Bronzo della Gabrielli agli EuroJunior di Kaunas



A volte il dolce ti viene servito dopo, molto dopo l’ultima portata di un pranzo lungo un giorno. A servirlo all’atletica italiana e` Martina Gabrielli, marciatrice della Camelot, che ha iniziato a muovere i primi tacco e punta in prima media, in eta’ piu’ che scolastica, a Caravaggio. A servire la prima, e si spera non ultima medaglia italiana di questa edizione dei Campionati d’Europa Juniores e` Martina, che si e` migliorata di un’infinita` in gara chiudendo col nuovo primato italiano junior di 46:38.53 (aveva 50:10.9!), e la Marcia con la emme maiuscola, quella che si autodetermina nella corretta esecuzione del gesto tecnico. La vincitrice al traguardo, la russa Yelena Ladanova, aveva staccato a 200 metri dall’arrivo la connazionale Sokolova dopo una interminabile fuga a due, per finire sotto lo sguardo allibito dell’intero stadio con una inutile, incosciente ed improbabile esibizione di arrivo sprintato. La squalifica della russa e` arrivata improvvisamente, ed il gia` straordinario quarto posto di Martina Gabrielli si e` trasformato in una incredibile medaglia di bronzo, la settantanovesima della storia della nazionale italiana junior nella massima rassegna continentale, la prima nella storia della marcia italiana femminile al limite dei venti anni. L’oro viene assegnato a Vera Sokolova con 43:11.34, l`argento a Olga Mikhaylova con 45:31.49. Alla Gabrielli il bronzo che d`un colpo porta a 46:38.53 il primato italiano junior di Annarita Sidoti, 47 :57.9, risalente a diciassette anni fa (Messina, 22 ottobre 1988). Licciardello out, in finale Alesiani, Salvagno e Scarpellini Il dolce e l'amaro vanno di pari passo nel pomeriggio lituano della nazionale italiana juniores. A materializzarsi sotto forma di delusione e` l'inattesa eliminazione di Claudio Licciardello nelle semifinali dei 400 metri. Il primatista italiano junior, atteso ad una finale con fondate possibilitą di raggiungere la zona-podio, ha mancato l'obiettivo nella sorpresa generale. Le note liete arrivano dalla velocità femminile, grazie alle finali centrate da Maria Aurora Salvagno, la sesta azzurra a centrare una finale dei cento metri nella storia dei Campionati Europei Juniores, da Vamessa Alesiani e da Elena Scarpellini. Ancora soddisfazioni dagli ottocento metri maschili, con il duo Zanchi-Riffeser che ha ottenuto il "pass" per le semifinali di domani con grande autorevolezza. Ora la cronaca. Emozione annunciata nella seconda semifinale dei 400 metri maschili, dove e` impegnato Claudio Licciardello. Il catanese parte in quinta corsia in una specie di finale anticipata, dove sono capitati, in base ai tempi registrati nelle batterie, i piu` forti. Un avvio non tra i pił veloci e un recupero troppo affrettato nella prima metą della gara hanno portato l'azzurro in zona-finale fino all'ingresso in rettilineo. Ai 350 metri la lunga figura del russo Sigalovskiy, in settima corsia, affianca Licciardello che non trova pił le energie per rintuzzare la rimonta e perde la finale per soli quattro centesimi. Per Licciardello 47"15, per il russo il personale in 47"14. In finale vanno Rooney, Kozlowski ed il croato Vincek. L'azzurro non nasconde l'amarezza e la delusione: "Sento di essere arrivato troppo forte ai duecento; il russo mi ha ripreso, ho provato a trovare la forza per non essere superato." A Kaunas torna il sole, senza equivoci sotto forma di nubi dispettose, e risplendono in pista anche i due azzurri impegnati nelle batterie degli 800 metri. Prima Paolo Zanchi nella seconda serie, poi Lukas Rifesser nell'ultima delle quattro quattro previste, hanno dominato con sicurezza garantendosi l'accesso alle semifinali, in programma domani pomeriggio alle 17.30 Per Zanchi anche il primato personale in 1'50"22, per Rifesser un ottimo allungo a metą gara ed il controllo assoluto della situazione in rettilineo, con chiusura in 1'51"29. Le sprinters, ora: Claudia Pacini corre nella seconda semifinale e chiude terza in 12"10 contro un fastidioso vento contrario di -0.9 m/s. Nella terza delle semifinali si e` comportata molto bene Maria Aurora Salvagno, distesasi dopo i primi appoggi ed ancora in testa ai 65 metri nonostante la prima corsia con punti di riferimento soltanto ad interno pista. Negli ultimi trenta metri la velocista del CUS Sassari viene rimontata dalla cipriota Artymata, che vince in 11"75, dalla polacca Jeschke e dalla tedesca Boerner, ma chiude ad un centesimo da quest'ultima in 11"90 e si garantisce l'accesso in finale, vincendo il duello a distanza con la britannica Thomas, 11"90 nella prima semifinale, e beffata per un pugno di millesimi. Attesa ed agitazione nel clan azzurro per il verdetto ufficiale degli accessi alla finale, sette qualificate certe ed il duo Salvagno-Thomas a giocarsi l'ultima delle otto corsie della finale. Arriva l'okay dei risultati definitivi per l'azzurra, e c'e` posto solo per gli abbracci e la soddisfazione. La Salvagno ha corso con un vento contrario di 1,1 m/s, e le cifre dicono che disputera` la finale in una corsia esterna, ma anche che la quarta del lotto dista solo otto centesimi di secondo. Semifinali dei cento metri maschili, due serie, con Daniel Panza nella seconda: prima sessione con 2,9 metri di vento in faccia e doppietta inglese, ad opera del nerissimo Williamson (10"52) e del pallido Pickering (10"59). Daniel Panza, al debutto azzurro e bravissimo nell'approdare in semifinale, reagisce svelto allo sparo in 0.150 (secondo tempo di reazione) e migliora la prestazione cronometrica della mattinata con 10"83, ma non puo` evitare l'ottavo posto. Fotocopia inglese per la vittoria con 10"52, autore Alex Nelson, che proviene dalla zona-medaglie di Marrakech (argento). Nel lancio del peso si registrano le eliminazioni di Eugenio Mannucci e Marco Carlini: il viterbese entra in gara con un nullo, poi piazza un 17,76 e chiude senza incrementare la misura precedente con un lancio da 17,32. Mannucci conclude con il diciassettesimo posto nella classifica combinata. Ultima misura utile per la finale: 17,99. Marco Carlini ha infilato un lancio nullo tra le misure di 14,56 e 14,89. Qualificazioni del salto triplo con Vanessa Alesiani in pedana: brivido per il nullo iniziale e qualificazione alla finale conquistata senza bisogno di ricorrere agli eventuali ripescaggi grazie al secondo salto di 12,92 (il limite era fissato a 12,85), sfruttando una buona rincorsa e una soddisfacente esecuzione del salto, nonché 2,5 metri di vento a favore. L'azzurra va in finale con la settima misura di qualificazione: la migliore del lotto e` stata l'ucraina Dyachenko con 13,89, una quarantina di centimetri sulle avversarie. Elena Scarpellini si è comportata benissimo belle qualificazioni del salto con l'asta: pulita a 3,60, 3,75 e 3,85, e gran 3,95 alla seconda prova che le ha garantito qualificazione alla finale e primato personale eguagliato. Per lei obiettivo centrato con grande personalitą, e seconda finale europea per un'azzurra dopo l'esperienza di Pamela Azzolini nel 2001. Ora le altre finali della prima giornata, dove non erano impegnati atleti azzurri: il titolo continentale dei diecimila metri e` andato al turco Ozturk, primo anno da junior, che in 30'10"60 ha stabilito il nuovo primato personale. La Turchia porta un altro specialista sul podio dei 10 chilometri su pista dopo il bronzo di Kara a grosseto nel 2001. Argento al bielorusso Rogovtsev e bronzo allo spagnolo Gazapo. Nel decathlon, dopo la prima giornata, e` largamente in testa il bielorusso Krauchanks, campione mondiale lo scorso anno a Grosseto. Il lancio del peso femminile non ha riservato sorprese, laureando la tedesca Hinrichs del titolo europeo con un lancio di 17,55, mondiale stagionale juniores. L'argento e` stato conquistato dalla russa Tarasova con 16,53 ed il bronzo dalla polacca Sobieszek con 16,24. Marco Buccellato Nelle due foto: l`arrivo di Martina Gabrielli e la qualificazione di Elena Scarpellini (foto Omega/Colombo) File allegati:
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