L'Italia va a 400: in quattro sotto i 46

13 Luglio 2018

Non era mai accaduto nella stessa stagione. Con il 45.84 di Tampere Edoardo Scotti si aggiunge a Davide Re, Matteo Galvan e Daniele Corsa. Tre primati italiani in sei giorni: Benati under 18, Vandi e il lodigiano tra gli under 20

L’Italia del 2018 va a quattrocento. Il 45.84 di “Edo” Scotti ai Campionati Mondiali under 20 di Tampere è soltanto la perla più recente di una stagione che sta evidenziando euforia e vitalità nel giro di pista. Per la prima volta nello stesso anno quattro azzurri sono riusciti a scendere sotto la soglia dei 46 secondi. A guidare le graduatorie nazionali è il 45.26 con cui Davide Re ha trionfato ai Giochi del Mediterraneo di Tarragona e ha scalato le liste alltime fino a pareggiare il quarto posto di Mauro Zuliani. Prima del ligure, attualmente al nono posto nelle liste continentali comandate dal britannico Matthew Hudson-Smith (44.68) sullo spagnolo Bruno Hortelano (44.69 nella notte di Pippo Tortu a Madrid), aveva centrato il sub-46 anche il brindisino Daniele Corsa in occasione dei Campionati del Mediterraneo under 23: 45.79 a Jesolo prima di saltare Tarragona per la frattura di una clavicola. E dopo due anni, a Lignano Sabbiadoro, anche il primatista italiano Matteo Galvan è tornato sotto la barriera con il 45.75 di mercoledì sera, alla vigilia del record italiano juniores firmato da Scotti in Finlandia.

LA PRIMA VOLTA - Prima d’ora, al massimo tre quattrocentisti si erano spinti nella stessa stagione al di sotto del muro: nel 1991 Andrea Nuti (45.87), Marco Vaccari (45.92) e Fabio Grossi (45.93), nell'anno in cui Nuti e Vaccari stabilirono il primato italiano indoor della 4x400 per il bronzo dei Mondiali al coperto di Siviglia, e poi nel 1993 Nuti (45.35), Alessandro Aimar (45.76) e Vaccari (45.98). Il momento vivace della specialità si estende anche alle staffette 4x400 che possono guardare con fiducia agli Europei di Berlino, l’appuntamento clou della stagione. Il 3:02.11 autografato da Re e Corsa insieme a Vladimir Aceti e Michele Tricca a Berna è il miglior risultato degli ultimi 13 anni, avvicinato dal 3:03.54 di Tarragona con Giuseppe Leonardi, Tricca, Galvan e Re (in Spagna anche l'oro femminile della 4x400 con Maria Benedicta Chigbolu, Ayo Folorunso, Raphaela Lukudo e la due volte campionessa europea Libania Grenot). E al di fuori dei quattro sub-46, nella prova individuale Tricca (46.21) e Aceti (doppio 46.26) hanno realizzato le seconde migliori prestazioni in carriera: nel caso del piemontese si tratta di un ritorno ai livelli che gli mancavano dall'anno di grazia 2011.

VIDEO | TAMPERE, È DOPPIO RECORD NEI 400 JUNIORES

QUANTI PRIMATI - In chiave giovanile, non può passare inosservato l’uno-due di Tampere in appena ventiquattro ore: prima la pesarese Elisabetta Vandi nella semifinale mondiale con 53.24 e il nuovo record juniores dopo 19 anni (Alexia Oberstolz 53.32 nel 1999), poi il lodigiano Scotti che ha battuto il 45.92 dell’oro europeo under 20 di Aceti a Grosseto 2017, nella rassegna che fu coronata dal titolo continentale della 4x400 maschile. Ma i primati sono tre, in sei giorni, se si considera anche il 46.85 di Lorenzo Benati agli Europei under 18 tra gli allievi, tempo che ha permesso al romano di brindare all'oro europeo e di sfilare a Scotti la migliore prestazione italiana siglata nel 2017 (46.87). Segnali incoraggianti che dispensano ottimismo ma non devono far accontentare gli azzurri. È soltanto un punto di partenza.

naz.orl.

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