Mattia Furlani con mamma-coach Khaty Seck e il presidente FIDAL Stefano Mei

A Furlani l'asse di battuta di Tokyo

Un ricordo speciale, da conservare per sempre, per immortalare un momento che è già entrato nella storia dell'atletica italiana. E' stato il trampolino verso la medaglia d'oro dei Mondiali di Tokyo, e rimangono ben visibili i segni lasciati impressi dalle scarpe chiodate di Mattia Furlani e di tutti gli avversari che si sono dati battaglia nella gara più importante dell'anno. Al campione del salto in lungo è stata donata da Mondo, fornitrice dei Mondiali di Tokyo e partner dell'Atletica Italiana, l'asse di battuta ufficiale dello stadio giapponese dove il fuoriclasse delle Fiamme Oro è volato al primato personale di 8,39 e alla gloria mondiale, diventando il più giovane vincitore di sempre del titolo iridato nella specialità. A consegnare i 'cimeli', tra cui quello del Mondiale indoor di Nanchino, a suo volta vincente per Furlani, è stato Giampaolo Gola in rappresentanza di Mondo, insieme al presidente della FIDAL Stefano Mei e alle autorità riunite a Rieti in occasione dei festeggiamenti per i cinquant'anni dell'Atletica Studentesca Milardi, tra cui il presidente della società Giovanni Esposito, il DT Alberto Milardi, il sindaco Daniele Sinibaldi.

"Quella di Mattia è stata una stagione indimenticabile - ha detto il presidente FIDAL Mei - Non è un caso che sia il frutto di una società virtuosa, la Studentesca Milardi, un vero esempio per tutta l'atletica italiana. A Rieti mi sento a casa, qui si respira atletica, e lo vedremo anche il prossimo anno in occasione degli Europei U18". 

"Devo tantissimo alla società in cui sono cresciuto - ha commentato Furlani, accompagnato da mamma Khaty Seck e da papà Marcello - E' una realtà che mi ha permesso di raggiungere i risultati di questi anni e non posso che citare due persone, Andrea Milardi che mi ha sempre sostenuto e che mi manca tantissimo, e Andrew Howe che mi ha ispirato con le sue imprese".

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