Lo junior Matteo Capello 5,20m nell'asta minimo per i mondiali di categoria



Torino (TO) 11 gennaio. Esordio stagionale con il botto per Matteo Cristoforo Capello, classe 1997, portacolori dell’Atl. Piemonte e specialista del salto con l’asta. Domenica 10 gennaio alla prima gara indoor del 2016 l’allievo di Riccardo Frati si migliora di ben 15cm e fa segnare il suo nuovo primato personale con 5,20m: non una misura qualunque. Si tratta infatti della 3° misura all time indoor in Italia per la categoria juniores, a soli 11cm dal primato italiano di Claudio Stecchi, 5,31m vecchio di 6 anni (8 febbraio 2010); nella lista all time dopo Stecchi vengono Giuseppe Gibilisco e Marcello Palazzo (5,30m) mentre a 5,20m Capello è in compagnia di Gianni Iapichino tanto per dire un nome. Confronti che fanno venire le vertigini ma Matteo, intercettato tra la scuola (frequenta il Liceo Artistico a Torino, corso di design) e gli allenamenti, non ci pensa: “Ho ancora tanto da migliorare, specie nella rincorsa; ci ho già lavorato molto quest’inverno con il mio tecnico Riccardo Frati ma c’è ancora spazio per crescere. Anche il raduno nazionale di fine anno a Formia è stata un’occasione molto utile in questo senso, come tutti i collegiali a cui ho partecipato; nell’ultimo abbiamo curato molto l’infilata, cerchiamo sempre di sfruttare al massimo i raduni per crescere nell’impostazione tecnica e correggere eventuali errori tramite il confronto con gli altri tecnici.

Prima gara e subito minimo per i mondiali juniores centrato. Non male come inizio.
Si, sapevo di star bene perché la preparazione invernale è andata alla grande. Ad Aosta sono arrivato con la giusta tensione, nonostante abbia gareggiato da solo (ingresso in gara a 4,80m) ero carico al punto giusto ma anche tranquillo e concentrato su quello che stavo facendo. I mondiali erano e sono l’obiettivo che ci eravamo prefissi con il mio tecnico ma archiviare la pratica del minimo alla prima occasione è stato inaspettato.

Come procede adesso la stagione?
L’idea è di non fare troppe gare prima dei campionati italiani indoor (6-7 febbraio ad Ancona) ma, visto come è andata la prima, vedremo. Un altro obiettivo che ho nel mirino è il record italiano: chissà.

11 cm dal record di Stecchi, non è irraggiungibile.
No infatti, ma c’è comunque ancora molto da lavorare. Vedremo se prima della fine della stagione indoor arriverà. Prima vengono comunque i campionati italiani dove la concorrenza è molto agguerrita.

Cosa rappresentano per te i Mondiali (Bydogszc 19-24 luglio)?
Un’occasione che non voglio perdere. Ho già vestito la maglia azzurra in diverse manifestazioni internazionali, dai Giochi Olimpici Giovanili di Nanchino (2014) agli Europei di Eskilstuna lo scorso anno, ma non è mai andata come avrei voluto. Quest’anno vorrei fosse diverso, ho lavorato tanto quest’inverno proprio in quest’ottica; il 2016 è il mio ultimo anno nella categoria juniores e non voglio che i Mondiali siano un’opportunità mancata.

Come sei arrivato ad una specialità così tecnica come il salto con l’asta?
Come molti miei colleghi, dalla ginnastica artistica. Non me la cavavo benissimo devo dire, poi mi hanno fatto provare l’atletica e inevitabilmente, viste le mie caratteristiche fisiche e l’agilità sono finito all’asta, anche se per un po’ ho provato anche il salto in lungo. Non mi fa paura essere così in alto, sopra i 5 metri e più, penso solo a saltare.


E, saltando sempre più in alto, auguriamo a Matteo un 2016 da incorniciare.


(Fonte: Fidal Piemonte - Myriam Scamangas)



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