.Spigarolo (ven) 3.682, 2.Padula 3.415, 3.Squadroni 3.288; 4x100m: 1.Veneto (Artuso, Pino, Cecchetti, Galbieri) 42"32 (MPN cadetti, prec. 43"53 Lombardia, Ravenna 14/10/07), 2.Lombardia 43"92, 3.Liguria 44"43; classifica maschile: 1.veneto 311, 2.Lombardia 292.5, 3.Lazio 273.
Cadette: 1000m: 1.Mariotto (ven) 3'07"68, 2.Merlo 3'08"27, 3.Pigolotti 3'09"04; Disco: 1.Centofanti (mar) 34.79, 2.Barbazza 31.40, 3.Tognaccini 29.99; Pentathlon: 1.Derkach (cam) 4.648, 2.Baldessari 4.117, 3.Agugiaro 3.928; 4x100m: 1.Toscana (Siragusa, Volani, Bongiorni, Visibelli) 48"24, 2.Emilia-Romagna 48"41, 3.Friuli-Venezia Giulia 48"76; classifica femminile: 1.Lombardia 302, 2.Friuli-Venezia Giulia 284, 3.Veneto 270.

nelle foto (Claudio Petrucci/fotosports.it per Ufficio Stampa Fidal): la vincitrice del pentathlon, Daria Derkach, ed il quartetto del Veneto neo-primatista della staffetta 4x100 metri.

File allegati:
- LA PAGINA DEI CAMPIONATI



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