Piemonte culla dell'Atletica Leggera (9a parte)

10 Aprile 2020

Nella nona puntata della storia dell'atletica piemontese fari puntati su: le Amazzoni.

Il Fiat femminile dominò il campo nazionale conquistando tredici dei  quindici scudetti in venti anni, dal ’55 al ’75, un record mai più eguagliato; sulla scia di Giusy Leone entrarono a far parte della squadra biancorossa grandi atlete.

La veronese Sara Simeoni, 72 presenze in azzurro, record mondiale del salto in alto 2,01 nel ’71 a Brescia il 4 agosto e ripetuto 27 giorni dopo a Praga, superato in Italia solo 36 anni dopo da Antonietta Di Martino 2,03 a Osaka. Tre Olimpiadi, oro a Mosca argento a Montreal e Los Angeles, un oro e due bronzi agli Europei outdoor e quattro ori indoor; due ori, un argento e due bronzi alle Universiadi, due ori ai Giochi del Mediterraneo, due argenti in Coppa del Mondo e uno in Coppa Europa. Venticinque titoli nazionali, 14 outdoor, 10 indoor ed uno di pentathlon. Cominciò la carriera a Verona nel ‘70 nella Scala Azzurra, nel ’72 e ’73 venne a Torino , dopo quattro anni ancora a Verona, tornò al Fiat.

Donata Govoni arrivò al Fiat a fine carriera da Bologna, 49 maglie azzurre dal ‘61 al ’75, due Olimpiadi Città del Messico e Monaco, un Europeo outdoor  e due indoor, due Giochi del Mediterraneo con due argenti nei 400 e uno negli 800, un bronzo in Coppa Europa.

Sette titoli nazionali nei 100, cinque nei 200, sette nei 400 od e due id, due negli 800 od e due id, uno solo di questi al Fiat.

La pesista Cinzia Petrucci proveniente dall’Atletica Lyceum Ostia vestì 41 maglie azzurre, partecipò alle Olimpiadi di Mosca, 14a, a quattro Campionati Europei, un bronzo ai Giochi del Mediterraneo, stabilì il record italiano del peso 18,74 imbattuto per 27 anni, quello indoor 17,46 per 24, conquistò 15 titoli, 8 outdoor e 7 indoor.

Aveva sostituito la bellunese Silvana Forcellini, 22 maglie azzurre, sei titoli italiani.

La discobola Renata Scaglia, torinese, vestì la maglia azzurra 31 volte, partecipò a tre Giochi del Mediterraneo vincendo un oro, un argento ed un bronzo, sette titoli assoluti ed uno invernale.

Subentrò alla massese Roberta Grottini, 16 volte azzurra, quattro titoli italiani.

L’alessandrina Maddalena Grassano 14 presenze in nazionale, Olimpiadi di Monaco e oro ai Giochi del Mediterraneo sempre nella 4x100, un titolo nei 200 e uno nella 4 x 200.

Da ricordare anche le novarese Graziella Clemente, nove presenze in Nazionale, un titolo nel lungo 6,11; l’alessandrina Maria Bruni, sette volte azzurra, un titolo nei 200 e  la  torinese Bruna Lovisolo sei maglie azzurre e un titolo nei 3000.

Nel carnet del Fiat sei 4x 100, una 4x400,  una 4x800 ed una 4x 1500.

Grande avversaria del GS Fiat fu la SNIA Libertas Torino.

In primo piano un’atleta che in 18 anni cambiò sei società, Angela Ramello, 21 maglie azzurre in nove anni.

Partecipò alle Universiadi di Roma, agli Europei indoor e outdoor e ai Giochi del Mediterraneo quinta. Vinse quattro titoli assoluti: 800, due 800 indoor e 1500 e due staffette 4x800.

L’atleta di maggior prestigio fu Paola  Pigni, arrivò nel ’70 alla SNIA Libertas Torino che nel ’72 divenne SNIA Milano.

Azzurra 33 volte: due  Olimpiadi a Monaco bronzo e a Città del Messico,  Universiadi a Mosca oro, due Europei, bronzo ad Atene, quinta a Roma, due ori e un argento ai Giochi del Mediterraneo. Conquistò 13 titoli su pista: due nei 400, sei negli 800, quattro nei 1500 e uno nei 3000 e due staffette 4 x 400 e 4 x 1500. Stabilì tutti i record del mezzofondo: 2’01”95 negli 800, 2’42”8 nei 1000, 4’02”85 nei 1500  e 4’29”5 .

Di elevata caratura la trevisana Magalì Vettorazzo atleta poliedrica specialista nel Pentathlon in cui ottenne sette titoli e stabilì il record italiano con 4.657 punti, fu la prima a superare i 6 metri nel lungo, 6,11 specialità in cui ottenne sette titoli, ne vinse anche tre negli 80 hs e uno nei 100 hs. Indossò la maglia azzurra 32 volte, partecipò alle Olimpiadi di Città del Messico, a tre Europei e vinse il bronzo negli 80 hs ai Giochi del Mediterraneo. Per la SNIA Libertas Torino alla quale approdò nel ‘68 vinse quattro titoli italiani.

Di Rovigo Zina Boniolo, mezzofondista di buon livello, 11 maglie azzurre, titolo individuale nei 1500, poi tutte staffette, una 4x400, quattro 4 x 800 e 4 x 1500, terminò la carriera nel Fiat.

Gareggiò per soli cinque anni Maria Vittoria Trio, un talento inespresso, stabilì il record di salto in lungo con 6,52 , fu battuto solo 18 anni dopo. Indossò la maglia azzurra 12 volte, partecipò alle Olimpiadi di Tokyo, ma un infortunio le impedì di andare a quelle di Città del Messico  e si ritirò. Vinse un oro ai Giochi del Mediterraneo e due titoli italiani.

Altra atleta che non confermò la sua potenzialità fu la torinese Barbara Fiammengo, tesserata per il Cus Bologna. Nel 1983 stabilì il primato Allieve di salto in alto con 1,90, ma poi non si migliorò, 14 maglie azzurre e tre titoli nel suo palmares.

L’astigiana Mariella Baucia anch’essa lunghista, quattro presenze in Nazionale  vanta un titolo nel salto in lungo nel ’70.

Una nota particolare per Elena Rastello, otto maglie azzurre, un titolo italiano nella 4x 1500, nel ’79 lasciò tutto per partire suora delle Figlie di Maria Ausiliatrice in  Kenya e poi in Tanzania.


Maria Vittoria Trio


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