Pietro Arese su Atletica TV

17 Febbraio 2022

Atletica TV dedica una puntata a Pietro Arese e a Sara Fantini. Arese, salito al secondo posto delle liste all time dei 1500 metri in sala: “Ad Ancona contro avversari di livello, sarà divertente”.
(da fidal.it - Anna Chiara Spigarolo)

Il 2022 è partito col ritmo giusto per Pietro Arese (Fiamme Gialle), che tornerà in gara il 26 e 27 febbraio agli Assoluti indoor di Ancona. Questo 3:37.86 rimarrà nel mio cuore per un bel po’ – racconta il torinese - soprattutto per la gestione della gara: ho lottato fino alla fine con i migliori atleti al mondo. Kipsang, Lewandowski, Lemi, Gressier, ma anche Grethen che ho superato negli ultimi 50 metri. Nel finale ho perso qualche passo, c’era bagarre, ma negli ultimi 150 metri sono riuscito a lanciare la volata. Ho margini di miglioramento e la sensazione di essere approdato in un’altra dimensione agonistica. Anche perché il record non era un obiettivo, volevo solo lo standard per i Mondiali Indoor di Belgrado (3:39.00 ndr). È chiaro che l’asticella si è alzata”.

Il mezzofondista delle Fiamme Gialle prepara gli Assoluti. “Ad Ancona voglio difendere i due titoli di 1500 e 3000 vinti l’anno scorso, e poi farò un’altra uscita prima di Belgrado. In Italia la concorrenza è di qualità e sono ben contento di mettermi in gioco, sarà interessante lo scontro diretto con i miei colleghi Nesim Amsellek (3:38.42 nei 1500) e Ossama Meslek (7:44.45 nei 3000). Sarà divertente per il pubblico”. Avvicinato il 3:37.5 di Giuseppe D’Urso del 1997, nelle liste alltime si è messo alle spalle nomi pesanti quali Gennaro Di Napoli, Alessandro Lambruschini e Stefano Mei, attuale presidente federale. “È un booster di consapevolezza. Loro hanno vinto delle medaglie internazionali - la cosa che per me conta di più rispetto ai risultati cronometrici – ed affiancarli o superarli nei tempi mi fa capire che anche io posso ambire a farlo”.

Dai social arriva una domanda sugli Europei U23 dell’anno scorso. “A Tallin sono stato spinto, ho messo un piede all’interno della pista e mi hanno squalificato. Avevo dei sogni, avevo corso la batteria con grande scioltezza e speravo di fare qualcosa di grande in finale. La squalifica mi ha fatto male, poi ho realizzato che la gara in sé aveva dato ottimi riscontri. E da lì ho ricominciato a lavorare a testa bassa”.

Nel talk facciamo anche la conoscenza “Mando”, un pupazzo di stoffa con le sembianze del Mandaloriano. “È un personaggio di Star Wars di cui sono grande fan – spiega Pietro - che mi è stato regalato dai ragazzi del College del Mezzofondo di Varese, dove mi alleno con Silvano Danzi. A gennaio dell’anno l’ho portato a Padova per correre un 3.000 e ho migliorato il personale di 10 secondi; alla gara successiva l’ho dimenticato ed è andata male. A Metz era con me e ho sfiorato il record italiano. Insomma, potrebbe essere merito più di Mando che mio”. E per rispondere alla domanda di Luca Lai arrivata su Instagram: “Certo, se te lo prestassi potresti arrivare vicino al record italiano dei 60!”


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