Piemonte culla dell'Atletica Leggera (11a parte)

16 Aprile 2020

L'undicesima puntata della storia dell'atletica piemontese tratta il tema delle star.

Il Fiat femminile come abbiamo detto dominò il campo nazionale conquistando 15 scudetti in 20 anni, un record mai più eguagliato.

Dalla Fiamma Vicenza giunse la marciatrice Ileana Salvador, l’atleta che ha vinto più medaglie a livello internazionale, dieci: un argento ai Mondiali, tre bronzi ai Mondiali indoor, tre argenti agli Europei, un bronzo in coppa del Mondo, un oro ai Giochi del Mediterraneo, un oro  alle Universiadi per 29 maglie azzurre. Dieci anche i titoli conquistati: 5 nei 5 km, 4 nei 10 km e  1 nei 20 km.

Dalla stessa società arrivò Gabriella Dorio, 65 presenze in nazionale, Campionessa olimpica dei 1500 a Los Angeles e quarta negli 800, a Mosca quarta nei 1500 e ottava negli 800, a Montreal ancora Junior si era piazzata sesta; tre Europei outdoor un bronzo e due indoor un oro¸ un Mondiale e una Coppa del Mondo un argento, tre mondiali di cross 1 bronzo, 12 record nazionali: 800 outdoor 1’57”66, indoor 2’00”85, 1000 od 2’33”18, 1500 od 3’58”65, id 404”1, miglio od 4’23”29 id 4’28”90, 2000 od 5’43”30, 3000 od 9’04”96; 23 titoli italiani 800 od 7 e id 2, 1500 od 10 e id 2, cross 2.

Dal ’74 all’81 gareggiò per la Fiamma Vicenza poi al Fiat, dopo Los Angeles nell’86 si fermò per maternità, riprese l’anno dopo ma ebbe una serie di infortuni fino al ‘90, si ritirò definitivamente nel ’92 in attesa del secondo figlio.

La milanese Marisa Masullo, “la pantera”, 79 volte in azzurro: tre Olimpiadi, Mosca, Los Angeles sesta nella 4x400, e Seul, 3 Mondiali, quattro Europei un bronzo Budapest 60 indoor 7”19 record italiano, quattro Giochi del Mediterraneo 3 ori, 2 argenti e 1 bronzo, cinque Universiadi, 1 argento e 1 bronzo; 42 titoli nazionali: 100  - 11, 200 – 10, 60 indoor 6, 200  indoor 3, 7  - 4 x 100, 1 – 4 x 200, 4 – 4 x 400.

Con la maglia del Fiat gareggiò nell’83  e nell’84, poi passò alla Snia di Milano che si unì alla Sisport Fiat nel ’92 e ’93.

Da Bolzano arrivò Erica Rossi, 67 maglie azzurre, due Olimpiadi, Mosca sesta 4x400 e Los Angeles, un argento indoor agli Europei di Helsinki e due argenti ai Giochi Mediterranei; 20 titoli nazionali: 11 nei 400 od e 6 id, 2 negli 800 od e 2 id.  Record nazionale nella 4 x 200 id 1’34”05, i primi tre con la Sat Bolzano, poi sempre col Fiat.



Cresciuta nel Cus Roma si trasferì nel ’91 alla SNAM Milano e nel ’92 arrivò alla Sisport Fiat Antonella Capriotti, 55 maglie azzurre, due Olimpiadi Seul e Barcellona, due Mondiali od, 3 id; sette Europei id, tre Giochi del Mediterraneo 1 oro e due bronzi, due Coppa Europa 1 bronzo. Titoli italiani lungo 8 od e 4 id, 4 triplo od, 1 – 60 id. Tre record italiani, lungo od 6,70, id 6,72, triplo od 14,18 prima italiana oltre i 14 metri, di questi 6 con la Sisport Fiat.

Cosetta Campana venne da Bassano del Grappa, 43 maglie azzurre con un sesto posto alle Olimpiadi di Mosca nella 4x400 e due bronzi ai Giochi del Mediterraneo. Personale 52”93. Con la Sisport Fiat vinse tre titoli italiani nella 4x400 due titoli nei 400, uno outdoor e uno indoor, ritornata a casa all’Alvi Bassano vinse ancora un titolo nei 400.

Da Genova Francesca Carbone, 35 maglie azzurre nei 400 e 4x400, alle Olimpiadi di Sidney arrivò in semifinale con la staffetta, partecipò anche a tre Mondiali, due Europei outdoor e uno indoor dove conquistò l’argento sempre nella staffetta, nei Giochi del Mediterraneo vinse un oro e un argento con la staffetta e un bronzo individuale. A livello nazionale vinse 11 titoli assoluti, 20 di società e cinque universitari. Con la 4x400 stabilì i record italiani outdoor  3’26”69 e indoor 3’35’01”. Militò nel Trionfo Ligure e nella SNIA BPD, alla Sisport portò un titolo.

Fausta Quintavalla aveva iniziato a lanciare il giavellotto nel Cus Parma, passò al Fiat che prima la schierò con l’OM Brescia e poi con la Sisport, 41 maglie azzurre, due Olimpiadi  Mosca e Los Angeles, un argento alle Universiadi  e due ai Giochi del Mediterraneo, ottava in Coppa del mondo, otto titoli tricolori,  detiene il record italiano del vecchio giavellotto, 67,20.

Della vicina Val d’Aosta era Roberta Brunet, 41 maglie azzurre, tre  Olimpiadi:  Seul,  Barcellona e uno splendido bronzo ad Atlanta, tre Mondiali: Atene argento, Tokyo sesta e  Stoccarda , quattro Europei, bronzo a Spalato, un oro e un argento in Coppa Europa. Cinque titoli nei 1500, sei nei 3000, due nei 5000, con la Sisport ne vinse quattro, le altre col Cus Roma e la Forestale.

Torinese la “maratoneta tascabile” Maria Curatolo, 24 maglie azzurre, due Olimpiadi, ottava a Seul, argento agli Europei di Helsinki, tre titoli di mezza maratona e quattro dei 10000.

Fu schierata nella “succursale” Fiat Sud Formia.

Di Torino anche Maria Marello, discobola di valore, 25 maglie azzurre; partecipò ai Mondiali di Roma, alla Coppa Europa, due volte ai Giochi del Mediterraneo dove vinse un oro, con 57,54 eguagliò il record di Maria Stella Masocco, mamma di Gigi Buffon. Due titoli italiani e sei lanci invernali completano il suo palmares. Attualmente allenatrice della Sisport e di molte atlete della nazionale.

Torinese anche Maria Costanza Moroni, 10 maglie azzurre, un titolo nel triplo outdoor e uno indoor. Concetta Milanese da Taranto, pesista, 21 maglie azzurre, quattro titoli outdoor e tre indoor.

Mary Massarin da Thiene vestì 11 volte la maglia azzurra e vinse un titolo nei 100 hs e due nei 60 hs indoor. Patrizia Cassard torinese vanta cinque presenze in maglia azzurra, un titolo nei 1500 con la PAF Verona e uno nella 4x400 con la Sisport.

La neonata INA Primavera guidata da Gianfranco Porqueddu si aggiudicò la più grande discobola italiana, ma anche pesista di valore, Agnese Maffeis, una carriera strabiliante, 73 maglie azzurre, due Olimpiadi: Barcellona decima e Atlanta, quattro mondiali indoor, un Europeo e due indoor, quattro Giochi del Mediterraneo con tre ori e due argenti. Record italiano del disco imbattuto 63,66, personale nel peso 17,76, indoor 17,60. Arrivò dalla Snia BPD nell’87 e restò fino al ’92 portando 14 dei 38 titoli conquistati all’INA.

Nadia Falvo, romana, mezzofondista, dieci maglie azzurre, con un bronzo ai Giochi del Mediterraneo, un titolo outdoor e due indoor negli 800, detiene il record italiano della 4x800, 8’19”3, personale 2’01”25 outdoor e 2’05”94 indoor.

La velocista astigiana Daniela Ferrian vanta 51 presenze in nazionale: Olimpiadi di Seul, un argento ai Giochi del Mediterraneo, record assoluto 4x 200 indoor 1’34”05. Titoli italiani: uno nei 200 outdoor e quattro indoor, due nei 60 indoor, quattro nella 4 x 100, solo tre con la maglia dell’INA, il resto con la Snam BPD.

Rita Marchisio del Roata Chiusani, prima vincitrice di una maratona femminile a Osaka nell’82, 18 maglie azzurre, 20 maratone, un titolo di maratona, 2h29’36”, due di mezza maratona, 1h12’20” e una dei 10000. Due Campionati del mondo e due europei.

La cuneese Silvana Cucchietti dell’INA Primavera vinse un titolo di mezza maratona nel ’90.

La torinese Barbara Fiammengo,  14  maglie azzurre, aveva stabilito il primato Allieve del salto in alto  a 1,90, tesserata per il Cus Bologna vinse tre titoli.

Fabia Trabaldo iniziò nell’Atletica Trivero, poi alla Snam Milano, 12 maglie azzurre: Olimpiadi di Barcellona, un Mondiale e un argento ai Giochi del Mediterraneo, due argenti agli Europei Juniores, quattro titoli 800 e tre 1500.

Elena Martino INA Primavera 3 maglie azzurre, Olimpiadi di Seul, staffetta 4 x 100.


Roberta Brunet


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