Azzurrini secondi con 4 primati

02 Marzo 2013

Ad Ancona, record per i mezzofondisti juniores Emilio Perco (1:49.58) e Federica Del Buono (4:21.91), 4x200 maschile (1:26.85) e l'allieva Noemi Stella nella marcia (13:25.27)

di FIDAL

Quattro primati di categoria e nove successi parziali per lanciare la stagione delle rappresentative giovanili azzurre attese in estate dai Mondiali allievi di Donetsk e dagli Europei juniores di Rieti: oggi, in occasione del Triangolare Internazionale di Ancona la giovane Italia del neo-DT Stefano Baldini tiene testa ai tedeschi, arriva a pari punti con la Francia in campo maschile e la batte nella classifica femminile. Tra i protagonisti della bella prestazione collettiva, i nuovi primatisti italiani: nella lista juniores entrano EmilioPerco 1:49.58 negli 800 metri, ancora Federica Del Buono, scesa a 4:21.91 nei 1500 metri ed il quartetto della 4x200, 1:26.85 lanciato da un’eccellente frazione di “Fausto” Desalu (21.2), mentre cade anche il limite allieve dei 3000 metri di marcia per mano della giovanissima Noemi Stella (13:25.27). Al Banca Marche Palas, i successi individuali, come detto nove in totale, arrivano in campo maschile con Desalu (60m, 6.81 e 6.85 nelle due prove in programma), Francesco Conti (48.90 sui 400m), il nuovo primatista Emilio Perco sugli 800 metri e la staffetta, Vito Minei nei 5000m di marcia (20:20.19), mentre tra le donne vincono, oltre a Del Buono e Stella, anche Lucia Pasquale (55.56 sui 400m), Ottavia Cestonaro nel triplo (13,12). Cade una pioggia di primati personali e si conferma il nome nuovo del lungo, Marcel Jacobs, secondo con 7,69 in una gara di altissimo livello. Nel triangolare di lanci invernali all’aperto, tre vittorie parziali per gli azzurri (U20+U23) grazie ai discoboli Eduardo Albertazzi, il giovane tricolore assoluto autore di un notevole 62,39 vicino al primato personale, ed Ilaria Marchetti (53,89) e alla martellista Elisa Magni (58,21). Classifiche complessive: (indoor) Germania 193, Italia 169, Francia 164; (lanci lunghi) Germania 1042.36, Italia 990.27, Francia 985.40.

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LA CRONACA delle GARE

4x200m M – E qui i ragazzi si permettono di chiudere veramente con il punto esclamativo: lasciate dietro Francia e Germania a suon di nuovo primato italiano, 1’26”85, stracciato l’1’27”67 del quartetto azzurro che l’aveva stabilito sul vecchio anello del Palafiera nientemeno che il 30 gennaio 1988. Un primato venerando, che comincia a cadere sotto i colpi sacrileghi di “Faustino” Desalu, 21”2 nella prima frazione, mettendosi dietro anche il vincitore della prova individuale Zeze. Poi completano l’opera Vincenzo Vigliotti (21”8), Jonatan Capuano (22”0) ed Enrico Nobili (21”8).  

4x200m F – Le speranze azzurre di attentare al primato nazionale si infrangono già al primo cambio, dopo una bella frazione di Johanelis Herrera che però consegna il testimone a Micaela Moroni praticamente sulla schiena: impossibile – e anche inutile – stabilire delle responsabilità, fatto sta che le altre formazioni si involano a giocarsi il successo mentre le azzurre devono accontentarsi di dignitosissime frazioni individuali per produrre un tempo, 1’40”28, che lascia solo l’amaro in bocca.

Alto M – Benchè presente, il vice.iridato di Barcellona Falk Wendrich non si presenta in pedana e viene rimpiazzato da Nopper: alla resa dei conti la vittoria se la contendono il francese Joris Chapon e il campione italiano Eugenio Meloni, con il sardo gravato di troppi errori nel corso della sua progressione: che tuttavia l’ha portato a provare con una certa determinazione il nuovo limite personale a 2.16. In archivio anche la prova da matricola per il giovanissimo livornese Filippo Lari: 2.00, ma tutto fa esperienza.

Asta F – Gara inferiore alle attese, considerati i valori tecnici di partenza: una protagonista come Roberta Bruni non manca solo alle azzurre, ma alla competizione nel suo complesso. Anche perché la romana Sonia Malavisi si dimostra purtroppo in calando di condizione rispetto alla fantastica prova degli Assoluti.

1500m M – Gaetan Manceaux è il netto favorito e scherza addirittura con gli avversari: in realtà poytrebbe vincere con qualsiasi tattica, ma preferisce andar via di buona lena. Sono ritmi nonb facilmente sostenibili dalla coppia azzurra: l’abruzzese Federico Gasbarri ce la fa a dare una spazzolata al suo limite personale indoor e scende a 3’56”84, mentre il debuttante fiorentino Matteo D’Intino – praticamente arrivato da poche settimane a competere a livello nazionale – si dimostra ancora troppo acerbo.

1500m F – Federica Del Buono ci prende gusto: la figlia d’arte vicentina replica quasi alla perfezione l’interpretazione solitaria del record ottenuto ai Giovanili di una settimana fa, solo che stavolta fa due secondi meglio (4’21”91). E’ una cavalcata solitaria, con passaggi da 68”6 – 2’19”2 – 2’54”3 e 3’29”8. Impresa non banale, perché qui si trattava di dare la paga a una tedesca tutt’altra che malleabile come Carolin Kritzel. Purtroppo non sfrutta il treno Giulia Aprile, la siracusana di Augusta trasferitasi a Firenze.

800m M – Quello che non era riuscito ai Tricolori giovanili si realizza abbastanza puntualmente quando la posta si alza: la maturità raggiunta da Emilio Perco lo rende ormai consistente e questo primato italiano juniores, 1’49”58, tolto al sardo Davide Cadoni (1’49”85 nel lontano ’92), è un’ulteriore iniezione di fiducia per il feltrino. Emilio sta unendo eleganza ed efficacia dal punto di vista tattico, visto che non era facile impostare la gara con ritmi così veloci (52”3 a metà gara) e al tempo stesso tenere a bada avversari del calibro del tedesco Patrick Zwicker (1’49”74, in possesso di un personale da 1’49”56). Ottimo anche l’emiliano Guerrieri, per lui personale a 1’52”53.

800m F – L’esito a sorpresa della passata edizione a Val-de-Reuil deve aver fatto alzare le antenne ai tecnici francesi e tedeschi: stavolta tengono d’occhio Eleonora Vandi e c’è da dire che la pesarese ha probabilmente pagato anche il malanno di stagione patito nella settimana degli Assoluti. Le due azzurre, sorprese alla campana (65”9), provano a rientrare ma non chiudono il gap e così finiscono in coda al gruppo con tempi nemmeno disprezzabili (Vandi 2’11”16, Pento 2’11”19).

Marcia 3000m F – Quasi un formale atto di successione tra Anna Clemente e Noemi Stella, entrambe esponenti della scuola targata Don Milani che sta dominando la marcia italiana giovanile nell’ultimo decennio: in realtà la capitana azzurra deve inchinarsi alla maggior brillantezza della giovanissima compagna di allenamento (passaggi da 4’20”9 e 8’53”9), che le sottrae il primato italiano allieve con 13’25”27 (precedente 13’27”31, che l’ex olimpionica giovanile siglò sullo stesso anello nel triangolare del 2010). Per il talento pugliese arriva anche la terza prestazione juniores di sempre, dopo Antonella Palmisano ed Elisa Rigaudo. In ogni caso Anna Clemente (13’46”94) completa una doppietta che fa morale e classifica.

Triplo F – Le credenziali della coppia azzurra sono solidissime: Ottavia Cestonaro e Francesca Lanciano possono competere praticamente in qualunque contesto giovanile con ambizioni di successo. Quindi la doppietta non è di quelle che possono stupire: ma il fatto curioso è che si inverte la classifica dei Tricolori e anche il canovaccio interpretato dalle nostre ragazze, visto che la vicentina prende la testa all’ultimo salto superando la salentina (13.12 contro 13.07).

200m M – Atteso anche dalla pedana del lungo, Mickael-Meba Zeze si limita al compitino: un allungo che gli permette di conquistare i sette punti del successo parziale. Miglioramenti per i due ragazzi azzurri, il romano Jonatan Capuano (22”27) e il reatino Enrico Nobili (21”99): certo è che la distanza si corre ormai relativamente poco dalle nostre parti.

200m F – L’allieva tedesca Gina Luckenkerper è uno spettacolo, pur favorita dalla corsia esterna dell’anello: vola in 23”89, nuovo personale, e in estate – anche ai Mondiali di Donyetsk – ci sarà da fare i conti anche con lei. Brave le due azzurre, che danno una strapazzata al personale: soprattutto la dominicana di Verona Johanelis Herrera, che capitalizza sulla scia delle rivali più accreditate nella serie migliore (24”58).

Una distribuzione meno avveduta porta la perugina nata in Guinea – e ora residente in Francia – Micaela Moroni a soffrire un po’ nel finale: alla resa dei conti fa 25”01, meglio del recentissimo 25”09 Oltralpe e porta punti alla causa azzurra.

60m M (prova B) – Anche questo start non è perfetto per Desalu e il tedesco Koelsch, più rapido in avvio, riesce a resistere al suo ritorno: in ogni caso l’azzurro di Casalmaggiore aveva messo in carniere un bel vantaggio nella prima uscita e l’aggregato lo premia. Ancora un miglioramento per Giacomo Isolano, 6”88: e vale il terzo posto, insperato francamente, nella classifica complessiva che assegna i punti.

60m F (prova B) – Stavolta Alexandra Burghardt rischia parecchio, vista l’ottima partenza della francese Stella Akakpo: solo un centesimo divide le reginette della velocità (7”40 a 7”41) e comunque la tedesca ha la meglio nella classifica aggregata delle due prove. In casa azzurra bel personale di Sabrina Galimberti (7”70).

60hs F (prova B) – Esito speculare rispetto alla prima prova: Hofmann su tutte, le azzurre migliorano di qualcosa, soprattutto Maria Paniz che precede sul filo Giada Carmassi (8”75 a 8”76)

60hs M (prova B) – Si ripete il duello della prima prova: ma nell’occasione Sedecias precede Perini di un solo centesimo (7”85 contro 7”86): ottima prova di Davide De Marchi, che scende per la prima volta sotto gli otto secondi (7”95).

Martello M – Si chiude il triangolare di lanci lunghi in esterna: Quentin Bigot è sicuramente il più accreditato del lotto e non ha neanche bisogno di dare fondo alle sue risorse per conquistare il successo parziale. Gli azzurri si difendono con una certa convinzione, ma non sono brillantissimi rispetto ai loro limiti personali: comunque un ottimo debutto per il giovanissimo romano Tiziano Di Blasio (allievo al primo anno, 61.70 con l’attrezzo degli juniores).

400m M – “Pollicino” Conti dà spettacolo contro il gigantone tedesco Rico Thraenert: lo segue come un ombra sul rettilineo opposto, poi lo passa con un’agilità fantastica. Intanto il ragazzo emiliano riscrive il personale al coperto, 48”90, ma c’è curiosità per rivederlo anche all’aperto. Audace, ma tatticamente pericolosa, la condotta del bergamasco Niccolò Ghilardi nella serie minore: si lancia al galoppo, poi subisce il ritorno degli avversari e deve lanciare il cuore oltre l’ostacolo per evitare almeno l’ultimo posto. Comunque una bella dimostrazione di attaccamento ai colori.

400m F – Che doppietta! Anche a voler scomodare tutti gli annuari, non sarebbe facile trovare un precedente di questo tipo nei confronti con Germania e Francia: la condotta coraggiosa delle azzurre paga in pieno, anche se poi la distribuzione non è ideale per ritoccare i rispettivi personali. E comunque Lucia Pasquale (55”56) ed Irene Morelli (56”13), non ci arrivano poi così lontane.

Asta M – Il romano Alessandro Sinno eguaglia il personale degli Assoluti (5.10 alla prima) e questo è un grande merito, visto il line-up di questa gara: il transalpino Alex Chapelle ricorderà questa giornata al Banca Marche Palas per il miglioramento a 5.35, gran misura per la categoria. Anche l’altro azzurro Luca Peggion combatte soprattutto con i suoi limiti, ma non riesce a vincere la sua battaglia.

Triplo M – In pedana c’è Jean-Noel Cretinoir, uno degli interpreti più accreditati delle ultime stagioni giovanili: il francese mette insieme ben quattro salti oltre i 16 metri con un top di 16.34. In casa azzurra manca il campione nazionale Lorenza Dallavalle e la difesa di Edoardo Accetta è senz’altro onorevole (15.16, molto vicino al recentissimo personale): troppo scomposta l’azione del bergamasco Andrea Rossi che non può evitare l’ultimo posto, decisamente lontano dalla prestazione dell’ultima finale tricolore.

60m M (prova A) – “Fausto” Desalu si conferma una spanna sopra agli altri: in partenza magari può anche pagare qualcosa, ma il suo lanciato a questi livelli fa tutta la differenza del mondo. Ipoteca sulla vittoria finale, in attesa della seconda prova: 6”81, a 3/100 dal personale (davanti al tedesco Daniel Koelsch, 6”89). Bravo anche Giacomo Isolano, il singalese di Mondovì, che si dimostra competitivo e abbatte lo stagionale con 6”91. Per la cronaca, gli staffettisti corrono una serie extra e gli azzurri, Pettenati e Vigliotti, arrivano appaiati in 6”97.   

60m F (prova A) – Sulla carta le nostre ragazze non avrebbero speranze di inserirsi tra le avversarie: questa non è sicuramente la distanza per Francesca Scapin (qui 7”81), mentre Sabrina Galimberti ci prova fino in fondo a mettere in difficoltà la francesce Anne Macquet (7”73 contro 7”71). Una spanna sopra le altre Alexandra Burghardt (7”43 per l’argento mondiale della staffetta a Barcellona 2012). 

60hs M (prova A) – Lorenzo Perini c’è sempre quando si tratta di competere in un contesto come questo: stavolta però trova sulla sua strada l’ultimo prodotto della scuola transalpina, Benjamin Sedecias, che gli prende mezzo metro già in partenza e poi conserva il vantaggio fino all’arrivo (7”81 contro 7”87). Bravo l’altro azzurro Davide De Marchi, che toglie un centesimo al personale (8”01, per il quarto posto provvisorio).

60hs F (prova A) – Esce subito di gara la francese Heloise Kane, che si disunisce sulla seconda barriera, e la scena è tutta per Franziska Hofmann, la tedesca che lo scorso anno sfiorò il podio mondiale a Barcellona. Le azzurre, Giada Carmassi (8”72) e Maria Paniz 8”80), inseguono invano le avversarie.

Martello F – Dopo le due gare del disco, i lanci azzurri continuano la rimonta grazie al successo di Elisa Magni nel martello: qui la misura vincente ha un significato più relativo, 58.21, ma il confronto con due scuole accreditate come la tedesca e la francese non può essere sminuito. Molto concentrata, nel suo debutto azzurro, la giovanissima piemontese di origini zairesi Lucia Prinetti Anzalapaya, miglioratasi a 52.47 con l’attrezzo dei grandi. Invece non riesce a trovare la misura dei suoi lanci Giulia Rossetti: pur dotata di più solida esperienza internazionale, la piacentina resta sotto i 50 metri. Purtroppo non basta per provare ad evitare l’ultimo posto nella classifica femminile a squadre.

Lungo F – Anche qui c’è un’atleta di classe mondiale come Maryse Luzolo, che a Lille 2011 rivaleggiò con l’azzurra Anastassia Angioi per il podio mondiale allieve: la colored di Francoforte manda a referto un 6.34 di buona caratura ma ha di che rammaricarsi per alcuni nulli marginali molto più lunghi. Bravissime le azzurrine, due allieve di ottime prospettive come Benedetta Cuneo e Giulia Sprtoletti: mentre però l’aretina non riesce del tutto a confermarsi sugli ottimi standard dei Tricolori (qualche problema di rincorsa), la lombarda salta 6.11 e si installa al sesto posto nella lista allieve all time. Peccato solo che l’altra tedesca Anika Gaertz la scalzi dalla piazza d’onore in classifica proprio all’ultimo salto.  

Marcia 5000m M – La coppia azzurra Vito Minei e Francesco Fortunato, interamente a trazione pugliese, dispone senza problemi della concorrenza: un primo chilometro d’assaggio (4’21”7), poi basta un piccolo incremento del ritmo (8’35”8) per scavare un gap incolmabile. L’allievo di Tommaso Gentile, Minei, è decisamente in palla e vola al terzo passaggio in 12’38”5, mentre Fortunato comincia a faticare nonostante la saldissima seconda posizione: ma ci sta, perché la progressione del ragazzo di Laterza è assolutamente irresistibile (16’30”1 al 4° chilometro, con un parziale ben sotto i quattro minuti, chiusura in 20’20”19) e lo porta a scalzare dalla sesta posizione italiana di sempre proprio il compagno d’avventure Francesco Fortunato (qui 20’46”64 contro un miglior tempo di 20’26”00).

Peso M – Il tedesco Henning Pruefer, classe ’96 e quindi ancora allievo, è uno dei protagonisti più attesi dell’intero match: il giovanottone di Neubrandenburg aggiunge oltre un metro al suo personale con l’attrezzo da 6kg, 20.12, salendo alla seconda posizione nella lista mondiale juniores della stagione. Sarà sicuramente tra i protagonisti assoluti della rassegna iridata U18 di Donyetsk, a luglio. Tra gli azzurri, il più efficace è il debuttante italo-peruviano Gian Piero Ragonesi, che stabilisce il suo limite al coperto con 18.05 incrementando la misura ottenuta fuori classifica domenica scorsa ai Tricolori di categoria. Invece il marchigiano Lorenzo Del Gatto litiga un po’ con la pedana e resta al di sotto delle misure stagionali (17.09).

Disco M – L’ascolano Eduardo Albertazzi sente aria di casa e piazza una misura-killer già al primo lancio, 62.35: una prestazione che poi incrementa al turno successivo con 62.39 e così continua ad intaccare da molto vicino il primato della categoria promesse, detenuto fin dai primi anni ’80 da Marco Martino.

Molto bravo anche il veneto Andrea Caiaffa, che cresce con l’attrezzo degli juniores di oltre due metri fino a 55.48, mentre il ravennate Martin Pilato difende la causa azzurra in un campo di iscritti eccellente con un buon 55.27.

Alto F – Defezione per la campionessa italiana Desirée Rossit, che nell’ultimo allenamento ha subito una lieve distorsione con conseguente riposo precauzionale: al posto della poliziotta friulana conquista la prima maglia azzurra Debora Sesia. Sia la torinese, in grande progresso nel corso della stagione, sia la pratese Anna Pau superano 1.79 e poi arrivano a misurarsi alla quota del personale, 1.81, fallendo purtroppo l’obiettivo: che sarebbe stato importante in ottica collettiva- E’ quella la misura che decide la gara, tra l’allieva tedesca Sophie Frank e la transalpina Solene Gicquel (PB), figlia dell’ex primatista francese Jean-Charles Gicquel (2.33 ai suoi tempi e argento in un Europeo indoor). 

Peso F – Va a referto la prima prova del triangolare indoor e le azzurre iniziano con il piede giusto: personale al coperto centrato per Monia Cantarella (14.34, aveva 14.29 dello scorso anno) e sfiorato per la varesina Francesca Zanini, che però lo aveva già ottenuto appena una settimana fa su questa pedana ai Tricolori giovanili (13.34, contro 13.25 di oggi). Peccato solo che il successo parziale sfugga alla lanciatrice reggina per appena un centimetro, rispetto a Madlin Dossow (14.35 e comunque la tedesca è in possesso di un PB ben oltre i 15 metri). 

Disco F – Tra le protagoniste annunciate manca Shanice Craft, oggi nella categoria promesse ma più volte medagliata nelle varie rassegne giovanili (anche nel peso): e la riserva tedesca Kristin Pudenz non fa rimpiangere la titolare più di tanto. In ogni caso è azzurro il lampo che decide la gara sotto il profilo individuale: in un colpo vittoria di prestigio e nuovo personale a 53.89 per la torinese Ilaria Marchetti (doppia figlia d’arte, per conto dei due lanciatori azzurri di un passato più o meno recente, il giavellottista Vincenzo Marchetti e Renata Scaglia, anche primatista italiana del disco). Il lancio che incrementa il precedente 52.56 va in scena al secondo turno dopo un 51.77 iniziale e la serie produce un altro paio di gittate di buona caratura (52.10 e 52.40 in chiusura). Nella coppia delle juniores, un tantino al di sotto delle attese la primatista allieve Mariantonietta Basile (un massimo di 42.24), mentre è assolutamente onorevole il debutto in azzurro di Giada Andreutti, nuovo PB anche per la 18enne friulana con 41.44 al primo turno.

Giavellotto M – La fettuccia dei 60 metri resta purtroppo un miraggio per il terzetto azzurro: decisamente non il modo migliore per iniziare la stagione a livello internazionale in una specialità che fatica a trovare un interprete di valore assoluto dopo che i segni di risveglio – spesso proprio grazie a giovani marchigiani, passando da Daniele Baiocchi a Gianluca Tamberi – sono rimasti per ora senza seguito. Chi invece approfitta dell’occasione per una prestazione da urlo è il tedesco Thomas Rohler: alla prima uscita della stagione il giavellottista di Jena mette insieme una serie rimarchevole con un top da 83.26 al quinto turno (PB, aveva 80.79 lo scorso anno) e 82.37 per finire. Anche lo junior Julian Weber si migliora, e di parecchio: da 72.68 a 75.49 e la Germania prende già il largo nella classifica a squadre.

Giavellotto F – La mattinata è dedicata all’incontro di lanci lunghi invernali nell’impianto all’aperto attiguo al Banca Marche Palas. Nella prova d’apertura non tradisce le attese Kristin Hussong, già iridata giovanile della specialità a Lille 2011, ma la vittoria della tedesca (54.45 al quinto lancio) è più complicata del previsto per il buon debutto stagionale della francese Prescilla Lecurieux, leader in avvio con 54.35. Ancora una volta oltre la fettuccia dei 50 metri la promessa azzurra Sara Jemai, 50.20 contro uno stagionale di 51.77 ed un personale di 52.43: ma la prestazione della ragazza dell’Esercito – di padre tunisino – deve cedere la scena in casa Italia rispetto al grande progresso di Sara Corradin (46.79). La reggiana della Corradini Excelsior strappa l’applauso al neo-DT federale Stefano Baldini (da atleta portacolori dello stesso club di Sara), salendo da un PB di 43.75 fino alla sesta posizione nella lista allieve con l’attrezzo da 600 grammi. Non si migliora invece al debutto tra le juniores la bellunese Paola Padovan (43.87), già tricolore cadette e allieve in carriera.

ITA-FRA-GER U20 indoor

MASCHILI

60m: (A) 1.ESEOSA DESALU 6”81, 3.GIACOMO ISOLANO 6”91 PB; (extra) 1.Simone Pettenati 6”97, 2.Vincenzo Vigliotti 6”97, 5.Andrea Federici 7”11; (B) 1.Daniel Koelsch GER 6”83, 2.ESEOSA DESALU 6”85, 3.GIACOMO ISOLANO 6”88 PB; totale: 1.ESEOSA DESALU 13”66, 3.GIACOMO ISOLANO 13”79

200m: 1.Mickael-Meba Zeze FRA 21”47, 3= ENRICO NOBILI (3sA) 21”99 PB, 6.JONATAN CAPUANO (3sB) 22”27 PB

400m: 1.FRANCESCO CONTI (1sA) 48”90 PB, 5.NICOLO’ GHILARDI (2sB) 50”02

800m: 1.EMILIO PERCO 1’49”58 (RN U20, prec. 1’49”85 Davide Cadoni Genova 15/2/1992), 4.DAMIANO GUERRIERI 1’52”53 PB

1500m: 1.Gaetan Manceaux FRA 3’48”32, 5.FEDERICO GASBARRI 3’56”84 PB, 6.MATTEO D’INTINO 4’03”58

60hs: (A) 1.Benjamin Sedecias FRA 7”81, 2.LORENZO PERINI 7”87, 4.DAVIDE DE MARCHI 8”01 PB; (B) 1.Benjamin Sedecias FRA 7”85, 2.LORENZO PERINI 7”86, 4.DAVIDE DE MARCHI 7”95 PB; totale: 1.Benjamin Sedecias FRA 15”66, 2.LORENZO PERINI 15”73, 3.DAVIDE DE MARCHI 15”96 

Alto: 1.Joris Chapon FRA 2.14, 2.EUGENIO MELONI 2.14, 6.FILIPPO LARI 2.00

Asta: 1.Alex Chapelle FRA 5.35, 3.ALESSANDRO SINNO 5.10 PB, 6.LUCA PEGGION 4.60

Lungo: 1.Stephan Hartmann GER 7.71, 2.MARCEL JACOBS 7.69, 6.DALEN ILO 7.36 PB

Triplo: 1.Jean-Noel Cretinoir FRA 16.34, 4.EDOARDO ACCETTA 15.16, 6.ANDREA ROSSI 13.99

Peso: 1.Henning Pruefer GER 20.12, 4.GIAN PIERO RAGONESI 18.05 PB, 6.LORENZO DEL GATTO 17.09

marcia 5000m: 1.VITO MINEI 20’20”19 PB, 2.FRANCESCO FORTUNATO 20’46”64

4x200m: 1.Italia (Eseosa Desalu, Vincenzo Vigliotti, Jonatan Capuano, Enrico Nobili) 1’26”85 (RN U20, prec. 1’27”67 Italia Ancona 30/1/1988)

CLASSIFICA MASCHILE: 1.Germania 94, 2.Francia 89.5, 3.Italia 89.5

FEMMINILI

60m: (A) 1.Alexandra Burghardt GER 7”43, 5.SABRINA GALIMBERTI 7”73, 6.FRANCESCA SCAPIN 7”81; (B) 1.Alexandra Burghardt GER 7”40, 5.SABRINA GALIMBERTI 7”70 PB, 6.FRANCESCA SCAPIN 7”80; totale: 1.Alexandra Burghardt GER 14”83, 5.SABRINA GALIMBERTI 15”43, 6.FRANCESCA SCAPIN 15”61

200m: 1.Gina Luckenkerper GER 23”89, 3.JOHANELIS HERRERA (3sA) 24”58 PB, 5.MICAELA MORONI (2sB) 25”01 PB

400m: 1.LUCIA PASQUALE (1sA) 55”56, 2.IRENE MORELLI (1sB) 56”13

800m: 1.Christine Gess GER 2’08”78, 5.ELEONORA VANDI 2’11”16, 6.SILVIA PENTO 2’11”19

1500m: 1.FEDERICA DEL BUONO 4’21”91 (RN U20, prec. 4’23”91 Federica Del Buono Ancona 23/2/2013), 5.GIULIA APRILE 4’45”85

60hs: (A) 1.Franziska Hofmann 8”35, 4.GIADA CARMASSI 8”72, 5.MARIA PANIZ 8”80; (B) 1.Franziska Hofmann GER 8”36, 4.MARIA PANIZ 8”75, 5.GIADA CARMASSI 8”76; totale: 1.Franziska Hofmann GER 16”71, 4.GIADA CARMASSI 17”48, 5.MARIA PANIZ 17”55

Alto: 1.Sophie Frank GER 1.81, 3.ANNA PAU 1.79, 5.DEBORA SESIA 1.79

Asta: 1= Desiree Singh GER e Ninon Guillon-Romarin FRA 4.00, 3= SONIA MALAVISI 3.80, 6.ELISA MOLINAROLO 3.60

Lungo: 1.Maryse Luzolo GER 6.34, 3.GIULIA SPORTOLETTI 6.11 PB, 4.BENEDETTA CUNEO 5.93

Triplo: 1.OTTAVIA CESTONARO 13.12, 2.FRANCESCA LANCIANO 13.07

Peso: 1.Madlin Dossow GER 14.35, 2.MONIA CANTARELLA 14.34 PB, 5.SILVIA ZANINI 13.25

marcia 3000m: 1.NOEMI STELLA 13’25”27 (RN U18, prec. 13’27”31 Anna Clemente Ancona 6/3/2010), 2.ANNA CLEMENTE 13’46”94

4x200m: 1.Francia 1’38”47, 3.Italia (Johanelis Herrera, Micaela Moroni, Lucia Pasquale, Martina Buscarini) 1’40”28

CLASSIFICA FEMMINILE: 1.Germania 106.5, 2.Italia 88, 3.Francia 83.5

ITA-FRA-GER U20+U23 lanci lunghi invernali

UOMINI

Disco: 1.EDUARDO ALBERTAZZI (U23) 62.39, 4.ANDREA CAIAFFA 55.48 PB, 5.MARTIN PILATO 55.27

Martello: 1.Quentin Bigot FRA 70.65, 2.SIMONE FALLONI (U23) 69.32, 3.MARCO BORTOLATO 68.67, 5.TIZIANO DI BLASIO 61.70

Giavellotto: 1.Thomas Rohler GER 83.26, 5.JOSEPH FIGLIOLINI 59.94, 8.STEFANO CONTINI 59.32, 9.DAMIANO COASSIN (U23) 59.10

CLASSIFICA MASCHILE: 1.Germania 575.42, 2.ITALIA 551.19, 3.Francia 532.02

DONNE

Disco: 1.ILARIA MARCHETTI (U23) 53.89 PB, 7.MARIANTONIETTA BASILE 42.24, 9.GIADA ANDREUTTI 41.44 PB

Martello: 1.ELISA MAGNI (U23) 58.21, 6.LUCIA PRINETTI ANZALAPAYA 52.47 PB, 8.GIULIA ROSSETTI 49.97

Giavellotto: 1.Kristin Hussong GER 65.45, 5.SARA JEMAI (U23) 50.20, 7.SARA CORRADIN 46.79 PB, 9.PAOLA PADOVAN 43.87

CLASSIFICA FEMMINILE: 1.Germania 466.94, 2.Francia 453.38, 3.ITALIA 439.08

LISTE ITALIANE INDOOR ALL-TIME:  ALLIEVI | JUNIORES

ELENCO CONVOCATI: TRIANGOLARE INDOOR U20 | TRIANGOLARE LANCI LUNGHI U20 E U23

(foto Muti/FIDAL Marche)

File allegati:
- RISULTATI/Results
- ORARIO/Timetable

Gli azzurri della staffetta 4x200 juniores


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