La stagione crossistica alessandrina



Si è completato il programma crossistico stagionale per l’attività provinciale alessandrina che quest’anno è stato sviluppato su 5 manifestazioni, 4 della Fidal e una Aics. In effetti rispetto a qualche stagione fa è diminuito il numero delle gare e c’è un netto divario qualitativo tra le varie campestri svolte. La gara migliore, sotto tutti i punti di vista, è senza dubbio il Cross della Cittadella di Casale Monferrato. Organizzato dal 1998 dalla società Junior Atletica e premiato già 3 volte come “miglior gara provinciale dell’anno” ha finalmente ottenuto il riconoscimento regionale. Quest’anno la Cittadella era infatti una delle tre prove del campionato piemontese di società ed ha visto ben 500 partecipanti. Punto forte di questa corsa il bellissimo tracciato, tutto ricavato nel parco della cittadella militare grazie all’impegno dei dirigenti della Junioratletica. Ogni anno Giuseppe Sboarina e i suoi collaboratori trovano nuove novità come passaggi in gallerie illuminate da torce, ponti di legno su fossati di acqua e altre ancora. Alla Cittadella però manca ancora qualche particolare, non proprio marginale. Gli spogliatoi o almeno dei luoghi riparati per cambiarsi. La gara di Montavalenza è stata quest’anno ai minimi storici di partecipazione, un centinaio di atleti. Ma del resto il tracciato non è proprio dei migliori e presenta strettoie e punti tortuosi poco apprezzabili per i crossisti abituati a gare meno anguste. Mancano totalmente servizi adeguati e occorrono modifiche sostanziali se si vuole rilanciare questa campestre. Frugarolo ha organizzato la sua gara per il terzo anno nel solito tracciato pianeggiante (abbastanza monotono) e senza particolari meriti. Idem per la campestre di Acqui Terme che però era quasi fuori stagione ed ha avuto scarsissima partecipazione (70 atleti tra tutte le categorie). Ma la campestre allestita dall’Ata Acqui aveva alcuni meriti. Ad esempio era l’unica con spogliatoi (anche se un po’ inadeguati se fossero arrivati 150 atleti come in passato). Premiazione tempestiva (quasi appena finita la gara) e tracciato valido con salite e discese. Un po’ corto forse (solo 800 metri) ma condizionato dalla zona in cui si svolge da sempre questa gara. Pur svolgendosi a novembre 2002 fa parte della stagione anche la campestre Aics di Pontecurone che assegnava i titoli alessandrini di quell’ente di propaganda. Tracciato pianeggiante e buona organizzazione ma anche qui partecipazione inferiore alle attese. Al contrario di Acqui Terme la colpa era che a novembre troppi fanno ancora maratonine e maratone e non hanno ancora la mentalità dei cross. In sostanza una stagione modesta come qualità delle gare e forse soverchiata dalle tante gare regionali. In passato i cross provinciali avevano una loro maggior importanza e seguito e molti atleti li usavano per preparazione alla stagione primaverile e estiva. Oggi l’aumento dei cross regionali e la maggior partecipazione di atleti provinciali a questi ultimi penalizza l’attività locale. Mancano poi (Cittadella a parte) bei percorsi e in un cross il percorso è prioritario per la scelta degli atleti. Ad esempio nel vicino pavese si corrono campestri con tracciati molto belli e tecnicamente validissimi. Chiudendo il discorso va poi detto che mancano un po’ le società disposte a organizzare gare, alcune vecchie gare tradizionali (come Tortona,Novi Ligure, Ovada) sono scomparse. In alcuni casi i tracciati che in passato erano apprezzati (vedi ad Acqui Terme) non si possono più svolgere su quei terreni. Tutti fattori che limitano il valore dei cross provinciali.

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