Rovereto. 17 podi per il Piemonte

28 Giugno 2021

Otto titoli italiani, quattro argenti e cinque bronzi il bottino degli atleti piemontesi ai tricolori assoluti di Rovereto. Su tutti brilla l'alessandrino Paolo Dal Molin, record italiano e pass per Tokyo sui 110hs.
Diciassette medaglie per il Piemonte ai Campionati Italiani Assoluti di Rovereto. Un bottino complessivo che migliora i quindici podi ottenuti nel 2019, l’ultima edizione con il programma gare completo. Nel dettaglio, sono ben otto i titoli italiani (contro i tre di due anni fa): Dal Molin (110hs), Riva (5000), Lingua (martello), Fassinotti (alto), Arnaudo (5000), Merlo (3000 siepi), Osakue (disco), Bani (giavellotto). Quattro argenti – Capello (asta), Sottile (alto), Prinetti Anzalapaya (martello), Olivieri (400hs) – e cinque bronzi – De Caro (5000), Arese (1500), Bencosme De Leon (400hs), Cerrato (decathlon), Tontodonati (marcia 10mk) – a completare il quadro dei medagliati per una delle edizioni di maggior successo per la nostra regione. Grande soddisfazione per il risultato nelle parole della Presidente FIDAL Piemonte Clelia Zola: "Sono tutti ragazzi cresciuti nel nostro vivaio che da qui sono partiti per vestire la maglia azzurra assoluta e quella dei gruppi sportivi militari. Non è ancora stata ufficializzata la squadra olimpica ma per molti di loro sarà anche Olimpiade a breve. E' un orgoglio pensare che quasi tutti sono ancora seguiti qui in regione da tecnici piemontesi, nostro fiore all'occhiello, che dimostrano la loro grande preparazione."

UOMINI. Vola Paolo Dal Molin (Fiamme Oro) sui 110hs. Un volo che porta l'alessandrino, seguito da Antonio De Sanctis, anche lui di Alessandria, direttamente a Tokyo con il pass olimpico, e nella storia italiana della disciplina con il nuovo record italiano di 13.27 (+1.2). Gara non perfetta, colpisce il terzo, il quinto, poi il settimo, quindi ancora il nono ostacolo ma al traguardo record italiano dei 110hs migliorato di un centesimo, personale sgretolato di tredici, standard olimpico agguantato con grinta. “Si poteva fare meglio dal punto di vista tecnico. Se con questi errori ho corso 13.27 chissà cosa succederà dopo. E ora finalmente è l’Olimpiade. Sono otto anni che mi batto per essere qui e ora ci sono. In pochi ci avrebbero creduto ma io non mollo mai. Grazie a chi ha sempre creduto in me”. Il piemontese completa così la sua rinascita sportiva, dopo una lunga serie di infortuni, che l’aveva visto a marzo conquistare la medaglia europea sui 60hs a Torun.
Torna sul gradino più alto del podio Marco Fassinotti (Aeronautica), alla prima gara in Italia dopo diverso tempo. Il torinese centra 2,26 al secondo tentativo e non va lontano dal 2,29. È il suo miglior salto dal 2017, ovvero dall’argento alle Universiadi di Taipei. Alle sue spalle è secondo Stefano Sottile (Fiamme Azzurre) al primato stagionale di 2,20, misura superata al primo tentativo, poi falliti i 2,23.
Due medaglie per il Piemonte dai 5000 metri, a confermare la tradizione della nostra regione nel mezzofondo. Il titolo italiano va a Pietro Riva (Fiamme Oro) al termine di una prova autorevole che l’ha visto sempre in testa: 13:52.38 il suo riscontro cronometrico. È di bronzo invece la medaglia di Dario De Caro (Battaglio CUS Torino), con 13:58.37, suo secondo miglior tempo in carriera.
Infinito Marco Lingua (ASD Marco Lingua 4ever) che, nel martello, all’ultimo lancio agguanta il suo quindicesimo titolo italiano in carriera, tra lanci invernali ed estivi, l’undicesimo consecutivo. 74,27 metri per lui, primato stagionale e cinque centimetri in più di Giorgio Olivieri che si deve accontentare del secondo posto con 74,22. Sfuma il sogno a cinque cerchi per lui ma, come confida sui social, è arrivato il momento di pensare ad altro: “Vorrei aprire una scuola per martellisti e chi sa magari partecipare ai mondiali di Eugene il prossimo anno”.
Bella prova di Matteo Capello (S.A.F.Atletica Piemonte) nell’asta. Di rientro dagli States, dove ha vissuto una stagione che lo ha visto segnare il nuovo primato personale con 5,50, a Rovereto sfiora quello che sarebbe stato il suo primo titolo assoluto in carriera.

5,40 la misura che gli vale l’argento, superata al primo tentativo, e che per qualche minuto sembrava potesse bastare anche per l’oro; poi la supera anche Ivan De Angelis che, successivamente, mette a segno 5,50 alla seconda prova mentre Capello non riesce a valicare la misura che avrebbe eguagliato il suo primato.

Ancora una medaglia per il Piemonte dal mezzofondo. Sui 1500 metri Pietro Arese (Fiamme Gialle) è ottimo terzo in 3:40.48, suo nuovo primato personale (migliorato il 3:42.35 di Chania, primato outdoor, e il 3:40.54 di Ancona, primato indoor).
Torna su un podio tricolore Josè Bencosme De Leon (Fiamme Gialle). Assente dal 2019 per infortunio, rientrato alle gare la settimana scorsa in casa a Mondovì, il cuneese di origini dominicane è terzo sui suoi 400hs in 50.74. “Grazie di cuore a chi c’è stato in questi 13 mesi e che continua ancora a credere in me” il suo commento affidato ai social.
Medaglia di bronzo per Federico Tontodonati (Aeronautica) sui 10km di marcia su strada in 40:27, suo terzo miglior crono in carriera sulla distanza, a nove secondi dal primato personale che risale al 2018.
Terzo posto e medaglia di bronzo anche per Andrea Cerrato (Atl. Fossano ’75) nel decathlon con il nuovo primato personale di 6548 punti. Sua miglior prestazione tecnica 49.45 sui 400 metri, seguita da 11.10 (+0.5) sui 100 metri e 7,04 metri (-0.8) nel lungo.

GLI ALTRI RISULTATI. Due quarti posti per gli staffettisti azzurri Davide Manenti (Aeronautica) e Brayan Lopez (Fiamme Azzurre): Manenti, colonna della 4x100, sui 200 metri chiude in 21.08 (-1.8) mentre Lopez ferma il cronometro in 46.31 (suo secondo crono di sempre). Sui 200 metri da segnalare anche 22.15 (-2.4) per lo junior Stefano Grendene (UGB) mentre sui 400 metri 48.15 per Michele Tricca (Fiamme Gialle). Sui 100 metri 17mo Mattia Jason Ndongala (Sisport) con 10.89 (-2.0), 18mo Matteo Bruscagin (S.A.F.Atletica Piemonte) con 11.06 (-2.0). Sugli 800 metri 12mo Ossama El Kabbouri (Battaglio CUS Torino) con il nuovo primato personale di 1:50.49 mentre nei 5000 metri da segnalare anche l’11mo posto di Marco Giudici (Sport Project VCO) in 14:14.16. Sui 400hs bella prova di Stefano Carena (S.A.F.Atletica Piemonte), settimo con 52.40 (meglio in batteria con 52.20), 11mo Allassane Diallo (Atl. Roata Chiusani) con 52.70. Nell’asta 12mo l’allievo Simone Bertelli (S.A.F.Atletica Piemonte) con 4,70. Nel lungo ottavo Federico Scarselli (Novatl. Chieri) con 7,34 (+0.2), seconda misura in carriera, realizzato all’ultimo salto, 17mo Davide Favro (Atl. Canavesana) con 7,13 (-0.1). Nel triplo il campione italiano juniores Federico Bruno (Team Atl. Mercurio Novara) atterra a 15,13 (-0.9), conquistando il 13mo posto. Nel peso 15,03 per Mattia Mirenzi (Atl. Team Carignano), 12mo.

DONNE. Ancora una volta protagonista Anna Arnaudo (Battaglio CUS Torino) che si aggiudica il titolo italiano assoluto dei 5000 metri. Nuovo primato personale sulla distanza per lei che taglia il traguardo in 15:57.69 (aveva 16:04.45 corso a Modena lo scorso ottobre), conquistando il minimo per gli Europei U23 dopo aver centrato a Grosseto quello dei 3000 siepi ed essersi laureata campionessa italiana u23 della specialità.
Sui 3000 siepi assoluti invece il titolo italiano resta in Piemonte grazie a Martina Merlo (Aeronautica) che conferma la leadership dello scorso anno: 10:00.01 per lei al traguardo.
Torna sopra i 60 metri nel disco Daisy Osakue (Fiamme Gialle), che si laurea campionessa italiana con 61,55. Per la torinese si tratta del primato stagionale (aveva realizzato 61,35 ad Abilene negli USA lo scorso aprile) e della seconda miglior misura in carriera, a soli 14 centimetri dal primato personale.

Soddisfazione nelle parole dell’atleta e dell’allenatrice Maria Marello per la quale questo titolo, il secondo consecutivo, è stato conquistato “con grinta, forza e determinazione, la determinazione per uscire da un brutto infortunio subito nella primavera e che ci ha costretto a ripartire con umiltà dalle cose più semplici”.

Diciassettesimo titolo italiano in carriera invece per Zahra Bani (Fiamme Azzurre) nel giavellotto: 55,50 per la piemontese, maglia azzurra in questa stagione nella Coppa Europa Lanci di Spalato.
Dai lanci arriva poi anche l’argento nel martello grazie a Lucia Prinetti Anzalapaya (Fiamme Gialle): la vercellese si supera e, con 63,99, realizza il suo nuovo primato personale, migliorando il 63,84 realizzato lo scorso maggio a Padova. Nella dedica alla sua medaglia un pensiero per Giorgio Reggiani, il suo primo tecnico, recentemente scomparso.
Medaglia d’argento anche per Linda Olivieri (Fiamme Oro) sui 400hs con 55.54, suo nuovo primato personale (migliorato il 55.63 corso a Firenze): il pass per Tokyo resta a poco più di un decimo ma il risultato di Rovereto potrebbe essere utile in ottica ranking.

GLI ALTRI RISULTATI. Sfiora il podio assoluto sui 10km di marcia su strada Rosetta La Delfa (UGB), quarta in 48:02, suo nuovo primato personale. Alle sue spalle la compagna di club Anita Laiolo, 13ma con 51:27, le portacolori della Battaglio CUS Torino Elisabetta Bray (52:55) e Chiara Verteramo (54:19), e Alessia Titone (S.A.F.Atletica Piemonte) con 54:34. Sui 400hs è sesta Aurora Casagrande Montesi (CUS Pro Patria Milano) con 57.90, suo secondo tempo in carriera; per lei anche il 10mo posto sui 400 metri in 54.39. Sui 400hs ancora da segnalare il 13mo posto dell’allieva Ludovica Cavo (Atl. Serravallese) in 1:00.95; a seguire Arianna Capobianco (Battaglio CUS Torino) con 1:03.64, Giulia Ingenito (Sisport) con 1:03.84, Matilde Benedetta Botto (Atl. Fossano ’75) con 1:04.28, Elena Corona (Battaglio CUS Torino) con 1:05.40. Sui 400 metri da segnalare anche il 56.48 di Francesca Bianchi (Atl. Fossano ’75). Sui 100 metri 11.96 (-0.7) per Gaya Bertello (Novatl. Chieri), 12.06 (-0.7) per la sua compagna di club Agnese Musica che realizza anche 25.08 (-2.5) sui 200 metri. Nel mezzofondo da segnalare il primato personale sui 5000 metri di Arianna Reniero (Atl. Stronese-Nuova Nordaffari) con 17:08.81 mentre sui 3000 siepi è sesta con 10:27.47 Sara Borello (Atl. Canavesana), che realizza anche il primato personale, 10:48.78 per Sofia Cafasso (Battaglio CUS Torino): per lei, primo anno allieva, si tratta del personale e del minimo per gli Europei u20. Nel lungo quinto posto per la biellese Veronica Crida (Atl. Brescia 1950 Metallurgico S.Marco) con 6,29 (+0.1), quarta piazza invece per la sua compagna di club Helen Falda nell’asta con 4,25 metri. Ancora nel lungo 5,68 metri (+0.0) per Matilde Bacco (Bracco Atletica) e 5,62 metri (+0.1) per Milica Travar (Zegna). Nell’alto Francesca Maurino (Sisport) si ferma a 1,70 mentre nel triplo Miriam Zanovello (Battaglio CUS Torino) è 11ma con 12,53 (+1.4). Nei lanci settimo posto nel peso per Sara Verteramo (Battaglio CUS Torino) con 13,71, settima nel disco Ambra Julita (Atl. Firenze Marathon) con 47,77; nel martello le portacolori del Battaglio CUS Torino Francesca Massobrio e Francesca Schena sono rispettivamente ottava con 53 metri, e 10ma con 52,07 metri. Nel giavellotto quarto posto per Sara Zabarino (ACSI Italia Atletica) con 52,96 metri; la piemontese vanta un primato stagionale di 54,48 metri realizzato a Raleigh, negli States, lo scorso 14 maggio. Nell’eptathlon quinta piazza per Silvia Nicola (Zegna) con 5087 punti, primato personale e prima volta sopra il muro dei 5000 metri; sua miglior prestazione tecnica 25.55 (-1.0) sui 200 metri seguita da 2:19.11 sugli 800 metri. 14ma Francesca Paolin (Atl. Castell’Alfero) con 4590 punti.

File allegati:
- RISULTATI
- FOTOGALLERY (di Francesca Grana/FIDAL)


Marco Lingua (foto Grana/FIDAL)


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