Strada. Valeria Straneo ottava ai Mondiali di Mezza Maratona. Italia 4° con Ejjaffini e Maraoui



Copenaghen (DEN) 29 marzo. Ai Mondiali di Mezza Maratona Valeria Straneo ha terminato all’ottavo posto in 1h08:55, non lontana dalla keniana Gladys Cherono, oro in 1h07:29. Dominio assoluto del Kenya: argento a Mary Ngugi, 1h07:44 e bronzo a Selly Kaptich, 1h07:52, con l’aggiunta della quarta e della quinta piazza finite alle connazionali Kabuu e Kibarus. Nella classifica a squadre quarto posto per l’Italia femminile a soli 24 secondi dal bronzo del Giappone (3h31:33 complessive, contro le 3h31:57 delle azzurre). A completare lo score italiano, il 22esimo posto della 23enne pugliese Veronica Inglese (al primato personale di 1h10.57, undicesima prestazione italiana di sempre) e il 29esimo di Nadia Ejjafini in 1h12:05 (chiude il 38esimo posto di Fatna Maraoui, 1h12:50).

 

La Straneo, seconda europea al traguardo (preceduta dalla francese Daunay, settima in 1h08:48) ha animato il via della corsa, fino a quando, intorno al quinto chilometro, le keniane hanno cominciato a far gara di testa. Dopo un passaggio ai 5km in 16:04, primo break: le africane fanno il vuoto, lasciando ad inseguire Daunay e Straneo (10km in 32:14). Da qui in avanti si procede a strappi (48:08, 15:54) con il risultato che la pattuglia di testa si assottiglia sempre più. Alla fine restano al comando in tre, tutte in maglia Kenya: a due chilometri dal traguardo (20km in 1h04:04, 15:56), Gladys Cherono lascia la compagnia, involandosi verso il traguardo.

 

Più indietro, la battaglia tra Daunay e Straneo per il titolo virtuale di prima europea, produce una rimonta nei confronti delle etiopi Desalegn e Yalew, che finiscono per essere superate, collocando l'italiana e la francese nella "top eight". 

 

“Sono soddisfatta della mia gara – il commento di Valeria Straneo – non potevo chiedere di più, tempo e piazzamento sono in linea con le mie aspirazioni. Sono stata pienamente in corsa almeno fino al quindicesimo chilometro, poi, quando le keniane hanno ulteriormente velocizzato il ritmo, per me si è fatta molto più dura. Ho cercato in tutti i modi di tenere testa alla francese Daunay, ma non sono riuscita a recuperare su di lei, mi è sempre rimasta a pochi metri. Di buono c’è invece che nel finale sono risalita di due posizioni, e questo è un ulteriore elemento positivo nella valutazione della mia corsa di oggi. Sì, decisamente penso di essermi sbloccata, ora guardo avanti, al resto della stagione, con maggiore fiducia”. Felicità anche nelle parole di Veronica Inglese, capace di togliere mezzo minuto al suo fresco primato personale (aveva corso in 1h11:24 a Verona, qui si è migliorata fino a 1h10:56): “Sono partita molto forte – le sue parole – ma non credo di aver pagato più di tanto nel finale. Anzi, in realtà credo di aver recuperato parecchie posizioni, come spesso mi succede: diverse avversarie hanno fatto peggio di me nella seconda parte”.

 

(Fonte: Fidal)

 

 



Condividi con
Seguici su: