Assoluti, Howe nel vento a 8,40, Di Martino OK



Era il protagonista più atteso, non ha deluso. Andrew Howe si è come liberato di un peso, oggi pomeriggio a Padova. Sfruttando una bava di vento oltre il limite consentito (+2.4 m/s), il campione d’Europa è planato nel lungo a 8,40, ad un solo centimetro dal suo primato personale, e a tre dal record italiano di Giovanni Evangelisti, reimpossessandosi di misure degne di un campione come lui. Con vento nei limiti, anche un 8,21 (+1.4) che dà sostanza al pomeriggio di salti, restituendo il sorriso all’azzurro (serie completa: 8,40v; N; 8,10v; 8,21; N; 8,18). Ma ciò che resta negli occhi è soprattutto il primo salto di Howe, plastico come raramente era capitato di vedere: rincorsa veloce ma non simile ad uno sprint, stacco al limite, e finalmente la salita verso l’alto, quella proiezione la cui assenza era sembrato il limite più rilevante dell’Howe versione 2007. “Va bene, si vede che sto finalmente entrando in forma – il commento del portacolori dell’Aeronautica – io poi continuo a dire che la gara che conta è quella di Osaka; manca ancora un mese, possiamo rifinire il lavoro tecnico, e magari crescere nelle misure. Ho cambiato ancora un po’ la rincorsa. Ai 21 appoggi che la compongono, ne ho aggiunti 4 di pre avvio, e mi sono trovato davvero bene. Ma ciò che ho tentato di fare, soprattutto, è di rimanere fluido, decontratto, senza irrigidirmi”. Difficile che corra i 200 metri domani: “Vediamo, deciderò stasera, dopo essermi confrontato con mia madre, ma non cerco nulla di speciale, li correrò, eventualmente, solo perché mi piacciono. Comunque sto cercando un’altra gara di lungo, prima di partire per Osaka (il 13 agosto, starà per un pre-camp a Kobe fino al 19, ndr)”. Antonietta Di Martino, l’altra stella della prima giornata, non ha ottenuto risultati a sensazione: carica di lavoro (come è giusto che sia in questo periodo), la fiamma gialla salernitana ha vinto agevolmente a 1,91, fallendo poi l’attacco all’1,95. “In questa fase della stagione – il commento post gara della Di Martino – cerco soprattutto di affrontare una situazione di stress agonistico, ovvero provo a saltare anche se sono un po’ stanca. Sarò a Stoccolma il 7, per l’ultimo test prima del viaggio a Osaka”. Dietro la Di Martino, buone prove per Cadamuro (Fondiaria SAI, 1,87, con l’1,91 fallito di un soffio), Meuti (Cus Cagliari, 1,85) e soprattutto Capponcelli, la junior della New Star, salita a 1,85 (con l’asticella dell’1,87 caduta quando la ragazza stava già esultando da diversi secondi). Vento protagonista nelle finali di corsa sul rettilineo. Negli ostacoli alti successi per Emanuele Abate (Fiamme Oro) in 14.00 (vento a -2.5), e Micol Cattaneo (Carabinieri, 13.52, -2.0), bravi ma certamente penalizzati dalle condizioni ambientali. Stesso discorso per le prove sul piano, i cui riscontri vanno interpretati alla luce del vero e proprio muro d’aria paratosi dinnanzi agli atleti: l’11.78 di Anita Pistone (Esercito) è un signor tempo, considerato il -3.2 m/s misurato dall’anemometro. Più fortunati (per modo di dire) gli uomini, che hanno corso con solo -2.6: vittoria a sorpresa per Koura Kaba Fantoni (Fiamme Gialle), riemerso dalle nebbie di mille infortuni e bravo a prendersi la maglia tricolore in 10.57, stesso tempo assegnato al coetaneo Fabio Cerutti (Riccardi), il favorito della vigilia. In chiave Mondiali (parlando di staffetta), carte rimescolate dall’ennesimo infortunio di uno dei papabili, Giovanni Tomasicchio. “Ho sofferto per mille problemi – l’amaro commento di Kaba Fantoni – e non ho sentito la vicinanza dell’ambiente. Ora, so bene che tutti si ricorderanno di me. In realtà, non sono completamente ristabilito, e quindi fare programmi a breve scadenza mi risulta difficile”. Lo sprint di Christian Obrist (Carabinieri) sembra funzionare al meglio: l’altoatesino, protagonista fino ad oggi di una stagione davvero positiva (per lui, uno stagionale di 3:35.75, peggiore di un solo centesimo rispetto al limite personale), ha vinto agevolmente una gara dei 1500 metri molto tattica, regolando nel rettilineo finale – 3:50.37 contro 3:51.14 – la fiamma gialla Lorenzo Perrone (anche per lui, come Kaba Fantoni, si tratta dell’ennesimo ritorno). Esito a sorpresa nei 1500 metri al femminile: a vincere è stata Silvia Weissteiner (Sterzing VB Latella), abile a superare una specialista come Eleonora Berlanda, infilata nella retta conclusiva (4:15.27 il tempo della neocampionessa italiana). “Spero di riuscire a correre i 5000 ai Mondiali – le parole della Weissteiner – quest’anno solo due europee sono riuscite ad ottenere il minimo A (l’azzurra ha centrato quello B, ndr), e spero che questo venga tenuto in considerazione”. Giavellotto donne con esito a sorpresa: la favorita Zahra Bani (Fiamme Azzurre) ha dovuto cedere lo scettro di regina a Claudia Coslovich (Fondiaria SAI), arrivata ad un soffio dalla fettuccia dei 60 metri (59,88 per lei contro il 58,32 della Bani). Festa rovinata a metà nei 10 chilometri di marcia. Ivano Brugnetti (Fiamme Gialle), dopo un avvio su ritmi abbastanza sostenuti (sul passo dei 3:50 al chilometro, il resto della compagnia lasciato ad almeno 50 metri), ha abbandonato la contesa, lasciando campo libero ad Alex Schwazer, che si è imposto nel tempo di 40:39.21 (seconda piazza per Nkouloukidi, Fiamme Gialle, 41:00.11). Tutto come da copione per l’altoatesino, che ha centrato l’obiettivo cronometrico della vigilia; qualche preoccupazione invece per Brugnetti, subito però fugata dal diretto interessato: “Mi sono fermato perché ho sentito un fastidio nella parte posteriore della coscia destra. Nessun problema serio, ma con il Mondiale di mezzo, non me la sono sentita di rischiare”. Titoli delle prove multiple per Elisa Trevisan (Fiamme Azzurre, 5690), e Paolo Mottadelli (Cento Torri Pavia, 7517), mentre nel mezzofondo prolungato le maglie tricolore sono andate a Daniele Meucci (Esercito, 5000 metri in 14:07.01, e Gloria Marconi (Jaky Tech, 10000 metri, 33:26.95). Domani seconda e ultima giornata di gare: da seguire le prove di alto uomini (Bettinelli, N. Ciotti), triplo uomini (Donato), 800 uomini e donne (Elisa Cusma, Andrea Longo, Mario Scapini, Maurizio Bobbato, Livio Sciandra), 400 metri uomini e donne (Andrea Barberi e Daniela Reina), peso donne (Assunta Legnante, Chiara Rosa). Diretta tv su Rai Sport Satellite dalle 18. Marco Sicari SINTESI DEI RISULTATI Uomini 100 (v. -2.6 m/s): 1. Koura Kaba Fantoni (FF.GG.) 10”57, 2. Fabio Cerutti (Riccardi Milano) 10”57, 3. Rosario La Mastra (Carabinieri) 10”65. 1500: 1. Christian Obrist (Carabinieri) 3’50”37, 2. Lorenzo Perrone (FF.GG.) 3’51”14, 3. Christian Neunhauserer (Forestale) 3’51”15. 5000: 1. Daniele Meucci (Esercito) 14’07”01, 2. Salvatore Vincenti (FF.GG.) 14’14”01, 3. Stefano Scaini (FF.GG.) 14’14”75. 110 hs (-2.5): 1. Emanuele Abate (FF.OO.) 14”00, 2. Paolo Dal Molin (Atl. Alessandria) 14”26, 3. Andrea Alterio (FF.GG.) 14”29. Asta: 1. Matteo Rubbiani (Aeronautica) 5.20, 2. Sergio D’Orio (FF.GG.) 5.10, 2. Emanuele Formichetti (Esercito) 5.10. Lungo: 1. Andrew Howe (Aeronautica) 8.40 (+2.4), 2. Nicola Trentin (FF.AA.) 7.75 (+3.3), 3. Mattia Nuara (Assindustria Pd) 7.72 (+3.3). Peso: 1. Paolo Capponi (FF.OO.) 18.99, 2. Paolo Dal Soglio (Carabinieri) 18.51 3. Marco Di Maggio (Aeronautica) 18.43. Marcia (10 km): 1. Alex Schwazer (Carabinieri) 40’39”21, 2. Jean Jacques Nkouloukidi (FF.GG.) 41’00”11, 3. Lorenzo Civallero (Carabinieri) 41’37”66. Decathlon: 1. Paolo Mottadelli (Cento Torri Pavia) 7.517 (11”34; 7.17; 14.63; 1.80; 49”95; 14”78; 43.94; 4.60; 58.29; 5’03”00), 2. Luca Ceglie (Aeronautica) 7.435 (11”18; 7.02; 12.76; 2.00; 50”64; 14”48; 38.64; 4.60; 53.87; 4’58”40), 3. William Frullani (Carabinieri) 7.113 (11”35; 7.18; 13.70; 2.00; 52”07; 15”39; 41.44; 4.20; 49.26; 5’12”62). Donne 100 (-3.2): 1. Anita Pistone (Esercito) 11”78, 2. Maria Aurora Salvagno (Aeronautica) 11”96, 3. Chiara Gervasi (Fondiaria Sai Atletica) 11”98. 1500: 1. Silvia Weissteiner (Sterzing Vb Latella) 4’15”27, 2. Eleonora Berlanda (FF.OO.) 4’16”27, 3. Elena Romagnolo (Esercito) 4’18”07. 10.000: 1. Gloria Marconi (Jaky-Tech Apuana) 33’26”95, 2. Silvia Sommaggio (Asi Veneto) 33’37”79, 3. Claudia Pinna (Cus Cagliari) 33’41”59. 100 hs (-2.0): 1. Micol Cattaneo (Carabinieri) 13”52, 2. Marzia Caravelli (Jaky-Tech Apuana) 13”91, 3. Sara Balduchelli (Camelot) 13”95. Alto: 1. Antonietta Di Martino (FF.GG.) 1.91, 2. Stefania Cadamuro (Fondiaria Sai) 1.87, 3. Elena Meuti (Cus Cagliari) 1.85. Martello: 1. Clarissa Claretti (Aeronautica) 67.95, 2. Silvia Salis (Forestale) 66.19, 3. Ester Balassini (FF.GG.) 64.98. Giavellotto: 1. Claudia Coslovich (Fondiaria Sai) 59.88, 2. Zahra Bani (FF.AA.) 58.32, 3. Luana Picchianti (Jaky-Tech Apuana) 50.34. Disco: 1. Cristiana Checchi (Forestale) 57.93, 2. Valentina Aniballi (Esercito) 56.36, 3. Giorgia Baratella (FF.OO.) 55.17. Eptathlon: 1. Elisa Trevisan (FF.AA.) 5.690 punti (14”20; 1.69; 13.40; 25.27; 5.92; 43.48; 2’27”62), 2. Francesca Doveri (14”37; 1.63; 11.19; 25.67; 5.91; 34.76; 2’25”12), 3. Laura Rendina (Fondiaria Sai) 5.079 (14”95; 1.57; 12.30; 26”68; 5.51; 37.76; 2’23”02). File allegati:
- TUTTI I RISULTATI / Full results
- LE FOTOGRAFIE / Photos



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