Osakue italodisco: “Roma24 che occasione!”

12 Ottobre 2023

La primatista italiana su Atletica TV: “Tutta la mia famiglia e i miei amici all’Olimpico, ho i brividi ma dico ‘take it easy’. Ero musona, non accettavo di dare il 98%: ho costruito una corazza di positività”
È il tormentone estivo dei The Kolors, “Italodisco”, a prestare il titolo alla puntata di oggi di AtleticaTalk: l’ospite è la primatista italiana della specialità, la lanciatrice Daisy Osakue, scatenata nello scorso weekend a Caorle come accompagnatrice della rappresentativa piemontese ai Campionati Italiani Cadetti e capace di raggiungere la finale ai Mondiali di Budapest in agosto.

È con lei, e con la firma della Gazzetta dello Sport Andrea Buongiovanni, che si affronta un ampio ventaglio di temi che va dall’atletica giovanile, all’equilibrio tra atleta e coach, al mondo dei lanci e alle prospettive per la stagione che verrà.
A domanda diretta, risposta chiara. Europei di Roma ’24 occasione della vita? “Sì - è sicura Daisy -. È un’opportunità che non vorrei farmi sfuggire: all’Olimpico ci sarà tutta la mia famiglia, i miei amici, mi vengono i brividi soltanto a pensarci.
Conoscendomi, però, so che devo abbassare ‘i fuochi’, per arrivare al prossimo giugno concentrata, con il giusto livello di foga, senza rovinare tutto con l’ansia e con le aspettative troppo elevate. Quindi incrocio le dita e mi dico… take it easy!”. Trovata stabilità su misure intorno ai 63-64 metri, ora serve il salto di qualità per puntare alle medaglie continentali e ai primi otto posti alle Olimpiadi di Parigi. “Abbiamo già iniziato a progettare - spiega la torinese delle Fiamme Gialle - mi sono portata dietro l’infortunio pre-Tokyo che ha limitato la preparazione. Ora stiamo cominciando a reinserire i pezzi del puzzle. Con il team vogliamo crescere dal punto di vista fisico, mentale, spirituale…”

“Sono sempre stata molto autocritica - prosegue la discobola da 64,57 - non accettavo di dare il 98%, mettevo il muso quando non andava. Ho fatto un grande lavoro con la mia mental coach che mi ha aiutato a costruirmi una corazza di positività e credo si sia visto il cambiamento di quest’anno: una stagione col sorriso costante è stata importante”. Tante novità, ma i punti fermi non cambiano. “Ho visto che in tanti hanno cambiato allenatore, e ci sta: arriva un momento in cui le aspettative dell’atleta e del tecnico vanno in contrasto, e quindi si rompe quella catena di fiducia. Io sono molto “loyal”, fedele, come tutti i capricorni. Ho trovato il mio equilibrio con Mary Marello: se va a destra io vado a destra, se va a sinistra io vado a sinistra”. Il racconto dell’esperienza di Caorle (“Ho cercato di trasmettere tutta l’energia e la voglia”), il tifo per Leo Fabbri e Zane Weir, Serena Williams come idolo giovanile: questo, e tanto altro, nella puntata di oggi del talk.


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