Tokyo 2020. Niente finale per Dal Molin

04 Agosto 2021

L'azzurro corre 13.40 in semifinale nei 110hs ed è eliminato.
Niente da fare per Paolo Dal Molin. La finale olimpica resta un sogno che l'azzurro delle Fiamme Oro non riesce a tramutare in realtà (partendo comunque dal presupposto che l'ultima volta per un italiano fu ai Giochi di Mexico City 1968, quando Eddy Ottoz centrò il bronzo). Il quarto posto nella seconda semifinale in 13.40 (0.1) non basta per passare (dodicesimo crono complessivo). A conti fatti, per riuscire sarebbe servito correre dalle parti del record italiano: l'ultimo a qualificarsi è infatti il britannico Pozzi, con 13.32, cinque centesimi oltre il limite nazionale siglato dall'azzurro agli Assoluti di Rovereto. Peccato, perché se da un lato l'Olimpiade di Dal Molin non può essere considerata in negativo (13.44 in batteria, 13.40 in semifinale, prestazioni di tutto rispetto), dall'altra appare chiaro che riuscire ad entrare tra gli otto sarebbe stato possibile. La corsa del piemontese comincia benissimo, con il consueto start da centometrista (0.133 il tempo di reazione), ma il vantaggio acquisito su tutti gli avversari viene meno con il passare degli intervalli, e a metà, complice anche qualche contatto con le barriere, l’equilibrio è ristabilito. Sul traguardo Dal Molin è quarto, preceduto nel tuffo anche dal giamaicano Damion Thomas (terzo in 13.39, vittoria per Devon Allen in 13.18). Il migliore del turno è ancora una volta lo statunitense Grant Holloway, con 13.18 (dopo il 13.02 di ieri in batteria). "Per me è un fallimento - il fin troppo duro commento di Paolo Dal Molin - perché so di essere in ottime condizioni, e avrei potuto ottenere la finale. Ci tenevo, mi fa male, sono davvero addolorato". 

(da fidal.it)

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