I 100 metri. Storie, leggende, protagonisti

26 Maggio 2023

Presentato questa mattina a Torino il volume, scritto da Fabio Monti e Claudio Colombo, sulla storia della gara più veloce dell'atletica. Ospite d'onore Livio Berruti che esattamente 63 anni fu sui 100 metri segnò il record europeo in 10"20.
Si è tenuta questa mattina a Torino, presso il Circolo della Stampa Sporting, la presentazione del libro "I cento metri. Storie, leggende e protagonisti di 100 sprint da ricordare" scritto da due importanti firme del giornalismo sportivo italiano: Claudio Colombo e Fabio Monti.

Il volume, edito dalla Diarkos, offre al lettore una carrellata su 100 gare corse in tutto il mondo, che in qualche modo sono entrate nella storia dell’atletica, a partire da Thomas Burke, vincitore della medaglia d’oro con il tempo di 12”0 alla prima Olimpiade dell’Era Moderna, quella di Atene 1896 fino al trionfo di Marcel Jacobs ai Giochi di Tokyo nel 2021 e al titolo europeo del 2022. Ricca e ampia la documentazione raccolta dai due autori, per complessive 400 pagine che però scorrono veloci, proprio come le storie che raccontano.

La presentazione, organizzata da un’altra grande firma del giornalismo sportivo, Gianni Romeo, e presentata dalla voce dell’atletica di Sky Sport, Nicola Roggero, ha visto come ospite speciale Livio Berruti. Non poteva infatti mancare il campione olimpico dei 200 metri di Roma 1960 tra i protagonisti del volume: il 26 maggio del 1960, esattamente 63 anni fa oggi, Berruti corse i 100 metri in 10”2, eguagliando il record europeo. Al tavolo dei relatori anche chi ha raccontato la vita del velocista piemontese nel volume "Livio Berruti.

Il romanzo di un campione e del suo tempo", Caludio Gregori.

 
Presenti in sala anche altri grandi campioni piemontesi dell’atletica leggera e amici di Berruti: su tutti la medaglia olimpica di Mosca 1980 Maurizio Damilano e il campione europeo dei 1500 Franco Arese. Ma anche chi con Berruti condivise la partecipazione a Roma 1960: la velocista Piera Tizzoni, terza frazionista della staffetta azzurra che in quella occasione fu quinta; il decathleta Luciano Paccagnella, che fu tredicesimo. Chi la maglia azzurra nella staffetta 4x100 come Giancarlo Sisti, compagno anche di Sergio Ottolina. Presente in sala anche Franco Ossola, che fu maglia azzurra proprio nella staffetta 4x100 alle Olimpiadi di Monaco del 1972 insieme a Pietro Mennea. E Adriana Cremonti, specialista del salto in alto di cui nel 1960 stabilì il primato italiano juniores con 1,58. Non hanno voluto far mancare la loro presenza, in segno di amicizia, anche grandi tecnici piemontesi, come Sandro Damilano, Renato Canova, e Tino Bianco. Così come il giornalista e storico dell’atletica italiana, Augusto Frasca. A portare il saluto del mondo dell’atletica dei giorni nostri la Presidente FIDAL Piemonte Clelia Zola, che ha anche sottolineato la centralità del movimento piemontese nella storia dell’atletica leggera. A portare il saluto del mondo dello sport universitario, il Presidente del CUS Torino Riccardo D'Elicio.



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