Montagna. I Dematteis sul tetto d'Europa

02 Luglio 2016

Martin campione europeo, Bernard medaglia d'argento nella rassegna continentale di Arco di Trento. Italia senior oro a squadre. Argento per gli juniores con Andrea Rostan e Lorenza Beccaria

La storia della corsa in montagna passa per il Piemonte e in particolare da quei due fenomeni che sono i gemelli Bernard e Martin Dematteis. Oggi ai Campionati Europei di Corsa in Montagna ad Arco di Trento hanno scritto un nuovo brillante capitolo della loro storia sportiva conquistando, insieme, il tetto d’Europa: Martin campione europeo, Bernard argento ma è come se fosse un duplice oro visto anche il modo in cui sono andate le cose sul traguardo. Bernard parte da subito veloce, sgrana il gruppo e tiene il comando della corsa, con Martin che prima sta con il turco Arslan (medaglia di bronzo), poi lo lascia sul posto per in seguire il fratello dal quale lo separano prima dell’ultimo giro una ventina di secondi. Martin rinviene nel finale sempre più forte, Bernard quasi lo attende per percorrere insieme gli ultimi metri del viale alberato che porta al traguardo, dove è Martin a passare per primo con il tricolore in mano e con la complicità del fratello che dirà: “Mentre salivo passavano tante cose nella mia mente, ma soprattutto ho pensato ad una vita di 30 anni vissuta insieme a mio fratello gemello Martin nelle difficoltà e nei momenti felici. Ho sognato di poter arrivare insieme a mio fratello e ho sognato di fare questo. Così è stato. Ma non l’ho fatto per farmi dire che sono buono o altruista, l’ho fatto senza pensarci, ha significato molto di più così che non arrivare 20 secondi a lui come a Gap. L’unica motivazione è che ci sono cose più importanti della semplice vittoria nello sport, le cose umane sono più importanti e oggi abbiamo dimostrato questo”. Per Martin dopo un periodo difficile dal punto di vista personale, il primo titolo individuale europeo della sua carriera mette la parola fine ad un cammino di rinascita che si conclude con una bella pagina di amore e di sport. Da qui si riparte. “Sono emozionato.

Devo ringraziare Bernard che mi ha aspettato e mi ha dato una forza in più negli ultimi metri. È un sogno che si corona; lui in salita ne ha più di me quindi è andato via ma io ho cercato di non perdere troppo terreno, sapevo che se arrivavo con poco distacco prima del traguardo mi avrebbe aspettato e sarebbe finita così, è da un po’ di giorni che lo sognavamo e ci speravamo. Un grazie immenso a Berny, ho avuto come tanti sanno delle difficoltà, ma le difficoltà ti forgiano e ti fanno andare avanti. Ho pensato tutto il tempo in salita al mio bimbo Matteo, alla mia famiglia e a tutte le persone che mi vogliono bene. Che dire ancora? Che il sogno continui!”

L’Italia maschile porta a casa l’oro a squadre davanti a Repubblica Ceca e Gran Bretagna grazie al 5° posto di Cesare Maestri e al 7mo di Xavier Chevrier.

Oro a squadre anche per la squadra assoluta femminile (Alice Gaggi 2°, Sara Bottarelli 3°, Valentina Belotti 6° e Antonella Confortola 12ma). D’argento invece entrambe le squadre juniores con il 14mo posto, al maschile di Andrea Rostan (Atl. Saluzzo), al primo anno nella categoria juniores e alla prima volta in maglia azzurra; esordio azzurro anche per Lorenza Beccaria (Atl. Saluzzo) che chiude 26ma.

L’Italia saluta quindi Arco di Trento con un bottino complessivo di 10 medaglie, risultato storico per la corsa in montagna azzurra.

Myriam Scamangas

 

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