Pista: 18 medaglie piemontesi ai Campionati Italiani di Torino



Torino (TO) 27 giugno. Cinque i titoli per i piemontesi impegnati sabato e domenica allo Stadio Nebiolo nei campionati italiani assoluti di Atletica Leggera. Ai titoli si aggiungono 6 argenti e 7 bronzi per un totale di 18 medaglie per gli atleti piemontesi (considerati anche gli atleti tesserati fuori regione e per i gruppi sportivi militari).

Nel salto in lungo maschile pubblico e addetti ai lavori aspettavano la conferma di Andrew Howe, considerato la stella dei campionati italiani, al suo esordio stagionale nel salto in lungo. E invece è spuntato Stefano Dacastello, cuneese delle Fiamme Gialle già messosi in evidenza al recente meeting di Mondovì; in testa fin dal primo salto, Dacastello fa suo il titolo con 7,82 metri.

Sempre sabato un altro titolo è arrivato grazie al mezzofondo e grazie alla solita Nadia Ejjaffini del Runner Team di Volpiano; campionessa italiana in carica di cross quest’inverno ha aggiunto al suo palmares annuale anche il titolo sui 10.000 metri in pista con il tempo di 32:28.80.

La giornata di domenica ha invece visto il successo di Josè Bencosme De Leon (Fiamme Gialle) sui 400 hs con il tempo di 50.55; dopo il titolo juniores di Bressanone una settimana esatta prima, ecco arrivare anche il titolo assoluto che dà ancora maggior risalto, se ce ne fosse bisogno, alla statura agonistica che questo ragazzo sta assumendo nel panorama nazionale (basti pensare che Bencosme è stato capace di mettersi alle spalle Giacomo Panizza, convocato nella nazionale maggiore in occasione della recente Coppa Europa a Stoccolma). Da ricordare anche il tempo di livello soprattutto se si considera che l’atleta cuneese è incappato in un errore che l’ha quasi costretto allo stop nel superamento del quinto ostacolo.

Titolo dal sapore commovente quello che nel giavellotto femminile va a Zahra Bani, torinese delle Fiamme Azzurre. I neocampioni italiani di giavellotto femminile e maschile infatti sono stati premiati da Luciana Lievore con un premio, voluto dalla Fidal Piemonte, in memoria di Carlo Lievore, primatista mondiale di giavellotto nel 1961. Dopo la carriera da atleta tanti sono i ragazzi che Lievore ha allenato e tra questi la sua ultima scoperta è stata proprio Zahra Bani che grazie a lui si è avvicinata a questa disciplina. Per la Bani quindi, oltre alla misura di 59,92 metri a ridosso dei 60 metri, anche l’emozione di una premiazione particolare e personale.

Si riconferma campionessa italiana sui 3000 siepi Valentina Costanza, biellese dell’Esercito, con il tempo di 10:05.52, in una gara condotta in testa fin dall’inizio e poi diventata solitaria.

Numerose poi le medaglie d’argento e di bronzo che gli atleti piemontesi sono stati capaci di portarsi a casa. Tra le medaglie d’argento, la prima cronologicamente è quella di Federico Tontodonati (Cus Torino) sui 10 km di marcia in pista: 41:00.33 il riscontro cronometrico del torinese, suo nuovo primato personale che rappresenta senz’altro un’iniezione di fiducia in vista dei Campionati Europei Under 23 di Ostrava, soprattutto per come ha saputo tenere fino agli ultimi metri.
Dal mezzofondo arrivano gli argenti biellesi di Elena Romagnolo (Esercito) sui 5000 metri, costretta a cedere il passo alla Forestale Silvia Weissteiner e a chiudere in 15:54.73; e da Francesco Bona (Aeronautica) sui 10.000 metri con 29:57.21. Targato mezzofondo anche l’argento di Valeria Straneo sui 10.000 metri con 32:35.11 che, con la compagna di squadra Ejjafini realizza una doppietta per il Runner Team.
Argento con molta soddisfazione per Marco Fassinotti (Aeronautica) nel salto in alto: 2,25 metri la misura del torinese che scaccia definitivamente i postumi della fastidiosa pubalgia che l’ha costretto ad uno stop dalle competizioni e ad una preparazione ridotta per un mese e mezzo.
Secondo posto sul podio anche per Marco Lingua (Fiamme Gialle) nel martello con 76,12 metri dietro all’eterno compagno di squadra Nicola Vizzoni al suo 23mo titolo tra indoor e outdoor.

Bronzo che guarda al futuro quello di Michele Tricca (Atl. Susa), primo anno junior, sui 400 metri con 46.69; prima affermazione per lui tra gli assoluti dopo l’argento di Bressanone di una settimana fa nei 400 metri record di Lorenzi, e chissà che non ci siano spazi a livello assoluto in maglia azzurra prima di quanto si possa pensare.
Bronzo dalla velocità con il torinese Davide Manenti (Aeronautica) a salire sul terzo gradino di un podio nel quale spiccava la prima piazza del suo compagno di squadra Andrew Howe: 21.11 il suo riscontro cronometrico alle spalle appunto di Howe e Di Gregorio.
Terzo gradino del podio anche per Anna Laura Marone (Cus Torino) sui 400 hs con 58.85 a pochi centesimi dal suo primato stagionale.
Mezzofondo d’oro, d’argento ma anche di bronzo con Valeria Roffino (Fiamme Azzurre) sui 3000 siepi in 10:27.68 che le vale il minimo per i Campionati Europei Under 23 di Ostrava; con Livio Sciandra (Aeronautica) sugli 800 metri con 1:50.00 a pochi passi dall’argento di Mario Scapini; con Cristina Grange (Audacia Record) sempre sugli 800 metri con 2:07.69 a cinque centesimi dall’argento; e con Kaddour Slimani (Runner Team) sui 5000 metri con 14:03.60.

La panoramica sugli altri risultati mette in evidenza la juniores Francesca Massobrio (Cus Torino) che nel martello femminile, la prima finale dei campionati, l’ha vista piazzarsi al 4° posto assoluto; ma quello che conta è la misura, 61,19 metri, suo nuovo primato personale e 9° prestazione all time di sempre nelle liste juniores.

Da segnalare anche il 4° posto di Andrea Scoleri (Aeronautica) sui 3000 siepi con 8:52.06; di Eleonora D’Elicio (Cus Torino) nel salto triplo con 13,07 metri; di Fabio Cerutti (Fiamme Gialle) sui 100 metri con 10.45; della 4x100 femminile del Cus Torino (Noce, Amidei, Marone Gigliotti) con 46.71; e della 4x400 maschile del Cus Torino (Giacomini, Putero, Sapienza, Pecchio) con 3:16.61.
Ancora 11.85 il crono di Martina Amidei (Cus Torino) sui 100 metri che le val il 5° posto ma non il minimo per gli Europei under 23, già ottenuto dalla torinese sui 200 metri.

Da ricordare che, oltre al premio ai vincitori del giavellotto in memoria di Carlo Lievore, la Fidal Piemonte ha istituito per i vincitori del titolo maschile e femminile del lancio del disco un riconoscimento in memoria di Silvano Simeon, consegnato dalla moglie Mimma con i figli Alessandro e Lorenzo.
Anche la premiazione del salto in lungo ha vissuto un momento di ricordo particolare in memoria di Luciano Fracchia, documentarista di atletica recentemente scomparso celebre per il filmato del salto di 8,90 metri di Bob Beamon. Presente alla premiazione il figlio Giorgio Fracchia.

Tutti i risultati

(Fonte: Fidal Piemonte - Myriam Scamangas)



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