Assoluti: exploit Vergani, Desalu 20.32 nel vento

02 Luglio 2017

A Trieste l'ostacolista milanese demolisce il PB e conquista la vittoria in 49.36 su Bencosme (49.45). Sempre nei 400hs brilla la primatista Pedroso (55.09).

La terza e conclusiva giornata dei Campionati Italiani Assoluti di Trieste fa scintille in pista riscaldata dall'entusiasmo di un gremitissimo Stadio Grezar. A partire dai 400 metri ad ostacoli con l'exploit del 23enne Lorenzo Vergani che supera 49.36 a 49.45 il favorito Josè Bencosme. L'ostacolista del CUS Pro Patria Milano si migliora in un colpo solo di ben 82 centesimi (prima di oggi aveva al suo attivo un 50.18), sfiorando di un centesimo lo standard di iscrizione per i prossimi Mondiali di Londra (49.35). Vergani è un milanese doc e l'atletica per lui è letteralmente sempre stata fuori dalla porta di casa visto che abita di fronte all'Arena Civica. Nei 400hs femminili, la primatista italiana Yadisleidy Pedroso (Aeronautica) vince centrando il season best 55.09 che per la cronaca è anche il suo terzo miglior crono in carriera e la quarta gara dell'anno sotto il "minimo" (56.10) per Londra. Passando ai 200 metri, Eseosa Desalu (Fiamme Gialle) si conferma alla grande sul mezzo giro di pista con un tempo che fa sensazione: 20.32. Sarebbe il suo secondo miglior risultato di sempre, ad un centesimo dal PB e abbondantemente sotto il 20.44 dello standard di iscrizione per i Mondiali. Purtroppo, il dato dell'anemometro (+2.2) inficia la bella impresa di "Fausto", terzo duecentista azzurro alltime dopo Pietro Mennea e Andrew Howe. Titolo femminile - in questo caso controvento (-2.0) - a Gloria Hooper (Carabinieri) che con 23.14 mette in fila Irene Siragusa (Esercito) 23.21 e Anna Bongiorni (Carabinieri) 23.44. Nei lanci in tre fanno 13: è il numero di vittorie consecutive all'aperto della pesista Chiara Rosa (Fiamme Azzurre) e dei tricolori collezionati dalla giavellottista Zahra Bani (Fiamme Azzurre), oggi a 59,01, e dal discobolo Hannes Kirchler (Carabinieri).

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IL RACCONTO della TERZA GIORNATA

4x400 donne – Rivince l'Esercito, ma il successo di Chiara Bazzoni, Marta Milani, Irene Baldessari e Raphaela Lukudo (quartetto identico per tre quarti rispetto a Rieti 2016: un anno fa c’era Chigbolu al posto di Bazzoni) è a lungo in bilico: merito delle tre gemelle di Busto Arsizio (Varese) Virginia, Serena e Alexandra Troiani, che con i colori del Cus Pro Patria Milano e il prezioso apporto di Ilaria Burattin si arrendono solo nel finale. Il cronometro dice 3:34.98 per l’Esercito e 3:35.38 per le milanesi, che entrano nella sesta casella della graduatoria italiana alltime di società; bronzo alla Bracco Atletica di Giulia Alberti, Daniela Tassani, Flavia Battaglia e Giancarla Trevisan (3:38.73).

4x400 uomini – Marco Lorenzi, Michele Tricca, Lorenzo Valentini e Davide Re: il quartetto delle Fiamme Gialle è decisamente il più accreditato e la pista conferma i pronostici con un buon 3:06.90. Alle spalle dei gialloneri è duello tra Cus Pro Patria e Atletica Futura Roma. La sfida diventa incandescente sull’ultimo rettilineo con Mario Di Giambattista (Atl. Futura Roma) che stringe alla corda Marco Lo Verme (Cus Pro Patria Milano) nel sorpasso che vale l’argento momentaneo: i laziali verranno squalificati e la seconda piazza andrà ai lombardi con un quartetto completato da Nicolò Ceriani, Roberto Severi e Andrea Blesio e un crono da 3:10.63. Il bonzo arriva così dalla seconda serie: Klaudio Gjetja, Matteo Viscardi, Davide Comerci e Mattia Cella timbrano 3:13.24.

3000 siepi uomini – Gara animata dai gemelli Zoghlami (Cus Palermo): è Ala a fare la selezione decisiva e davanti resta un quartetto con Yuri Floriani (Fiamme Gialle), Ahmed Abdelwahed (Cus Camerino) Giuseppe Gerratana (Aeronautica). Sul rettilineo conclusivo Floriani sfida Ala Zoghlami alla caccia del settimo titolo tricolore Assoluto nella specialità (con sei è il plurivincitore assieme ad Alessandro Lambruschini) ma incoccia superando l’ultimo ostacolo e Zoghlami ha via libera per la prima maglia tricolore in 8:36.42 contenendo la rimonta di Abdelwahed (8:36.73). Bronzo per Gerratana (8:41.59), Floriani conclude comunque tra gli applausi (ottavo in 8:55.83).

3000 siepi donne – La campionessa in carica Francesca Bertoni (La Fratellanza 1874), a maggior ragione dopo l’exploit del quarto posto all’Europeo a squadre di Lilla, è il faro della corsa: conduce la corsa nel primo mille assieme a Martina Merlo (Aeronautica) poi fa da sé, magari facendo ancora un pensierino a un crono vicino allo standard per i Mondiali di Londra. Sfumato l’obiettivo cronometrico l’emiliana si limita a vincere sotto i 10 minuti (9:56.96) mentre Valeria Roffino (Fiamme Azzurre) conquista la seconda piazza in 10:06.85 dopo il titolo di ieri sui 5000. Per il bronzo emerge l’under 23 Eleonora Curtabbi (Cus Torino) che con 10:08.80 (quinta di sempre in Italia tra le Promesse) scende sotto lo standard per gli Europei Under 23.

Alto uomini (FINALE) - Eugenio è il nome che quest'anno va più di moda sul podio dell'alto maschile. Il campione italiano 2017 è il sardo Eugenio Meloni (Carabinieri), già bronzo europeo under 23, che oggi mette a segno un 2,21. Al secondo posto il numero 1 sammarinese Eugenio Rossi (Biotekna Marcon) con 2,18, mentre il ventenne lombardo Christian Falocchi (Brixia Atletica 2014) chiude terzo con 2,15. Sugli spalti tifo alle stelle per l'azzurro Alessandro Talotti. L'altista azzurro ha scelto questa gara per chiudere la carriera di fronte al pubblico della sua regione. Per la cronaca, per il 36enne della Libertas Udine oggi il nono posto a quota 2,05.

Triplo uomini (FINALE) - A Trieste 2017 come a Rieti 2016. Anche quest'anno Daniele Cavazzani fa un triplo salto verso la vittoria e completa il tris di successi in chiave tricolore (a febbraio si è laureato anche campione indoor). 16,40 (+0.7) è la misura grazie a cui il 24enne ingegnere della Studentesca Milardi Rieti piazza l'hop-step-jump più lungo della giornata.

Secondo il lombardo Andrea Chiari (Fiamme Gialle) con 16,37 (+0.6) su Jan Luxa, 21enne di origine slovena con cittadinanza italiana, che per l'occasione salta due volte a 16,23, primato personale.

Peso donne (FINALE) - Chissà Chiara Rosa dove custodisce la sua collezione di maglie tricolori. La padovana delle Fiamme Azzurre con quella di Trieste 2017 sale a quota 21 titoli italiani assoluti, il 13esimo consecutivo all'aperto. Sulla pedana del Grezar le basta un 16,67 per tenere a bada la junior Sydney Giampietro (Fiamme Gialle) 15,67 e la primatista under 23 del disco Daisy Osakue (Sisport) 15,27.

Disco uomini (FINALE) - Tredicesima volta in cima al podio tricolore anche per Hannes Kirchler. A Trieste, il 38enne altoatesino dei Carabinieri è l'unico discobolo a varcare il confine dei 60 metri: 60,50 il suo lancio vincente. Battuti l'umbro Giovanni Faloci (Fiamme Gialle) 59,16 e l'ascolano Nazzareno Di Marco (Fiamme Oro) 58,01.

200m donne (FINALE) - La capolista italiana stagionale Irene Siragusa (23.00 a Ginevra) puntava al bis tricolore come a Rovereto 2014. Ma la toscana, dopo la brillante vittoria nei 100 metri, oggi deve vedersela con un muro di vento contrario (-2.0) e una Gloria Hooper (Carabinieri) che si conferma campionessa d'Italia in 23.14. La velocista con gli occhiali è seconda in 23.21 seguita dall'altra staffettista azzurra Anna Bongiorni (Carabinieri) in 23.44. La tricolore dei 400 metri Maria Benedicta Chigbolu (Esercito) chiude, invece, quarta in 23.64.

200m uomini (FINALE) - Il campione italiano dei 200 metri? E' sempre Eseosa Desalu (Fiamme Gialle) che si conferma alla grande sul mezzo giro di pista con un tempo che fa sensazione: 20.32 frutto di una curva disegnata e di un rettilineo col turbo sempre innescato. Sarebbe il suo secondo miglior risultato in carriera, ad un centesimo dal PB e abbondantemente sotto il 20.44 dello standard di iscrizione per i Mondiali di Londra. Purtroppo - come era successo già ieri nella finale dei 100 metri - il dato dell'anemometro (+2.2) inficia la bella impresa di "Fausto", terzo duecentista azzurro alltime dopo Pietro Mennea e Andrew Howe. Secondo posto per Antonio Infantino (Athletic Club 96 Alperia) 20.51 e Lodovico Cortellazzo (Assindustria Sport Padova) 20.78. In tutto sono 5 gli atleti sotto la soglia dei 21 secondi in finale, peccato solo per il vento che non lascia loro la soddisfazione del personal best.

Triplo donne (FINALE) - Quinto titolo italiano assoluto (3 outdoor e 2 indoor) per Dariya Derkach nel salto triplo con tanto di capovolta nella sabbia dopo l'atterraggio all'ultimo salto. La bionda 24enne dell'Aeronautica nella scorsa edizione, oltre al tricolore, aveva festeggiato la sua prima incursione oltre i 14 metri. Quest'anno resta sotto quella soglia, ma fotocopia un doppio 13,77 (-1.0) che le permette di avere la meglio su Ottavia Cestonaro. La 22enne vicentina dei Carabinieri atterra 13,66 (+1.7), terza misura in carriera a 10 centimetri esatti dal personale. Sul terzo gradino del podio un'altra under 23: la lombarda Silvia La Tella (NA Fanfulla Lodigiana) con 13,52 (+2.9).

Giavellotto donne (FINALE) - Zahra Bani ha fatto 13. Tanti sono con quello di oggi i titoli tricolore della sua bacheca. La 37enne delle Fiamme Azzurre, dopo un paio di stagioni frenate dai problemi fisici, quest'anno sembra aver ritrovato le sue migliori spallate. E così oggi a Trieste la vittoria arriva con un altro lancio over 59 metri: 59,01 a 27 centimetri dal season best (59,28) centrato a febbraio a Rieti. Alle spalle dell'azzurra, quinta ai Mondiali di Helsinki 2005, la primatista under 23 Paola Padovan (Assindustria Sport Padova) inizialmente al comando con 54,87. Terza con 52,67 Eleonora Bacciotti (Firenze Marathon) davanti all'argento europeo under 18 Carolina Visca (Fiamme Gialle Simoni) 50,58.

Asta donne (FINALE) - Elisa Molinarolo è la campionessa italiana assoluta dell'asta. Ha 23 anni, è nata a Soave in provincia di Verona, ma vive a Padova da quando aveva 12 anni. Come molte astiste, l'atleta del GA Arstide Coin Venezia 1949 ha alle spalle dei bei trascorsi nella ginnastica: nel 2009 ha conquistato il titolo nazionale junior nel volteggio. Oggi a Trieste, dopo averlo eguagliato, ha migliorato anche di 5 centimetri il personale: da 4,20 a 4,25. Secondo posto a quota 4,20 per la 21enne Helen Falda, studentessa di college negli Stati Uniti dove ha disputato anche le finali NCAA. La piemontese del CUS Pisa ha appena annunciato il suo trasferimento all'Università del South Dakota dove vestirà la maglia dei Coyote. Sul terzo gradino del podio tricolore la primatista nazionale assoluta Roberta Bruni (Carabinieri) con 4,10, mentre la campionessa uscente Sonia Malavisi (Fiamme Gialle), ancora alle prese con le novità introdotte nella rincorsa, finisce quarta a 4,00.

1500m uomini (FINALE) - La volata di Joao Bussotti non perdona. Il 24enne dell'Esercito sull'ultimo rettilineo si ritrova ancora una volta spalla a spalla con Mohad Abdikadar (Aeronautica), ma questa volta non ha nessuna intenzione di lasciarsi sfuggire vittoria e titolo. Al traguardo 14 centesimi fanno la differenza: 3:46.12 contro 3:46.26. Terzo Merihun Crespi (Esercito) in 3:46.48.

1500m donne (FINALE) - Il rettilineo finale accende la bagarre. Joyce Mattagliano (Esercito) aveva provato a sganciarsi dalle avversarie che, però, all'uscita dall'ultima curva la rimontano lasciandola fuori dal podio. La vittoria va alla siciliana Giulia Aprile: la volata della mezzofondista dell'Esercito allenata da Elisa Cusma la porta al traguardo in in 4:20.56. Dietro di lei se la giocano l'under 23 marchigiana Eleonora Vandi (Atl. Avis Macerata) 4:21.19 e la junior abruzzese Gaia Sabbatini (Atl. Gran Sasso Teramo) 4:21.25, entrambe già campionesse italiane di categoria negli 800.

200m donne (batterie) - Irene Siragusa a meno di 24 ore dalla vittoria nei 100 metri mette subito la testa davanti anche sul mezzo giro di pista. La toscana dell'Esercito è la più veloce delle batterie con 23.66 (-0.3). In finale (ore 18:55) troverà anche la corregionale Anna Bongiorni (Carabinieri) 23.99 (+1.1), oltre a Gloria Hooper (Carabinieri) 23.78 (+2.0) e la tricolore dei 400 Maria Benedicta Chigbolu (Esercito) 23.84.

200m uomini (batterie) - Eseosa "Fausto" Desalu (Fiamme Gialle) impressiona in batteria. Il 20.88 (+1.4) del campione in carica, terzo azzurro di sempre sui 200 metri, arriva senza frenesia e il 23enne sprinter a metà rettilineo si prende anche il tempo di dare un'occhiata laterale. Il miglior tempo del primo round è, però, di Antonio Infantino (Athletic Club 96) che si aggiudica la seconda batteria in 20.84 (+0.6) su Diego Marani (Fiamme Gialle) 21.27. Promossi anche gli under 23 Lodovico Cortelazzo (Assindustria Sport Padova) 21.11 (+1.7) e Simone Tanzilli (Atl. Riccardi Milano 1946) 21.32 (+1.7). Finale alle 18:50.

Martello uomini (FINALE) - Il primo titolo di oggi è il nono della carriera di Marco Lingua (Marco Lingua 4ever). Il vulcanico martellista piemontese deve, però, fare i conti con un avversario di tutto rispetto come il 26enne romano Simone Falloni (Aeronautica) che tiene le redini della gara con 73,40 fino al penultimo turno. E' proprio al sesto ingresso in gabbia che il 39enne Lingua sfodera una bordata d'orgoglio da 73,84 che gli consegna la vittoria. Terzo il friulano Marco Bortolato (Fiamme Oro) con 68,22.



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