Il Prof. Piero Sburlati ci ha lasciati



Acqui Terme (AL) 22 gennaio. Il 2006 comincia con una gravissima perdita per l’atletica alessandrina, che già lo scorso anno aveva conosciuto diversi lutti significativi.

E’ infatti mancato, sabato 21 gennaio, di ritorno dalla festa della Fidal Piemonte, il prof. Piero Sburlati.

Infaticabile dirigente acquese che ha fondato e guidato per tanti anni, con enorme passione e impegno personale, la società Ata Acqui.

Un sodalizio che dalla fine degli anni settanta è diventato in breve club di primo piano a livello regionale sfornando diversi atleti di prestigio in discipline molto diverse.

Negli ultimi anni Sburlati, aveva dedicato grande impegno alla marcia e i frutti si erano visti.

Prima con la conquista di ben quattro Coppe Piemonte assolute poi con l’organizzazione del Trofo Città di Acqui Terme.

Una manifestazione interregionale che ha avuto una grande importanza anche a livello di divulgazione di questa disciplina.

E negli ultimi anni proprio grazie a questo impegno per la marcia nell’ATa Acqui si sono visti emergere diversi talenti.

Come il giovane juniores Orest Laniku, diventato uno dei giovani più validi di questa specialità a livello nazionale.

Sburlati era una persona sempre presente sui campi di gara e anche negli anni in cui problemi fisici iniziavano a creargli difficoltà non ha mai rinunciato a presenziare alle gare, alle riunioni e alle premiazioni in cui era coinvolta la sua amata società.

Lo ricordiamo sempre gentile e pronto a raccogliere i dati dei suoi allievi e a dare il suo apporto di grande appassionato dell’atletica.

Di lui resta una grande eredità sportiva ma anche umana proprio per il suo enorme amore verso questo sport.

Già a fine anni cinquanta il prof. Sburlati era referente provinciale per l’attività scolastica e la sua carriera di dirigente è proseguita arrivando alla vicepresidenza regionale della Fidal.

E sempre con quella voglia di impegnarsi che ha trasmesso a tutti i giovani che si sono avvicinati all’atletica nella sua società.

Con lui il movimento provinciale perde una figura molto rilevante e sarà difficile ritrovarci alle gare e non vedere più il suo famigliare profilo.

(Fonte: Fidal Alessandria - Matteo Piombo)



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