Budapest. Arese super, Osakue e Fassinotti ok

21 Agosto 2023

Ai Mondiali in corso di svolgimento a Budapest, Pietro Arese esce in semifinale dai 1500 ma dopo un'ottima prestazione che gli vale il primato personale e il minimo olimpico. Finale conquistata da Daisy Osakue (disco) e Marco Fassinotti (alto).
Pietro Arese (Fiamme Gialle) con una batteria condotta in modo giudizioso, conquista la semifinale dei 1500. Il piemontese si ferma ad un passo dalla finale (chiude ottavo, passaggio al turno successiv per i primi sei) con una gara da applausi, in cui ancora una volta in questa stagione migliora il primato personale. Ci prova in volata, restando sempre agganciato al treno della possibile qualificazione: è ottavo in 3:33.11, a 14 centesimi dal pass per la finale, quasi mezzo secondo in meno del suo primato che era di 3:33.56. Sempre più vicino il record italiano di Gennaro Di Napoli, 3:32.78 nel 1990, ora distante poco più di tre decimi. Per Arese anche la soddisfazione di aver centrato il minimo olimpico per Parigi 2024.

Ci sarà anche Marco Fassinotti (Aeronautica) martedì sera in finale nel salto in alto insieme al campione olimpico Gianmarco Tamberi.

Il torinese trova sicurezza nel corso della qualificazione di ieri mattina: 2,14 dopo un errore e anche a 2,18 sbaglia una volta, poi 2,22 alla prima e 2,25 alla seconda per firmare il primato stagionale. A 2,28 il torinese commette un nullo, ma esulta al secondo ingresso in pedana per una misura che gli mancava dal 2017 e conquista la sua prima finale mondiale all’aperto, a 34 anni. Esce di scena invece Stefano Sottile (Fiamme Azzurre), con 2,22 alla terza e poi tre nulli a 2,25.


Finale anche per Daisy Osakue (Fiamme Gialle) nel disco, non senza un po’ di suspence. Inserita nel primo gruppo di qualificazione, solo al terzo e ultimo tentativo la torinese piazza un lancio a 61,31. Più lungo il primo, apparentemente vicino ai 62 metri però nullo di pedana, mentre il secondo atterra a 58,77. Non è la misura che avrebbe voluto la primatista italiana, arrivata quest’anno a 64,57, ma in classifica provvisoria si trova in settima posizione e deve aspettare il successivo gruppo. Dopo una lunga attesa di un’ora e mezza, il verdetto è quello sperato: con il dodicesimo posto, l’ultimo utile, la torinese è in finale ai Mondiali per la prima volta in carriera, due anni dopo la finale olimpica di Tokyo.


Daisy Osakue (foto Grana/FIDAL)


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