89 anni, al timone dell’omonima Casa d’Aste dagli anni ‘60 al 2013 (ora ne era presidente onorario) fu tra gli ideatori del Challenge Stellina.

L’atletica leggera italiana, e piemontese in particolare, piange la scomparsa del Cavalier Alberto Bolaffi.

Presidente onorario dell’omonima casa d’aste della quale è stato al timone dagli anni ‘60 al 2013, terza generazione a gestire l’azienda di famiglia, se ne è andato questa notte nella sua Torino a 89 anni dopo una lunga malattia. 

Bolaffi come tratto distintivo dell’imprenditoria e della cultura piemontese in Italia e nel mondo, anche attraverso il legame con il mondo dello sport, tra collezionismo e racconto, tra arte e immagine, negli spazi dei grandi eventi sportivi, olimpici non di meno. Ma il legame forse più forte con lo sport, Alberto Bolaffi lo ha intrecciato con specialità non olimpica della nostra atletica, lui amico fraterno di un’icona dell’olimpismo atletico come Livio Berruti. Senza dimenticare il forte legame anche con un altro campione olimpico piemontese, Maurizio Damilano. 

Insieme, con il supporto del giornalista RAI Mario Pisano e del fondatore dell’Atletica Susa Adriano Aschieris, nel 1989 diedero il là alla prima edizione del Challenge Stellina, una corsa in montagna che negli intenti voleva riunire in tempi di pace atleti provenienti dalle Nazioni protagoniste del secondo conflitto bellico mondiale sui sentieri della Valle di Susa, laddove il padre di Alberto, Giulio Bolaffi, il Comandante Laghi, era stato uno dei principali attori della Resistenza.

Il 23 agosto prossimo, tra Susa e Mompantero (TO), si celebrerà la 37a edizione di una corsa che per tante volte è anche stata un incontro internazionale ufficiale, oltre che tappa di prove di World Cup, sempre con la battaglia delle Grande Sevine del 26 agosto 1944 al centro di un racconto mai rimasto confinato nell’ambito delle sole pagine sportive.

 

Alla famiglia Bolaffi, già provata la scorsa primavera dalla scomparsa della moglie di Alberto, la signora Nicoletta, la vicinanza e l’affetto di tutta l’atletica leggera piemontese, che fortemente abbraccia anche Livio Berruti, amico di una vita.