Assoluti Indoor: Trost 1,95, Borsi 8.00

16 Febbraio 2013

Ad Ancona, conferma e primo titolo assoluto per la giovane altista friulana, l'ostacolista laziale a 3 centesimi dal record italiano. Chiara Rosa 18,11

di FIDAL

Donne protagoniste della prima giornata dei Campionati Italiani Assoluti Indoor di Ancona. Oggi tutti gli occhi erano puntati sulla pedana del salto in alto con Alessia Trost che non ha deluso le aspettative confermandosi a 1,95 senza errori. E' il primo titolo italiano assoluto in carriera della 19enne delle Fiamme Gialle, attuale capolista mondiale stagionale a quota 2 metri, che affronterà ora un periodo di preparazione in vista dei prossimi Europei Indoor di Goteborg (Svezia, 1-3 marzo). E alla rassegna continentale in sala punta dritta anche l'ostacolista Veronica Borsi. La finanziera laziale si è aggiudicata i 60hs in 8.00, crono a 3 centesimi dal primato di Carla Tuzzi (7.97 nel 1994) e che ne fa la seconda italiana di sempre, la quinta in Europa e l'ottava al mondo nel 2013. Bene anche Chiara Rosa (Fiamme Azzurre) nel getto del peso. Il bronzo degli Europei di Helsinki, alla seconda uscita stagionale, si aggiudica la vittoria con un probante 18,11. Al maschile, sfida accesa nel lungo conquistato da Stefano Tremigliozzi (Aeronautica) con 7,95, quattro centimetri più avanti di Kevin Ojiaku (Fiamme Gialle) 7,91. Primato personale per entrambi. Nella finale dei 60hs (alla quale ha rinunciato il primatista italiano Emanuele Abate) un rocambolesco capitombolo all'ultima barriera taglia fuori dal podio il campione uscente Paolo Dal Molin (Athletic club 96/4° in 7.97) che nel turno precedente aveva corso in 7.67. Titolo a Stefano Tedesco (Fiamme Gialle), 7.87. Domani la seconda giornata della rassegna tricolore con in gara lo sprinter Michael Tumi (Fiamme Oro), recordaman dei 60 piani, la campionessa europea indoor del triplo Simona La Mantia (Fiamme Gialle) e le neoprimatista assoluta dell'asta Roberta Bruni (Stud. CaRiRi). 

Peso donne (finale) - Tutto secondo pronostico. Per Chiara Rosa (Fiamme Azzurre) aggiudicarsi il quarto titolo al coperto (il 12° in carriera) non è un problema.  Le sarebbe bastato anche solo il primo lancio di 17,54, ma il bronzo degli Europei di Helsinki fa ancora meglio subito dopo, quando, per la prima volta nel 2013, supera i 18 metri: 18,11. Ancora un lancio da 17,30 e poi la primatista d'Italia outdoor decide di chiudere la sua gara.  Argento alla campionessa 2012, Julaika Nicoletti (Forestale) con 16,95 davanti alla promessa Francesca Stevanato (Brescia 1950 ISPA Group), 15,34.

Lungo uomini (finale) -  La competizione si accende fin dal primo salto che vede andare a segno Kevin Ojaku (Fiamme Gialle) con 7,72. Non si fa attendere la risposta di Stefano Tremigliozzi (Aeronautica) che, al secondo turno, atterra a 7,95 aggiungendo anche 5 centimetri al primato personale indoor. Ojiaku non si scoraggia e, subito dopo, stampa nella sabbia un 7,91, balzo che gli vale 13 centimetri di personal best.  La gara per entrambi prosegue alla continua ricerca del gran balzo: Tremigliozzi colleziona anche un 7,91 e un 7,89, Ojiaku un 7,70 e due nulli.  Finisce così, con la vittoria dell'aviere campano e il podio assoluto completato da Emanuele Formichetti (SM Esercito DAR) 7,65 e il titolo Promesse a Francesco Turatello (Atl. Vicentina), quarto con 7,54.

60hs uomini (finale) - Finale a sorpresa. Il primatista italiano assoluto Emanuele Abate (Fiamme Oro), dopo i due turni di qualificazione, sceglie di rinunciare all'ultimo round e non si presenta ai blocchi di partenza. Paolo Dal Molin parte forte del disinvolto 7.67 realizzato in semifinale. Purtroppo, l'ostacolista dell'Athletic Club 96 stavolta non riesce ad essere fluido come il precedente turno. Abbatte in corsa diverse barriere fino a che, travolgendo l'ultima, si ritrova involontario protagonista di un capitombolo che, tuttavia, non gli impedisce di tagliare il traguardo. E' quarto in 7.97. Ne approffita Stefano Tedesco (Fiamme Gialle) campione italiano in 7.87 davanti al decatleta Michele Calvi (Esercito) 7.95 e Andrea Cocchi (Aeronautica) 7.96. Titolo Promesse ad Hassane Fofana (Fiamme Oro), quinto assoluto in 8.03.

60hs donne (finale) - Per Veronica Borsi (Fiamme Gialle) la vittoria di stasera, al di là della secondo titolo assoluto consecutivo, vale molte cose. Perchè oggi la 25enne di Bracciano (Roma), raggiunge l'ennesimo progresso cronometrico (il 2 febbraio, a Mondeville aveva corso in 8.06) di questa stagione: 8 secondi netti.  Risultato che ne fa la seconda italiana di sempre nei 60hs, a tre centesimi dal record italiano di Carla Tuzzi, 7.97 nel 1994.

Tra l'altro l'allenatore di Veronica è Vincenzo De Luca, lo stesso della Tuzzi ai tempi del primato nazionale. La Borsi ha così superato nelle liste all-time anche l'8.02 (Valencia 2008) della carabiniera lombarda Micol Cattaneo che oggi è arrivata all'argento in 8.18, precedendo la toscana Giulia Pennella (Esercito), bronzo in 8.25. Campionessa italiana Promesse 2013 è Alessandra Feudatari (Interflumina E' Più Pomì), sesta assoluta in 8.45. La Borsi ha alle spalle significativi trascorsi giovanili che, a livello internazionale, l'hanno vista quinta ai Mondiali Allievi 2003 e quarta agli Europei Juniores 2005. Poi, quasi 8 anni fa, un grave infortunio: il distacco del tendine d'Achille durante una gara di salto in lungo. "A quell'infortunio - racconta oggi entusiasta l'ostacolista delle Fiamme Gialle - anche se ha lasciato qualche segno, oggi non ci penso più. Ho lavorato intensamente per questo risultato. Sono un'agonista ed ero galvanizzata all'idea di questo confronto a tre con la Caravelli e la Cattaneo agli Assoluti. Quando ho saputo che Marzia non c'era ci sono rimasta un po' male perchè sono sicura che con lei sarebbe stata una gran bella sfida. Ora pensiamo agli Europei Indoor, sarà importante superare i turni, poi in finale può sempre succedere di tutto!".

1500 uomini (finale) - Marco Salami (Esercito) e la promessa Mohad Abdikadar (Aeronautica) pilotano la gara, lottando spalla a spalla per la vittoria nel rettilineo finale. La spunta Salami (3:49.96) che a pochi passi dal traguardo riesce a contenere l'esuberanza di Abdikadar (3:50.11) al quale va il titolo under 23. Bronzo a Luigi Ferraris (Bergamo 1959 Creberg) 3:51.74.

1500 donne (finale) - Margherita Magnani (Fiamme Gialle) non smentisce il pronostico. La finanziera emiliana mette in mostra i progressi maturati nel corso di questa stagione (PB 4:12.44 a Gent) e si aggiudica il titolo in 4:14.54. Alle sue spalle giunge la promessa, compagna di club e di allenamento sotto la guida di Vittorio Di Saverio, Giulia Viola, argento assoluto e campionessa under 23 in 4:15.77. Primato personale e ottavo posto nelle liste italiane di sempre. Domani saranno entrambe al via dei 3000 metri. Terza Eleonora Berlanda (Fiamme Oro) in 4:19.52.

ALTO donne (finale) - Alessia Trost aggiunge un altro bel tassello a questa fantastica stagione e, oggi ad Ancona, conquista, a 19 anni, il suo primo titolo assoluto indoor di salto in alto. E lo fa confermandosi pienamente al livello espresso in questo primo mese e mezzo del 2013: 1,95. Una misura oltre la quale, la campionessa mondiale junior di Barcellona 2012 appare ormai in confidenza totale. Superata senza nemmeno togliersi la calzamaglia. Dall'inizio dell'anno, per lei cinque vittorie in cinque gare, culminate con i 2 metri saltati a Trinec il 29 gennaio, e mai sotto l'1,95. Anche oggi sulla pedana della rassegna tricolore la pordenonese delle Fiamme Gialle è stata protagonista di una serie di salti perfetta, senza la minima incertezza: 1,78, 1,82, 1,86, 1,90 e 1,95. La prima "X" della sua gara arriva quando l'asticella è posizionata all'altezza di una nuova impresa: 2,01. La giovane finanziera si cimenta solo in due tentativi, il primo è quello più convincente, ma poi nulla da fare. Ad oggi, la Trost è ancora la numero uno delle liste mondiali stagionali. Un accredito e un biglietto da visita decisamente importanti, soprattutto in vista degli ormai prossimi Europei Indoor di Goteborg (Svezia, 1-3 marzo). "Sono contenta di questa misura - le parole della primatista e oggi anche campionessa italiana Promesse - Quando sono in pedana adesso di fronte a me non vedo più un muro, ma un'asticella da superare. E oltrepassarla è per me sempre più motivo di gioia. E' così che mi piace vivere l'atletica e la bella atmosfera che si respira in mezzo a gare come questa. Adesso mi attende una settima di carico ed un'altra di scarico prima del mio debutto in Nazionale assoluta agli Euroindoor". 

LUNGO donne (finale) - Si porta subito in testa Dariya Derkach (ACSI Italia Atletica) con 6,20 nel primo turno della finale. Un risultato che rimane imbattuto per l’intera gara, perciò la 19enne ucraina conquista la maglia tricolore Promesse, ma il titolo italiano assoluto va alla piemontese Giulia Liboà (Cus Pisa Atl. Cascina): anche per lei il salto più lungo arriva al primo tentativo, con 6 metri esatti.

A sua volta classe ’93, quindi non ancora 20enne, la nuova campionessa nazionale indoor si allena abitualmente a Mondovì e ha partecipato nella scorsa estate ai Mondiali juniores di Barcellona. Per il terzo posto assoluto, lotta sul filo dei centimetri: prevale Anna Visibelli (Atl. Firenze Marathon) nei confronti di Giada Palezza (GS Valsugana Trentino), entrambe con 5,97. Tutte le migliori quattro sono al primo anno di categoria Promesse, mentre si piazza quinta la junior Anastassia Angioi (Forestale) che fa 5,96.

ASTA uomini (finale) - Con una serie priva di errori fino alla quota decisiva, il carabiniere Giorgio Piantella si aggiudica il titolo italiano assoluto indoor per la sesta volta in carriera. La sua misura vincente di 5,50 equivale anche alla prestazione indicata nei criteri di partecipazione per gli Europei al coperto, poi il 31enne padovano commette tre errori a 5,61. Secondo posto a Marco Boni (Aeronautica) con 5,45 davanti allo junior Alessandro Sinno (Fiamme Gialle Simoni), terzo con il primato personale di 5,10. Il campione nazionale Promesse è invece Marcello Palazzo (Fiamme Oro), quinto assoluto con 5,00.

Marcia 5000m uomini (finale) - E' la prima uscita stagionale del ventista azzurro Giorgio Rubino. Il finanziere romano ripete in scioltezza il successo del 2012. Per lui 5000 metri in 19:32.51, staccando di quasi 10 secondi Riccardo Macchia (Fiamme Oro/19:41.53) con Vito Di Bari (Fiamme Gialle/19:59.08) in terza posizione. Campione Promesse è, invece, Leonardo Dei Tos (US Aterno Pescara) quinto assoluto in 20:32.65.

Marcia 3000m donne (finale) - Assente per un piccolo infortunio la campionessa uscente Eleonora Giorgi (Fiamme Azzurre), doppio titolo, assoluto e Promesse, per Antonella Palmisano. La finanziera pugliese, lasciatasi alle spalle un 2012 per metà condizionato da problemi fisici, oggi ha fatto gara a sè, imponendosi in 12:53.63. Alle sue spalle c'è un nome che il mondo dell'atletica italiana già conosce bene: Adelina De Soccio. L'ex mezzofondista molisana, campionessa europea junior 2005 dei 3000 metri, archiviati i problemi fisici che l'avevano tenuta ai box per diverse stagioni, dallo scorso anno si è rimessa "in marcia" sotto la guida tecnica di Patrizio Parcesepe.  Oggi per lei la medaglia d'argento in 13:25.33, mentre il bronzo finisce al collo dell'ex junior Elena Poli (Brescia 1950 ISPA Group), 13:52.75.

400 donne (batterie) - La sorpresa della giornata è Maria Benedicta Chigbolu (Studentesca CaRiRi). L'ancora 23enne, nata a Roma nel 1989 da madre italiana e padre nigeriano, oggi è stata la più veloce del turno di qualificazione in 53.86. Letteralmente demolito il precedente personal best (54.33) da lei corso su questa stessa pista a fine gennaio e a 43 centesimi dal suo miglior tempo all'aperto (53.43 nel 2012).  Nel riepilogo il secondo miglior risultato della giornata è il 53.95 della tricolore uscente Maria Enrica Spacca (Forestale), seguita dalle altre due staffettiste azzurre a Londra 2012, Chiara Bazzoni (Esercito/54.51) e Elena Bonfanti (Lecco Colombo Costruzioni/54.58).  Al quinto posto si fa, invece, notare il 54.83 della junior Lucia Pasquale (AS Olimpia Club), ad appena 19 centesimi dalla migliora prestazione italiana di categoria, il 54.64 corso nel 1999 a Genova da Alexia Oberstolz. Finale domani alle 15:45.

400 uomini (batterie) - Eusebio Haliti (Pol. Rocco Scotellaro), dopo i successi nelle categorie giovanili e il recente ottenimento della cittadinanza italiana, sembra decisamente intenzionato a farsi valere anche in chiave assoluta. Sua è la leadership nazionale stagionale con 47.24, oggi ad Ancona vince la sua batteria in 47.40. E' il crono più veloce della qualificazione seguito dal 47.90 di Isalbet Juarez (Fiamme Oro), un centesimo meglio di Francesco Cappellin (Aeronautica), 47.91. Le altre batterie vedono, invece, il successo del primatista junior Michele Tricca (Fiamme Gialle) 48.14, di Davide Re (CUS Torino) 48.33, e del campione in carica Loreno Valentini (Fiamme Gialle) 47.95 davanti all'ottocentista Giordno Benedetti (Fiamme Gialle) che conclude il suo esercizio di velocità in 48.71. Domani alle 15:55 la finale. 

TV - Diretta, ore 15:00-17:30, in onda sabato 16 febbraio su RaiSport 2 e domenica 17 febbraio su RaiSport 1  

SEGUICI su Facebook - Twitter (@atleticaitalia)

(ha collaborato Luca Cassai - CR FIDAL Marche)

File allegati:
- RISULTATI/Results
- ORARIO/Timetable
- Le FOTO della PRIMA GIORNATA/Photos

Veronica Borsi (foto Colombo/FIDAL)


Condividi con
Seguici su: