Euroindoor: Dal Molin argento e record italiano sui 60hs



Goteborg (SWE) 1 marzo. Lo si era capito dalla mattina, che Paolo Dal Molin avrebbe vinto una medaglia. Lo si era capito per l'incredibile facilità dimostrata nel concludere la batteria in 7.59, alle dieci e mezza del mattino. La conferma era arrivata nel pomeriggio, quando il francese Lagarde, in semifinale, si era dovuto arrendere all'azzurro, capace del personale a 7.58, nonostante qualche errore sulle barriere. In finale questo ragazzo, di padre camerunense e madre bellunese, ha sfoderato una forza, anche di volontà, davvero esemplare. Il crono che vale il secondo gradino del podio, 7.51, dice record italiano, migliorato di addirittura di sei centesimi (sbriciolato il 7.57 di Emanuele Abate, Magglingen, 4 febbraio 2012). Un avvio stratosferico, anche nella reazione (0.138) e la muta di avversari subito ad inseguire, malgrado Dal Molin, in forza dell'eccezionale start, praticamente si incolli sulla prima barriera. In mezzo agli ostacoli, però, non ce n'è per nessuno. L'italiano avanza come un panzer, lui che si allena in Germania, a Saarbrucken (a un'ora di macchina da Mannheim, dove vive la madre), e non sembra temere nessuno. Alla fine, Shubenkov, l'uomo di maggior classe, lo acciuffa, e lo supera, ma per gli altri non c'è niente da fare. Il russo (13.09 di personale all'aperto sui 110hs) vince in 7.49, Dal Molin resiste a Lagarde (7.53) e vola nell'infinito. "Ho sbagliato il primo ostacolo - le parole dell'azzurro, avvolto nel tricolore - ma dentro di me ho pensato: eh no, non ce la faranno a superarmi, resisterò fino alla fine. E così è stato". Il fatto di avere corso in 7.51 malgrado qualche particolare da sistemare accresce la soddisfazione del ragazzo: "La dedico alla mia famiglia, per intero, visto che è molto grande...alla mia società, l'Athletic Club AE di Bolzano, al mio tecnico. Mi sono stati vicini. Lui, il mio allenatore, ha detto: dobbiamo puntare sulle tue qualità. Sei forte, veloce, è lì che dobbiamo insistere, inutile pensare ad altro. Ha avuto ragione, questo argento è anche merito suo". Paolo Dal Molin e' cresciuto ad Alessandria e ha iniziato a praticare atletica proprio nelle fila dell'Atletica Alessandria; nel 2007 il comitato regionale piemontese gli ha assegnato l'oscar atletico per i risultati ottenuti nelle categorie giovanili.

Marco Fassinotti (Aeronautica) si batte bene nelle qualificazioni del salto in alto e sale fino a 2,23 metri, misura sufficiente ad altri per entrare in finale. Non al torinese che supera l'asticella al terzo tentativo dopo una serie fino ad allora perfetta e poi fallisce il 2,28.

(Fonte: FIDAL)



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